Dopo nove anni di regno come la donna più potente delle Filippine, Gloria Macapagal Arroyo è probabilmente la persona più solitaria del paese.
La donna, che un tempo era la donna di ferro dell’Asia, si è ridotta ad essere percepita a fingere una malattia per sfuggire alla incriminazione che potrebbe condurla in carcere per il resto della sua vita, un destino sofferto anche dal suo predecessore.
L’uomo da cui ereditò la presidenza era altrettanto fuori dalle grazie, accusato da una corte di corruzione ed inviato in prigione sotto la sua presidenza. Ora è lei a guardare in faccia questo destino di ignominia.
Ci sono stati due altri due presidenti che furono cacciati da rivolte popolari, Joseph Estrada e Ferdinando Marcos. Tuttavia nonostante la loro fortuna caduca, per parecchio tempo furono capaci di mantenere un sostegno di massa.
Gli ilocani del Nord riveriscono ancora oggi Marcos. Suo figlio, dal suo stesso nome Ferdinando Jr, ha vinto un posto come senatore lo scorso anno essenzialmente per il sostegno forte dagli ilocani sparsi in tutto l’arcipelago.
La sorella di Ferdinando Jr è la governatrice di Ilocos Norte, mentre sua madre Imelda, la stessa dell’infamia delle 3000 scarpe, è membro della Camera dei deputati a rappresentare il distretto del suo defunto marito nella regione di Ilocos.
Il partito di Marcos, un tempo ben oleato ma ora finito, il KBL, fu ancora capace di lanciare una campagna elettorale presidenziale nel 1992 avendo come candidato Imelda.
Alcuni generali leali nelle forze armate si unirono persino in qualche tentativo di golpe contro la presidenza Aquino. A 25 anni di distanza dalla cacciata del dittatore dalle Filippine, continua ad essere in rapporto col governo attuale quando Aquino rifiutò il seppellimento della salma del dittatore morte nel Cimitero degli Eroi.
Estrada fece eleggere sua moglie come senatrice ed il figlio è uno che potrebbe partecipare alla corsa elettorale del 2016, mentre un altro è un deputato ed un nipote è sindaco di una cittadina a sud di Manila.
Mesi dopo la cacciata di Estrada dalla presidenza, nel 2001, una folla di fanatici provò a lanciare la propria versione del Potere Popolare, fallendo malamente e con la morte di alcuni mentre esprimevano il loro sostegno per Estrada.
Di nuovo nel 2010 partecipò alla corsa per la presidenza e, benché fosse stato considerato di nessun valore come candidato, giunse ad un forte secondo posto dopo il Presidente Noynoy Aquino.
Entrambi Marcos ed Estrada furono accusati di aver saccheggiato lo stato, la stessa accusa che sarà presto lanciata contro la Arroyo, che di tutti i presidenti è quella che è stata più tempo al potere, Marcos a parte che ha regnato per venti anni con 14 di legge marziale.
Come Estrada sarà forse accusata di aver saccheggiato la nazione e di aver ammassato una ricchezza illegale.
Di tutti i presidenti, è noto che ha conseguito la approvazione più bassa e un sostegno di base attorno al 9%. Quando Marcos andò in esilio poteva vantare un sostegno di almeno il 20% della popolazione quasi lo stesso sostegno che poté mettere in campo Estrada dopo la sua cacciata col la EDSA 2.
La Arroyo ha perso la maggior parte degli alleati nella Camera che l’hanno tante volte protetta dall’impeachment durante la sua presidenza. Lo si può addebitare ai tempi che cambiano, ma Gloria Arroyo nonostante i tanti anni da presidente non è mai stata un presidente popolare.
Questa chiara mancanza di entusiasmo alle sue spalle potrebbe condurla alla sua eventuale condanna mentre non sarà percepita come una perseguitata.
Diversamente dai suoi due predecessori non ci saranno sostenitori a protestare perché la mandano in prigione. Diversamente da Estrada che lei perdonò proprio qualche mese dopo la condanna, Arroyo potrebbe andare in galera per più a lungo.
Triste ed ironico ma è stata proprio lei la sua rovina.
Edwin Espejo, Asiancorrispondent.com