Il ruolo della Polizia Reale Thailandese, spesso trascurata rispetto alla monarchia e militari, resta fondamentale nel panorama della sicurezza e della politica del regno. Con i suoi 230 mila uomini, ha il compito di garantire la legge e l’ordine, come esperti di violenza istituzionalizzata e distinti dall’esercito che ha una forza di 245 mila uomini.
Dal 1936 alcuni individui sono riuscire a personalizzare il controllo sulla polizia mentre i militari cercano sempre di controllarla o di minimizzarla.
Fu creata nel 1860 da Rama IV ed era una forza guidata all’inizio da stranieri, 3 inglesi ed un danese. Nel 1932 il comandante di polizia Phraya Atikhorn provò senza successo ad ostacolare il golpe che abbattè la monarchia assoluta, ma nel 1933 la polizia con a capo Phraya Anusorn Turagan fu importante nello sconfiggere la ribellione ultrarealista del Borowadej. Dal 1936 al 1945 Adul Aduldecharat comandò la polizia ricavandosi un potente campo come temuto esecutore nell’autocrazia di Phibun Songkram.
Fu nel 1936 che iniziò lo scontro tra esercito e burocrazia della polizia del paese con le ambizioni di Adul nell’iniziale carriera di comandante e con il comandante Phraya Phahon che perdeva il controllo. Phibun fu primo ministro e comandante dell’esercito dal 1938 al 1944 affidandosi ad Adul per mantenere l’ordine. All’insaputa di Phibun Adul durante la II guerra mondiale lavorò in segreto con il partito anti Asse del Seri Thai.
Quando Phibun lasciò il governo nel 1944, comparvero i civili guidati da Pridi Banomyong nello sforzo di democratizzare il paese. Vedendo la popolarità di Phibun nell’esercito, Pridi aveva bisogno di agenzie di sicurezza affidabili e capaci per prevenire il golpe. Nel 1946 affidò ad Adul il comando dell’esercito e nominò l’ammiraglio Thawan Thamrongnawasaeat a primo ministro nell’agosto 1946 volendo diminuire il potere dell’esercito a favore del sostegno della Marina e della polizia. Infatti dopo un invito di Pridi, Adul accettò l’invito a succedere a Thawan come primo ministro. Il progetto, che avrebbe accresciuto il potere poliziesco, fu però abortito dal golpe del novembre 1947.
Dal 1947 l’esercito ha sempre provato a controllare la polizia usando anche i golpe.
Quando divenne comandante dell’esercito nel 1948 il generale Phin Chunhavan, pose suo genero Phao Sriyanond a vicecomandante di polizia facendolo capo di polizia nel 1951, creando un’armonia tra i due corpi fino al pensionamento di Phin nel 1954. Gli USA divennero un patrono di Phao attraverso assistenza ed addestramento di una nuova polizia di frontiera tra le varie organizzazioni paramilitari. Il successore di Phin generale Sarit Thanarat entrò in rotta di collisione con Phao e Phibun, tornato al potere nel 1948. Nel 1957 i due furono costretti all’esilio lasciando Sarit a dominare in Thailandia. Nel 1959 Sarit oltre ad essere primo ministro e comandante dell’esercito divenne anche capo della polizia fino alla morte nel 1963.
Finito Sarit, il suoi vice generali Thanonm Kitticachorn e Praphat Charusatien gli succedettero come primo ministro e come comandante dell’esercito rispettivamente. Selezionarono come capo della polizia il generale Prasert Rujirawong, un fidato di Sarit. Prasert riuscì ad isolare la polizia dal controllo dell’esercito ottenendo finanziamenti buoni.
Il 1965 vide la creazione del CSOC, comando operativo di soppressione dei comunisti, che divenne poi ISOC che voleva riportare la polizia sotto il controllo dell’esercito. Nel 1970 Praphas e Prasert erano già diventati forti nemici burocratici. Il 1971 il golpe dell’esercito voleva indebolire Prasert affinché l’esercito di Praphas potesse solidificare il controllo sulla polizia. Nel 1972 col pensionamento di Prasert Praphat seguì l’esempio di Sarit assumendo il controllo del comando di polizia oltre che ministro dell’interno e capo CSOC.
Il 1973 rivitalizzò il potere di una polizia indipendente. Il vice comandante di Praphas, Prachuab Suntarangkul, in segreto collaborava con il generale dell’esercito Vitoon Yasawat insieme anche al nuovo comandante dell’esercito generale Krit Sivara a sostegno dei manifestanti urbani. Ne conseguì la caduta di Thanom e Praphas. Prachuab divenne capo della polizia e Vitoon suo vice, mentre Krit succedette a dominare l’esercito. La preferenza di Krit nel rendere l’esercito una forza passiva permise alla polizia di crescere come principale istituzione della sicurezza nel periodo 1973-76 di governo civile.
Le improvvise dimissioni di Prachuab e Vitoon del 1975 e la misteriosa morte del 1976 di Krit aprirono la strada ad una fazione ultrarealista reazionaria di ufficiali nel controllo della polizia reale Thailandese. Due vice capo di polizia, Monchai Pongponchuen e Narong Mahanon, furono coinvolti nel massacro degli studenti della Thammasat il 6 ottobre da parte della polizia di frontiera. Entrambi divennero poi capi della polizia.
Monchai, comandante dal 1976 al 1981, godette di una divisione poco comune dell’esercito anche mentre il sostegno del palazzo si riversò ancora una volta sulla polizia. Ma nel 1981, dopo un tentato golpe sanguinoso, il premier Generale Prem Tinsulanonda eliminò varie persone della sicurezza tra cui Monchai. Sotto Prem l’esercito cercò maggior controllo sulla polizia con la creazione di un comando della Capitale a Bangkok e con un Comando 43 civile polizia militari nel profondo meridione, intesi a tenere la polizia sotto la pressione dell’esercito. Poi Prem continuò le riforme per demilitarizzare la polizia e pulire la sua immagine corrotta. Quando lasciò nel 1988 le proposte riforme erano ancora lettera morta.
Dopo il golpe del 1991, ci fu un altro tentativo per portare la polizia reale thailandese sotto il controllo della difesa ed il quartier generale supremo delle forze armate dal ministero dell’interno. La giunta comunque fu cacciata dal potere nel 1992, il comando della capitale abolito e l’esercito perse il controllo della polizia reale thailandese.
La Mano di Prawit
Dal 1992 al 2001 ci furono vari tentativi di governi civili di riformare la polizia e portarla sotto il controllo civile trasparente e responsabile. Solo nel 1998 il governo di Chuan Leekpai riuscì a togliere al ministero dell’interno il controllo della polizia e renderla una agenzia governativa indipendente sotto la supervisione del primo ministro. Fu rinominata Polizia Reale Thailandese. Furono ridotti i livelli di burocrazia tra primo ministro e polizia, diede al primo ministro una più stretta autorità di controllo sulla polizia e diminuì il peso del ministero dell’interno.
La vittoria elettorale piena del 2001 dell’ex colonnello di polizia Thaksin Shinawatra portò al potere un premier che cercò di espandere il potere della polizia contro l’esercito come mai prima. Thaksin voleva personalizzare il controllo sulla polizia e trasformarla in un agente politico dell’autorità del premier. Diede alla polizia nuove responsabilità come accresciuta autorità sulle questioni della violenza nel meridione thai ed accrebbe fortemente il loro portafoglio riducendo quello dei militari. Una nuova legge del 2004 della Polizia Reale Thailandese diede un posto nell’assistenza di progetti di sviluppo nazionale che in precedenza erano stati quasi tutti dati ai militari e soprattutto un maggior potere al premier di influenzare le nomine della polizia. Sotto Thaksin la polizia sembrava diventare una potente forza di sicurezza che non era l’esercito.
Il golpe del 2006 spense intralciò l’ascesa di Thaksin sulla PRT. Sebbene la giunta avesse cercato di indebolire il potere della polizia, ritornarono il governo proThaksin successivo del dicembre 2007 e quello del 2008. Nominò il generale di polizia Patcharawat Wongsuwan come capo di polizia, fratello minore dell’ex capo dell’esercito generale Prawit Wongsuwan. Allora Prawit era visto vicino alla moglie di Thaksin Pojaman Shinawatra ed altri politici vicini a Thaksin ed anche accettabile ai militari perché fondò la fazione delle Tigri dell’Oriente che dominarono l’esercito dal 2007 al 2016.
La nomina di Patcharawat rafforzò il potere dei fratelli Wongsuwan sulla polizia thai per gli anni successivi.
A questo punto elementi del palazzo cercarono di influenzare le promozioni nella polizia. Con il premier Abhisit Vejjajiva, succedette nel 2009 il generale Wichien Photposri come facente funzione. Wichien era un ultrarealista vicino alla fazione della Guardia della Regina e amico dei democratici.
Mentre la regina sosteneva il generale Pratheep Thanprasert come capo di polizia, suo figlio preferiva Chumpol Munmai. Alla fine Wichien restò come facente funzione.
La vittoria elettorale del 2011 do Yingluck Shinawatra riportò molta dell’influenza politica di Thaksin e ritornò la posizione di maggiore influenza della polizia. Crebbe il bilancio della polizia.
Priewpan Damapong, cognato di Thaksin, sostituì Wichien a capo della polizia ed un generale di polizia considerato vicino a Thaksin succedette a Wichien, Adul Saengsingkaew.
Yingluck nominò a ministro dell’interno Kowit Wattana, ex commissario generale nel 2011 ed il Puea Thai nominò nelle elezioni di Bangkok del 2013 un generale di polizia. Durante la crisi politica del 2012-14, Yingluck usò la legge di emergenza ed il decreto di emergenza usando però personale di polizia invece dei militari per applicarli.
Dopo il golpe del 2014, la giunta decise di cementare il proprio controllo sulla polizia per sempre. Agli ufficiali militari fu dato comando diretto sulla polizia. Il decreto 13/2559 dà nel codice penale e di procedura penale potere di polizia ad ufficiali militari e paramilitari sin dal grado di sottotenente con una maggiore impunità legale rispetto alla polizia stessa. Tali poteri continuano anche ora.
Da vice primo ministro post 2014, Prawit Wongsuwan ha personalizzato il proprio controllo sulle promozioni di polizia. Tutti i presunti simpatizzanti di Thaksin furono tolti e sostituiti da suoi amici. Adul fu cacciato e sostituito nella funzione dal generale Watcharapol Prasamrajkit.
Dal 2015 il generale di polizia Chakthip Chaijinda ha fatto da commissario generale di polizia. Chakthip è vicino anche a Suthep Thaugsuban ed al capo dell’esercitp Apirat Kongsompong dalla loro collaborazione nella repressione del 2010 delle magliette rosse. Ma è l’amicizia stretta di Chakthip con Prawit e la chiara fedeltà al nuovo Re Rama X a portarlo al massimo del potere nella polizia reale thailandese.
Sotto Chakthip nella gerarchia di polizia Prawit ha costruito una influenza sostanziale sin dal 2014. Nel 2020 i fedeli di Prawit erano 3 su cinque vice, metà dei 9 assistenti commissari, 7 su 9 capi ufficio come anche comandante dell’unità paramilitare della polizia di frontiera. Un assistente non controllato da Prawit è l’astro in ascesa Permpun Chidchob, fratello più giovane del politico di Buriram Newin Chidchob. Le tre importanti fazioni di polizia nella camera bassa del parlamento ora sono allineati con i tre partiti politici: Prawit/Patcharawat/Chakthip con il Phalang Pracharat, Chidchob con Bhumjai Thai, e Shinawatra/Damapong con Pheu Thai.
Palazzo e polizia reale thailandese
Il solo potente competitore di Prawit nel controllo sulla polizia è il palazzo. Dall’inizio del nuovo regno nel 2016 c’è stata una tendenza a nominare posizioni di polizia favorevoli al palazzo indipendentemente dai sentimenti verso Prawit. Una persona di queste è il vicecomandante Suchart Teerasawat.
Ad ottobre 2018 si stabilì una divisione speciale della polizia a protezione della monarchia. Nominato Valletto di Polizia Ratchawallop, Guardia reale 904, è controllata direttamente dal re ed era stata l’unità di protezione dell’allora principe ereditario. Il comandante dell’unità Generale Torsak Sukvimol è il fratello più giovane del confidente di palazzo maresciallo dell’aria Sathitpong Sukwimol. Dal 2018, Sathipong è stato direttore generale dell’Ufficio delle Proprietà della Corona e Ciambellano del Royal Household Bureau.
I valletti di polizia Ratchawallop godono di poteri quasi illimitati sal momento che sono incaricati ambiguamente di eseguire i desideri reali. Hanno giocato un ruolo importante nella repressione dei presunti oppositori del re. Nel 2019 con lo spostamento sotto Il comando delle guardie reali Rachawallop dei Valletti di Polizia, la DSI della polizia ha istituito un nuovo comando di SWAT per sostituirlo. Chiamata Unità Hanuman, il comandante ultrarealista Colonnello Vijak Darom è in rapida ascesa nelle promozioni.
Forse il solo recente ragazzo di facciata nella polizia è stato il capo dell’immigrazione, generale Surachate Hakparn, considerato stretto di Prawit. Surachate divenne famoso per aver rintracciato stranieri residenti illegali in Thailandia. Pubblicamente espresse il bisogno di più trasparenza e meno corruzione tra i burocrati di stato. Cercò di migliorare il processo di immigrazione e chiudere le corsie preferenziali nei grandi aeroporti diminuendo il potenziale rischio di estorsioni.
Ma ad aprile 2019 Ssurachate fu improvvisamente trasferito senza ragione ad incarichi secondari sotto il primo ministro. A gennaio 2020 la sua auto parcheggiata fu oggetto di colpi di armi da fuoco, causato a suo dire dalla sua opposizione ad un sistema di identificazione biometrico approvato dal Commissario generale di polizia Chakthip Chaijinda. Secondo Surachate il progetto biometrico da 2 miliardi di baht è pieno di irregolarità. Dopo una sgridata da Prayuth Surachat se ne andò in India per qualche settimana.
Allo stesso tempo altri due vice commissari (Veerachai e Chaiwat) furono allontanati dal corpo dei Valletti della polizia reali e messi in servizio inattivo sotto il premier, sospettati di aver fatto trapelare una conversazione tra Veerachai e Chaktip in cui quest’ultimo criticava Veerachai per non aver personalmente presieduto alle indagini su Surachote. Sebbene Chakthip non sia amico di Surachote, Veerachai o Chaiwat, i tre sono visti vicini a Prawit. Inoltre l’influenza personale di Chakthip non è maggiore di quella del vice primo ministro.
Nasce quindi la domanda su chi abbia potere a sufficienza da spingere in posti inattivi dei fedeli di Prawit. Solo la monarchia potrebbe essere così influente.
Ad ottobre 2020 Chakthip andrà in pensione da Commissario di polizia e ci sono 4 possibili successori.
Uno è Suchart Teerasawat, collega di Chakthip nella accademia di polizia, classe 36. Non è in particolare né uomo di Prawit né opposto dal palazzo e va in pensione nel 2022. Secondo è Nu Mekamaug, uomo di Prawit, classe 38 che va in pensione nel 2021. Terzo è ispettore generale Chanasit Wattanawarangkul, classe 36 ed amico di Chakthip, che va in pensione nel 2022.
Se diventa Suchart allora dimostrerà una influenza minore di Prawit nella polizia. La promozione di Nu, meno probabile, direbbe l’opposto. La nomina di Chanasit o Suwat sarebbe una via di mezzo.
Alla fine la polizia reale Thailandese si è dimostrata una istituzione della sicurezza partigiana e corrotta, seconda solo all’esercito per numero di persone e soldi. L’esercito prova sempre a tenere la polizia sotto la sua egida ma tali tentativi si sono dimostrati impossibili da sostenere.
Nel tempo, vari capi di polizia o commissari sono riusciti a costruirsi un feudo sulla polizia. L’ultimo a farlo è il generale Prawit Wogsuwan che dominò l’esercito dal 2007 al 2016, con il fratello Patcharawat e con Chakthip. Ma nulla dura per sempre.
Prawit nel 2020 si trova davanti al tentativo del palazzo di personalizzare il proprio controllo sull’esercito e anche sulla polizia.
Paul Chambers, New Mandala