La seconda economia del sudest asiatico si è contratta per la prima volta dal 2009 dopo l’alluvione che ha fatto 700 vittime inondando i due terzi della zona di produzione di esportazione della nazione già colpita dalla debole domanda europea. Il governo di Yingluck Shinawatra ha promesso investimenti per 11 miliardi di dollari in infrastrutture e la Banca di Thailandia ha tagliato i tassi di interesse a gennaio.
“I rischi per la crescita nella prima metà del 2012 potrebbero ancora essere presenti. Ci si attende una ripresa per il 2012 causata dalla domanda interna, mentre una ripresa della manifattura e delle esportazioni richiederanno del tempo, mentre c’è ancora spazio per un taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Thailandese.” ha detto un esperto della Standard Chartered Bank.
Secondo il ministro per l’economia General Arkhom Termpittayapaisith l’economia si riprenderà con forza quest’anno grazie alla spesa del governo e quella privata con una crescita del PIL del primo quadrimestre appena positiva, ma che è destinata a salire nei quadrimestri successivi con una crescita complessiva che si prevede sia tra il 5,5 e il 6,5%.
I rischi posti dall’andamento globale e dall’impatto dell’alluvione sono più brutti da quelli posti dall’inflazione. La Banca Centrale Thailandese con un atteggiamento da “vediamo che succede” potrà decidere di tagliare ancora i tassi di interesse se l’inflazione continua a meravigliare positivamente con un rallentamento in dicembre e gennaio fino al 3,5% annuo. Mentre la fiducia dei consumatori sembra riprendersi rimane sia l’incertezza politica che i costi crescenti dell’energia a minare una fragile ripresa economica.
L’indice manifatturiero del paese è in ribasso per il quarto mese consecutivo con un calo anche delle esportazioni costringendo molte imprese manifatturiere a tagliare le previsioni dei profitti. Dal canto suo il ministro del commercio ha fatto una previsione di un incremento di esportazioni del 15 % rispetto al 17,2 di gennaio 2011. “Le sportazioi continueranno a salire man mano che la produzione ricomincia. Comunque dobbiamo accettare la verità che la crescita quest’anno non può essere alta come due anni fa a causa dell’incertezza della domanda globale.” ha detto un economista thailandese della TISCO
tratte da Bloomberg