I Filippini lamentano, in particolare, che l’affermazione fatta dalla Cina secondo cui Scarborough Shoal siano parte del territorio cinese quando l’area in realtà è stata da secoli area di pesca per i pescatori filippini.
La situazione è peggiorata quando il governo filippino e quello cinese hanno intrapreso una focosa guerra di parole per varie settimane che hanno alimentato le fiamme nazionalistiche di entrambi i paesi. Non è stato di aiuto il dispiego, da parte di entrambi gli stati, nella zona di contesa, di navi da guerra o di “imbarcazioni da pesca” sovradimensionate. Senza alcuna sorpresa i Filippini hanno salutato con sorrisi la decisione del proprio governo di condannare con forza e affrontare a muso duro il comportamento “da bulli” della Cina.
La tensione accresciuta vicino alle Scarborough ha messo in luce le inferiori capacità militari filippine, un punto che è stato citato da alcuni politici filippini quando chiedevano l’arrivo di più truppe militari e navi da guerra americane nel paese. Le Filippine e gli USA hanno un trattato di difesa che molti filippini interpretano come una garanzia che gli Americani difenderanno le Filippine nel caso fosse attaccata da un altro paese.
Nel caso che gli sforzi diplomatici per risolvere l’istanza delle Scarborough dovesse fallire, si potrebbe innescare un conflitto maggiore della regione che coinvolgerebbe altree nazioni che avanzano delle pretese nel mare cinese meridionale. E le superpotenze come USA e Russia che hanno degli interessi geopolitici nell’area dell’Asia del Pacifico potrebbero essere tirate dentro la crisi.
Perciò sia la Cina che le Filippine hanno la stessa responsabilità per tirare fuori una soluzione pacifica alla fase di stallo. Le Filippine dovrebbero rivedere il proprio piano di giocare alla guerra con truppe straniere vicino alle Scarborough o alle Spratly dal momento che esercitazioni militari potrebbero provocare una risposta ostile dalla Cina e dagli altri reclamanti. Da parte sua, la Cina deve provare di essere un buon vicino che non ha intenzione di usare la sua potenza economica e militare per dominare le nazioni più piccole come le Filippine.
A nome dell’armonia regionale, la Cina deve sforzarsi di studiare la fonte o le fonti dell’inimicizia che intenzionalmente o meno genera tra i suoi vicini.
A torto o ragione, molti filippini percepiscono la Cina ora come un gigante che nega i diritti dei suoi più poveri vicini. Dopo essere stata colonizzata dagli spagnoli per più di 300 anni e quindi dagli USA per quasi mezzo secolo, i Filippini sono naturalmente stanchi dell’impiego di truppe sraniere insolito che potrebbe portare in futuro ad invasioni. Come una nazione che ha sofferto la colonizzazione nel passato, la Cina dovrebbe comprendere per prima l’apprensione che molti filippini sento oggi.
Ma più dell’affare delle isole, ci potrebbero essere altre questioni che possono aver contribuito alla nascita preoccupante del risentimento espresso dai Filippini contro la Cina. Forse le Scarborough è stato uno scoppio pubblico do un sentimento a lungo represso.
Senza alcun dubbio la maggioranza dei filippini ha apertamente criticato la Cina, online o no, per aver affermato la sovranità del paese. Ma forse c’era anche un desiderio inconscio di colpire la Cina per il ostinato rifiuto di ascoltare l’appello dei Filippini di fermare le esecuzioni degli spacciatori di piccolo taglio filippini. Sin dal 2011 la Cina ha sentenziato a morte vari filippini nonostante la richiesta del paese di sospendere le condanne a morte. In un paese dove oltre dieci milioni di cittadini che lavorano oltremare sono descritti come eroi moderni e dove la pena di morte è stata già rigettata, la decisione della Cina di ignorare tutti gli appelli fatti dai Filippini per salvare le vite dei propri connazionali deve aver colpito i sentimenti profondi di una nazione.
Dovremmo riconoscere anche che la nascita della Cina come una potenza economica ha prodotto delle conseguenze ineguali nella regione. Nelle Filippine ha significato dei grossi affari per gli importatori e per lavoratori specializzati. Ma la manifattura locale ha sofferto enormemente poiché gli investitori spostavano le loro produzioni in Cina. Gli agricoltori lamentano anche di non poter competere con i più economici prodotti cinesi che hanno inondato il mercato locale negli ultimi anni.
Quando i Filippini discutono delle relazioni Cina Filippine, il focus è sempre su Scarborough r le Spratlys e si comprende a causa del significato inernazionale e del patriottismo che immediatamente genera. Ma forse è giunto il momento di cominciare una discussione nazionale sul futuro del paese in relazione all’emergere della Cina come una nuova superpotenza nel mondo. Le dispute territoriali non dovrebbero oscurare problemi di uguale importanza nel definire la relazione tra Cina e Filippine come commercio, diritti degli emigrati, legami culturali e persino sicurezza regionale.