Ministro della sanità filippina Francisco Duque III è sotto il fuoco amico del senato filippino per come ha gestito la crisi sanitaria del COVID-19 che ora pone le Filippine al primo posto nel ASEAN per numero di contagi.
Nel frattempo il sindaco della città di Valenzuela a Metro Manila, Rex Gatchalian, ha attaccato il ministero della sanità per non aver fatto le analisi ai cosiddetti PUM, persone sotto sorveglianza, filippini che provenivano da zone infette e che erano stati posti in quarantena.
Il sindaco filippino ha fatto fare le analisi ad alcuni di loro in Valenzuela e cinque risultavano positivi al virus.
“E’ molto allarmante. Una categoria intera cancellata dal ministero della sanità è di fatto positiva” ha detto il sindaco alla TV ANC, dopo che il ministero aveva cancellato i PUM dalle nuove linee guida senza fare loro i tamponi. A Valenzuela ci sono 53 casi confermati COVID-19.
Il sindaco di Valenzuela ha iniziato i propri controlli di massa localizzati includendo i PUM.
“Con queste analisi mirate, restringiamo il campo e porremo risorse per chi ne ha più bisogno. Le analisi ci stanno di fatto salvando tante delle risorse necessarie in termini di manodopera”
Dopo che le Filippine hanno esteso la serrata per tutto aprile, che ha tutta l’aria di una legge marziale con i militari armati a controllare le strade, Valenzuela distribuirà 220 mila buoni pasto anche a classe media e lavoratori oltre alle 112mila famiglie che appartengono alla fascia più povera a cui erano stati dati all’inizio della serrata.
Questa però è solo una delle tegole che ha avuto sul capo Francisco Duque per la sua gestione della sanità al tempo del COVID-19, dopo aver presieduto nei pesi passati alla crescita di casi enormi di morbillo e Dengue per i quali il senato filippino però non si è mai espresso. Traduciamo da Benarnews:
Senatori Filippini chiedono le dimissioni del ministero della Sanità Francisco Duque
“Ministro della sanità filippina è finito sotto il fuoco pesante giovedì quando una maggioranza di senatori ha cercato le sue dimissioni per le sue dichiarazioni secondo cui il governo aveva l’epidemia sotto controllo, sebbene siano le Filippine al primo posto nel ASEAN per numero di contagi.
Quattordici su 24 senatori hanno firmato la risoluzione che chiede al ministro della sanità Francisco Duque III di dimettersi citando “mancanza di comando, negligenza, mancanza di visione ed inefficienza nell’esecuzione del suo mandato”.
“I senatori in qualità di rappresentanti del popolo osservano e sono fortemente scontenti della risposta del ministero a questa grande crisi” ha detto Sonny Angara. “Eravamo in ritardo per le analisi, il tracciamento dei contatti è quasi inesistente, agli ospedali mancano le protezioni”.
Secondo i senatori quello che ha fatto Duque aveva portato ad una pianificazione cattiva e ad una risposta ritardata nell’affrontare la crisi, mentre sottolineano le politiche e misure cangianti” del ministro nel combattere la crisi.
Molte persone e rappresentanti hanno espresso costernazioni verso il ministro che ha ripetutamente definito il basso tasso di infezioni nel paese che secondo lui era dovuto alla veloce presa di decisione del presidente Duterte.
“Siamo uno dei paesi con un basso tasso di infezione che mostra la decisione del nostro amato presidente” disse Duque dopo che Duterte pose tutta la grande isola di Luzon in quarantena, oltre che al divieto di entrata di turisti cinesi.
Da allora però le Filippine hanno sorpassato la Malesia e l’Indonesia in numero di infezioni da COVID-19. Giovedì ci sono state 13 altre morti ed il totale sale a 362, mentre il totale dei contagiati sale a 5660.
La Malesia ha 5182 casi con 84 morti e l’Indonesia 5516 casi con 496 morti. A livello mondiale si registrano 2 milioni di infezioni mentre il numero di morti sale a 140 mila secondo i dati espressi dalla Johns Hopkins University.
A non firmare la petizione di dimissioni c’è il senatore Christopher Bong Go, aiutante più vicino a Duterte, il quale ha però ammesso che ci sono dei problemi nel ministero ma che questo non è il momento di lotte politiche quando il paese sta combattendo la pandemia.
Il senatore Go ha fatto notare che negli uffici del ministero della sanità 51 persone sono positive al virus.
Il segretario esecutivo del presidente Salvador Medialdea ha riferito alla stampa che Duterte ha deciso di mantenere ancora Duque: “Il presidente ha preso la decisione che il Ministro della sanità Duque di restare al suo posto”
L’ente statale Philippine Institute for Development Studies prevede nel suo ultimo studio che saranno 19 milioni i filippini che saranno positivi al Coronavirus se il governo dovesse fallire nell’applicare le sue misure di prevenzione.
Il portavoce del presidente Duterte, Harry Roque, (richiamato in servizio dopo le elezioni di maggio) ha detto che Duterte potrebbe estendere la serrata se i filippini continuano a violare la quarantena di casa imposta dal governo.
Duterte ordinò la serrata sull’isola di Luzon dopo cinque giorni che il ministero della sanità confermò le prime trasmissioni locali del virus il 7 marzo, serrata che poi è stata estesa da Duterte fino alla fine di Aprile.
Roque ha detto che il presidente ha letto i rapporti sulla recente crescita del traffico nella capitale dove i cittadini hanno ricevuto l’ordine di restare a casa.
“Dovremmo vergognarci come filippini perché manchiamo di disciplina. Facciamo questo perché vogliamo evitare l’infezione di altri concittadini” ha detto Roque ai giornalisti.
“Non c’è la decisione se applicare una serrata totale ma la si considererà se non portiamo giù i numeri delle nuove infezioni da COVID-19”
Il presidente in un suo ultimo messaggio televisivo ha riconosciuto che la serrata, chiamata quarantena estesa, imposta dal governo aveva causato delle ansie tra le persone.
“Questa non è legge marziale, è come essa nel senso che ho dovuto imporre qualcosa per il vostro bene e per il bene del paese”