Il progetto idroelettrico molto controverso della diga a Xayaburi nel Laos settentrionale forse è già iniziato, nonostante le nazioni facenti parti della Commissione del Mekong avessero chiesto approfondimenti scientifici per poter stabilire i possibili effetti negativi transfrontalieri sulle comunità del Basso Mekong.
Secondo una dichiarazione rilasciata sul proprio sito web, la ditta costruttrice thailandese, Ch Karnchang, afferma che avrebbe cominciato la costruzione della diga 15 marzo dell’anno prossimo dopo aver finalizzato un contratto di costruzione con la Compagnia Xayaburi Power.
Nel documento inviato alla Borsa Thailandese Ch Karnchang dice che la sua filiale laotiana Karnchang Lao costruirà la diga da 1260 megawatt sul Basso Mekong nel corso di otto anni. All’annuncio alla borsa thailandese del contratto da 2,4 miliardi di US$, le azioni della Karnchang sono salite del 2,5%
Surasak Glahan, responsabile della comunicazione della Commissione del Fiume Mekong a Vientiane ha detto che le nazioni facenti parte la commissione, cioè Laos, Cambogia, Thalandia e Vietnam, si erano dichiarate d’accordo in linea di principio a dicembre che erano necessari ulteriori studi sull’impatto della diga prima che potesse essere costruita.
“Comunque un tale consenso non afferma la che il progetto debba essere ritardato. Comunque cercheremo dei chiarimenti dalla Repubblica Laotiana sulla annunciata costruzione del progetto.”
Laos e Thailandia comunque devono ancora esprimersi sulla richiesta del Giappone di finanziare la richiesta di nuovi studi.
Secondo Ame Trandem, direttore per il Sdudest Asiatico di International Rivers, la costruzione dovrebbe essere fermata fino a che non si concludano gli studi. “Dal momento che inizi la costruzione della diga sul fiume, stai cambiando la biodiversità del fiume e delle specie. Ogni costruzione minerà la qualità dei futuri studi.” ha detto Ame Trandem prevedendo anche che al prossimo summit tra il Giappone e la Commissione del fiume Mekong il problema del finanziamento sarebbe stato posto ancora.
“Lo studio non guarda solo agli impatti della diga dello Xayaburi ma a tutte le dighe sul fiume principale” dice la Ame Trandem specificando inoltre che dal momento che la Ch Karnchang possiede la maggioranza delle azioni della Xayabury Power Company, la ditta thailandese ha firmato un contratto con se stessa.
Il segretario generale del Comitato Nazionale Cambogiano del Mekong ha affermato che se la costruzione fosse cominciata sarebbe un suo profondo disappunto. “Credo che non ci sia alcun lavoro di base. Comunque abbiamo provato ad avere notizie ufficiali dal governo laotiano senza però aver alcuna risposta. Le quattro nazioni si sono dichiarate d’accordo nel portare avanti studi ulteriori ed hanno chiesto l’assistenza del Giappone e di altre nazioni. Finché Laos e le nazioni vicine non sono felici con il risultato nulla accadrà.” ha detto Te Natavuth citando simili commenti che fece dopo gli incontri di dicembre.
Il WWF cambogiano per bocca del direttore Seng Teak comunque ha detto che lavori di pulitura del suolo e di costruzione di strade erano già attivi attorno e dentro il sito della diga. “WWW sarebbe preoccupato se non si desse seguito ai passi su cui c’è stato l’accordo da parte della Commissione e dei ministri a Dicembre” ha detto Seng Teak citando anche che una recente analisi dello sviluppo ella diga aveva identificato “incertezze e debolezze” con i proposti passaggi per il pesce. “Qualunque diga sul corso del fiume del Basso Mekong rischia di bloccare la rotta migratoria e minaccia la sopravvivenza di specie di pesce critiche quali il pesce gatto gigante del Mekong. Una recente analisi del progetto ha confermato che il progetto bloccherà parte del flusso dei sedimenti e che restano importanti punti oscuri della conoscenza degli aspetti dei sedimenti.” Il problema dei sedimenti è essenziale per mantenere un bilancio nell’ecosistema del Mekong su cui si affidano moltissimi cambogiani per sopravvivere.
“Il WWF invita i governi a ritardae ogni decisione su progetti di diga sul corso del fiume per almeno dieci anni finché non si conduce una valutazione appropriata del rischio.”
Un portavoc del governo Ek Tha ha detto che il governo ha invitato tutte le parti a far sì che la diga non abbia impatti negativi sul fiume Mekong. “Come sapete, le nazioni del Basso Mekong hanno 60 milioni di persone che vivono nella regione. Invito i politici a consultare tutt igli interessati e i gruppi ambientalisti per assicurarsi che il progetto non abbia impatti negativi o a guardare ad investimenti alternativi. Voglio che si pensi a cosa succederà tra 500, mille anni e mettere i bambini e i nipoti avanti a noi.”
Un altro rappresentante dello stesso comitato cambogiano, Sin Niny, ha invitato il Laos a seguire gli accordi regionali fatti sotto gli auspici della Commissione del Fiume Mekong. “Ci deve essere una discussione prima che il Laos possa procedere con la costruzione. Se il Laos ha deciso in modo unilaterale, allora secondo la legge, possiamo rivolgerci alla corte internazionale.”
Benché non sia stata citata nessuna corte è evidente che si parla della Corte Internazionale de L’Aia, ma il comitato avrebbe comunque aspettato il summit tra il Giappone e la Commissione prima di prendere una decisione.
http://www.rfa.org/english/news/cambodia/dam-04192012143244.html
http://www.phnompenhpost.com/index.php/2012041955661/National-news/worrying-dam-claims.html