La follia del bianco in Thailandia ha raggiunto l’area pubica delle donne. Una follia registrata anche a livello internazionale dal giornale inglese The Guardian che il 23 settembre scriveva: “Un nuovo prodotto che prometteva di rendere le aree intime delle donne ‘più chiaro entro quattro settimane’ ha ravvivato il dibattito della bellezza in una Thailandia attenta al colore, dove la pelle chiara è associata all’opportunità, al successo, allo status e e ha costretto i critici a porsi la domanda se ci sarà mai una fine alla follia dei prodotti sbiancanti….
Prodotti che promettono di illuminare il volto, il corpo, le ascelle sono già in commercio in tutto il paese, con pillole e supplementi di dieta che promettono di completare il lavoro dei prodotti sbiancanti per la pelle. Ma questa è la prima volta che uno sbiancante vaginale ha raggiunto il mercato thailandese.
Vagine bianche. Chi l’avrebbe pensato mai? Ma ci sono sempre persone astute che immaginano l’inimmaginabile per diventare ricchi a nostre spese. Ci sono abbastanza persone, donne in questo caso, che compreranno la loro idea per quanto insensata possa sembrare. Siamo schiavi del consumismo. Comprare qualunque cosa sul mercato che ci possa far sentire bene. Si venderanno prodotti sbiancati vaginali alle donne thailandesi e convincerle che tante donne come loro si sentono a posto con la loro vagina, anche se la maggior parte di noi non si è mai sentita a disagio con essa prima di ora. Il potere del Marketing.
Come tutte, curo la mia pulizia personale e bellezza, ma non mi è mai capitato di pensare che potesse diventare un problema la colorazione della mia “sorellina”. Per fortuna sono di carnagione chiara, ma ecco che in questi tempi nessuna può mai essere troppo chiara, almeno in questa parte del mondo dove trovare prodotti non sbiancanti può essere come andare alla caccia ala tesoro, un tesoro che pochi sembrano volere.
Ogni volta che chiedo la versione senza sbiancante di qualcosa c’è sempre quello sguardo strano. In un paese dove una bella donna pensa di non essere abbastanza attraente poiché la sua pelle non è bianca, non voler sembrare bianca, anche se già lo si è, ti rende il caso strano. Ma perché le thailandesi vogliono sembrare bianche?
Molte thailandesi evitano la luce solare come i vampiri e si coprono con creme solari, prodotti sbiancanti, tanto che i dottori lamentano per le giovani donne la mancanza di vitamina D. Si spingono molto nel mantenere le loro pelli bianche. Lozioni, deodoranti, pillole, laser sbiancanti, tutti a promettere di fare bianca la pelle della donna, luccicante e chiara. Molti di questi cosmetici contengono Mercurio ed altri ingredienti pericolosi, ma è raro che queste cose impediscano ad una donna di voler essere chiara e bella. Questa pazzia per la pelle bianca è una tendenza recente o è stata da tempo in gir? Credo che sia giusto dire che è da tempo che la preferenza si è decisa per un colorito chiaro specialmente nelle donne. E da tempo vuol dire sin da quando ricordo ed ho letto la letteratura thailandese che risale indietro nel tempo di decenni e secoli.
Un classico letterario Sangthong descrive un eroe con la pelle nera e i capelli ricci che era rifiutato da tutti tranne che da sua madre un’orca marina e l’eroina che lo amava. L’eroina lo amava e lo scelse come marito contro il grido del regno (era una principessa) poiché lei poteva vedere il cuore doro di lui, letteralmente come vedrete. L’eroe ha due identità. La prima era quella di Ngaw Pah, la cui personalità era modellata su quello di un uomo delle tribù nomadi del mare ‘Ngam Pah – Sa gai’, un gruppo etnico austronesiano che vive lungo le coste del mare Andamane e le isole meridionali della Thailandia e che chiamano se stessi Morgan. Nella seconda identità era Songthong, un principe reale che era nato in una conchiglia di strombo e che dopo si immerse nell’oro.
La letteratura classica thailandese è piena di eroi ed eroine che sono bellissime ed hanno delle pelli dorate, e cattivi ragazzi e ragazze che sono brutti e neri. Pelle scura e cure nero contro pelle dorata e buon cuore. I bravi ragazzi e ragazze hanno un’aura chiara. Le loro pelli rispendono, che trasudano bellezza e bontà, e così via. In questi giorni sulla televisione, nei film, a teatro, bisogna fare molti sforzi per trovare eroi ed eroine dai coloriti scuri. Ora anche i cattivi e le cattive hanno la pelle chiara. Diavolo, ora che tutti possono avere accesso ai prodotti sbiancanti non abbiamo più il codice dei colori della storia.
Non è che la pelle scura non sia mai stata ammirata. Ci sono stati periodi in cui la pelle scura o nera era molto ammirata nella cultura thailandese. I enti neri delle eroine che mangiavano il betel erano spesso ammirate nella letteratura. E la pelle scura non era affatto respinta. Perché la maggioranza delle donne thailandesi storicamente specie quelle siamesi erano di carnagione bruna. Non molto tempo fa si usavano espressioni di ammirazione per le donne dalla pelle bruna, del genere scura attraente, scura come il fegato dell’anatra, usata nei confronti di donne sensuali dalla pelle molto scura. Sfortunatamente questi complimenti hanno perso di prestigio e non sostengono più l’autostima di una donna moderna. Anzi si usano spesso come un insulto.
Nei due scorsi decenni, è khaaw suay, bella bianca, che fa contente le donne thailandesi. Per timore che qualcuno pensi che le thai vogliano sembrare bianche come le occidentali, il tipo ideale ultimo è bella bianca cinese attraente. Ultimamente si sta modificando la preferenza verso il giapponese ed il coreano, del tipo da grandi occhi innocenti, resi possibili da lenti a contatto colorate grandi, piccoli menti, labbra rosse e pelle bianca come una porcellana.
Se si ricerca su Google “pretty asian Girls” oppure “Pretty asian women” si troveranno probabilmente solo una o due donne dalla pelle scura nelle prime cinque pagine, con alcune belle foto stile coreano in cima che rappresrentano il tipo look. Talvolta l’emulazione dell’ideale di bello viene spinto un po’ troppo e ci si può trovare nel caso in cui ci si domanda se la donna thailandese che si ha di fronte sia una persona reale, una bambola o un personaggio saltato fuori da una anime giapponese o da un libro di fumetti.
Come fanno le donne della regione dalla pelle naturale scura a gestire un look come questo? Sentiamo direttamente dalle bocche delle Belle cavalline che lavorano come immagine, in un brano di una intervista ad un gruppo di ragazze immagine dal Matichon, dopo che che is seppe la notizia che una di loro andò in come per una iniezione al botox andata male.
“Perché le ragazze devono essere bianche? Nessuno vuole una bella dalla pelle scura per vendere i propri prodotti. Non afferrano l’occhio. Alcuni lavori chiedono dati precisi, come bianca da 170 cm, alta con seno. Alcuni chiedono una bella faccia col naso alto. Ecco perché dobbiamo farlo. É perché la società tira la linea su cui camminare…”
“Ognuna di noi fa almeno una cosa. Il naso. Il resto è spesso botox o riempiono dove si vuol apparire belle”
“Inoltre prendiamo supplementi via orale o iniezione e applichiamo il Glutatione come sbiancante sulla pelle per creare un’aura, o facciamo iniezioni di collagene. Un’altra sta modificando il viso per sembrare a V. Prendere vitamine e piccole per rendere le braccia affusolate. Aumentare il seno…. “
“Il mio messaggio per tutte è che prima di pensare di fare qualcosa, pensaci bene. Fai solo quello che basta. Fermati una volta che sei bianca. Ed una volta che il viso è piccolo quello dovrebbe bastare.”
Ma come si fa a sapere quando si è sufficientemente piccolo, affusolato, bianco ? Difficile dirlo quando il senso di qualcuno di sufficienza non è necessariamente lo stesso dell’altro. Mi fa raccapricciare il vedere il volto di una ragazza farsi radiante, fluttuante poiché la sua base di trucco è appena più pallido del suo tono di pelle naturale. Per me non è bella. Ma chi sono io per giudicare? Ho appena visitato una bancarella di prodotti cosmetici in un grosso punto vendita frequentato da ragazze che lavorano negli uffici e ho scoperto che tutte le gradazioni delle polveri facciali variavano dal chiaro all’estremamente chiaro. Non riesco ad immaginare come una ragazza dalla carnagione di bruno chiaro affronterà questa cosa.
Il segretario permanente del dipartimento di salute mentale, dottor Thawee Tangseree diceva che la pazzia per la pelle chiara e splendente tra le giovani thailandesi era soltanto una mania. Quelle donne spendono i loro preziosi soldi su prodotti ce rendono la loro pelle bianca, luminosa, splendente per rendersi piacevoli agli uomini io per acquisire uno status sociale ed è definito un fenomeno sociale normale. Sul Matichon lui dice:
“E’ solo una mania passeggera che sarà presto rimpiazzata da altre manie. Non sono solo le donne a porre l’attenzione alla pelle bianca. Anche gli uomini cominciano ad adottare lo stesso valore e vogliono una pelle bianca stile coreano…”
Il dottore avrebbe ragione. C’è una pubblicità che promuove un deodorante per uomini con effetto sbiancante per le loro ascelle. Come la pubblicità della lavanda sbiancante per vagine nessuno delle caratteristiche in questo deodorante ha l’aria di una persona thailandese media vera che si vede per strada. Ma è quello il punto, non è vero? E’ l’impresa di vendere ideali di bellezza a cui ispirarsi e che si possono emulare, non quello che si trova camminando per strada. Ma questa pazzia per il bianco è solo una cosa thailandese?
Certamente no. Skin Inc ha segnalato nel 2009 che il mercato dei prodotti sbiancanti avrebbe raggiunto i dieci miliardi di dollari nel 2010. Nella regione Asia Pacifico il mercato sarebbe cresciuto a 2 miliardi per la fine del 2012:
“Il Giappone domina il mercato dei prodotti schiarenti della pelle con una quota da leoni come dichiarato nel rapporto del GIA. Il mercato per questi prodotti nella regione Asia Pacifico è proiettata a superare i 2 miliardi di dollari per il 2012 guidata dai mercati crescenti della Cina e d India. A parte l’Asia, i paesi europei come gli USA e la Gran Bretagna emergono come potenziali mercati per questi prodotti. Un grosso contributo è la crescente proporzione di gruppi etnici quali asiatici, ispanici e afroamericani, alla accresciuta domanda di prodotti schiarenti.
Se sbiancare la pelle è solo una mania, è una mania che sembra percorrere tutti i continenti facendosi sempre più estrema ed intrusiva raggiungendo anche le parti intime delle persone. Agli inizi di quest’anno, in India era stato lanciato uno sbiancate femminile che ha incontrato la rabbia generale. Finora nessuna reazione del genere in Thailandia, ma solo un piccolo grido gentile nel BangkokPostcom.
Nel campo dei commenti, Shakira Hussein del National Centre for Excellence in Islamic Studies nella Università di Melbourne ha segnato un punto nella sua intervista a Radio Australia.
D: La maggior parte delle persone fuori dell’India e della Thailandia hanno reagito con una certa incredulità alla notizia di sbiancanti per pelle che si espandevano in parti particolari dell’anatomia femminile con bagni di pelle intima. Come ha reagito?
HUSSEIN: anche io ero incredula che si potesse portare l’ossessione della pelle bianca fino ad un limite davvero bizzarro. D’altro canto, non lo trovo più bizzarro, ma d’altronde le aspirazioni di abbronzatura nell’Ovest, che prova ad espandere la propria abbronzatura in ogni parte del corpo fino a renderla visibile per tutti, mostrano che ci sia un mercato per quello, quindi suppongo che sia logico che i prodotti sbiancanti abbiano un simile livello di penetrazione.
La gente bianca vuole apparire abbronzata come simbolo di bellezza, di status, di prestigio, distinguendosi dal resto della loro società dalla pelle pallida, mentre le persone dalla pelle bruna vogliono sembrare bianche per raggiungere la medesima cosa: prestigio, status bellezza e desiderabilità. Cosa c’è di strano? La vagina e l ascelle sbiancate su un corpo candeggiato di una persona che era scura precedentemente? O una vagina e ascelle abbronzate su un corpo abbronzato di una persona prima pallida?
Dove finirà tutta questa pazzia? Da quello che penso sembra certo che si spingerà ancora un po’ prima di trovare la sua anche se indeterminata destinazione finale. “Il mercato maschile deve ancora essere interamente conquistato” ha detto qualcuno al Guardian. Chissà, l’equivalente maschile delle lavande sbiancanti femminili potrebbe prendere il mercato subito. Forse lavande sbiancanti delle palle, gel o creme con proprietà antirughe? Per le donne, una volta che non può essere sbiancato nulla più nelle parti intime, il prossimo passo potrebbe essere quello di splendere all’oscuro. Non ci saranno più ricerca frettolosa di lampadine tascabili di notte quando la luce se ne va.
Non sono futurista, ma in dieci anni circa forse si parlerà di un prodotto maschile “che emette luce naturalmente con un chip installato con autonavigazione”, e di una “luce femminile amica dell’ambiente” che sono attivate dalla luce solare. O forse no, se la pelle bianca è la moda. Potrebbero essere energizzate da energia scura. Come ho detto, non sono futurista e non ho superato fisica alla scuola.