A Kuala Lumpur la polizia ha lanciato lacrimogeni arrestando centinaia di manifestanti nella più grande manifestazione sostenuta anche dai partiti di opposizione negli ultimi anni. Più di 20 mila manifestanti, secondo FreeMalaysiaToday erano 50 mila, si sono ammassati per la capitale malese, Kuala Lumpur, sabato chiedendo la riforma elettorale. La polizia federale ha arrestato 1400 persone, in una operazione denominata «Cancellare Bersih», tra i quali molti membri dell’opposizione.
Gli organizzatori hanno definito la manifestazione un grande successo, al di là di ogni aspettativa, ed è solo un altro passo verso le elezioni libere e eque.
Ambiga Sreenavasan, leader del Bersih, ha detto che la soppressione delle proteste fa nascere «un senso di rabbia contro l’esibizione del potere nudo da parte del nostro governo. Che necessità c’è per mostrare questa forza contro ciò che è giusto? Indipendentemente da quello che fanno, il giusto alla fine prevarrà»
Il ministro degli interni del governo di Najib aveva dichiarato la manifestazione illegale e la polizia ha provato a chiudere la capitale dalla mezzanotte del venerdì, cosa che non ha impedito a migliaia di persone di assembrarsi e gridare «lunga vita al popolo» e sfidare le dure azioni che il governo ha promesso.
La polizia ha caricato i manifestanti in molti punti arrestandone a centinaia ed usando lacrimogeni e cannoni ad acqua. Un manifestante di 59 anni è morto durante la repressione poliziesca.
Tra i manifestanti lo stesso leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, attualmente sotto un processo per sodomia, è stato ferito: «Siamo stati attaccati da entrambi gli angoli ma la cosa più orrenda è che la polizia sparava direttamente contro i manifestanti, ed alcuni hanno mirato direttamente a me tanto che la mia sicurezza ha dovuto coprirmi e restare ferito gravemente. E’ il semplice ritratto di quanto grande possa essere la disperazione di una azione brutale approvata dal Primo Ministro Najib.»
La lotta per elezioni libere e giuste in Malesia
Sembra che l’attuale amministrazione centrale malese percepisca come una minaccia forte alla sicurezza interna della nazione la richiesta di libere e giuste elezioni, avendo risposto con forza bruta contro gli organizzatori e i sostenitori della marcia per elezioni libere e giuste, un evento da tenersi il 9 di luglio del 2011 organizzato da una coalizione conosciuta come Bersih 2.
Cosa è questa Bersih esattamente e perché il governo di Kuala Lumpur la teme?
Nel novembre 2007, la Coalizione per Elezioni Pulite e Giuste, comprendente partiti politici di opposizione e almeno sessanta organizzazioni della società civile, tenne una manifestazione di massa a Kuala Lumpur a sostegno di elezioni libere e giuste che vide la partecipazione di una folla che variava da cinquantamila a centomila persone, nonostante che la dimostrazione fosse stata dichiarata illegale e che la polizia avesse fatto il possibile per impedire che si svolgesse.
Si ritiene da più parti che fu il successo di questa manifestazione a dare un grande contributo al successivo successo delle opposizioni nelle elezioni del 2008, allorché, per la prima volta, l’opposizione impedì al governo di raggiungere la maggioranza dei due terzi in parlamento e a guidare il governo di cinque stati. La maggioranza di due terzi ha una sua importanza psicologica e assicura il potere di cambiare la costituzione secondo la propria volontà.
Dopo essere rimasta nell’ombra per qualche tempo, Bersih riprese la sua marcia nel settembre 2010 e ora ha annunciato una seconda marcia per il 9 luglio, guidata da un già presidente dell’ordine degli avvocati malesi, Ambiga Sreenavasam che presiede un comitato di dodici membri, appartenenti a tutte le razze presenti in Malesia, e facenti parte di una vasta sezione trasversale di personaggi dei gruppi di diritti civili, di associazioni legali e organizzazioni islamiche. Sono 62 le organizzazioni affiliate al Bersih2 e i maggiori partiti di opposizione sono attivi sostenitori anche se non giocano un ruolo diretto come nel precedente Bersih: comprendono che le possibilità di una loro riuscita a livello nazionale è legata a delle elezioni che siano libere e giuste.
Gli obiettivi della marcia del 9 luglio sono liste elettorali pulite, la riforma del voto per posta, l’uso di inchiostro indelebile, libero ed eguale accesso ai media, un periodo di campagna elettorale di 21 giorni, il rafforzamento delle istituzioni pubbliche, lotta alla corruzione e alla politica sporca.
Questi obiettivi puntano ad affrontare le riforme elettorali immediate necessarie secondo vari analisti indipendenti per assicurare delle elezioni politiche libere e giuste.
Quali sono state le reazioni ufficiali alla marcia del Bersih2 a Kuala Lumpur ?
La reazione del governa è stata, fin dagli inizi, ostile come lo fu nel 2007, dichiarando la marcia illegale e affermando che il Bersih2 è manipolato dalla opposizione con il piano di capovolgere il governo con la forza e causare un caos sociale. Ha dato via libera a gruppi come la Gioventù del UMNO e gli estremisti malesi del Perkasa per minacciare contro dimostrazioni di massa. Il capo del Perkasa è arrivato ad avvertire minacciosamente i non malesi a “fare provviste alimentari”. Di recente ha dichiarato Bersih 2 una organizzazione illegale avvisando che anche il fatto di indossare magliette, scarpe o bus per incoraggiare i partecipanti è un fatto illegale.
E’ anche iniziata una massiccia campagna dei media governativi contro Berish2, spalleggiata dalle istituzioni governative quali la polizia e la Commissione Elettorale e dai sermoni del Venerdì nelle moschee. Si lega Bersih2 ad un tentativo di far risorgere il comunismo e le organizzazioni estremiste islamiche della Jemaah Islamiah. Particolarmente preoccupante è il tentativo di infondere un elemento settario nell’attacco. Il giornale Utusan Malaysia, di proprietà dell’UMNO, ha dichiarato che la manifestazione del Bersih2 è finanziata da undici organizzazioni estere cristiane, mentre il primo ministro Najib e l’agenzia ufficiale delle informazioni hanno insinuato che Ambiga sia una antimusulmana. Ambiga ha già ricevuto minacce di morte ben pubblicizzate e la sua fotografia è stata bruciata in pubblico. Più di un centinaio di militanti el Bersih2 sono stati arrestati e tanti altri chiamati dalla polizia per essere interrogati.
Qual’è la questione reale?
Ci si attende che le prossime elezioni, benché la scadenza naturale sia il 2013, possano essere indette entro questo anno o agli inizi del 2012. Le azioni del governo contro Bersih2 servono a prendere posizione per queste elezioni, nella speranza che una linea dura dimostri forza e mostri la futilità di sostenere l’opposizione. Serve in particolare a raccogliere sostegno dall’elettorato delle campagne a maggioranza malay, creando dei legami ad un programma cristiano e antimusulmano, come pure al comunismo e agli estremisti islamici. Mira inoltre a rigettare i tentativi di gruppi indipendenti di fare da guardiani delle elezioni. Ha da tempo rigettato gli osservatori internazionali nel passato ma ha accettato di accreditare gruppi locali. Comunque nelle recenti elezioni nel Sarawak ha negato l’accreditamento ufficiale a tutti i gruppi oltre a impedire ai responsabili dei gruppi di visitare lo stato.
Il Bersih2 insieme all’opposizione sta cercando di spingere il governo a riconoscere il diritto di tenere assemblee pacifiche e a fare dei passi in avanti nel processo di riforma elettorale.Di fronte alla continua erosione di spazi democratici e del governo della legge, sentono il dovere di prendere posizione e assicurare che questo processo non continui senza ostacoli. New Mandala.