Il capo della delegazione del Governo Filippino ai trattati di pace con il MILF, Marvic Leonen, ha detto più volte, nei giorni precedenti la storica firma, che il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale per l’accordo di pace con Bangsamoro.
“Dopo tutto, parte dell’importanza di un Accordo Quadro è che causa o inizia un dibattito nazionale su come sarebbe meglio ristrutturare il nostro governo in modo tale da affrontare al meglio le aspirazioni di una cultura o di un gruppo, messo fuori da nostro passato storico.” dice Leonen in una intervista a Rappler.com.
Considerata come una roadmap, l’accordo quadro è tutt’altro che definitivo, bensì fissa il quadro per un accordo politico definitivo tra governo e MILF per il 2016. Non promette soluzioni esplosive come fatto in precedenza, come sostiene il direttore di Rappler, Glenda Gloria, quanto il nuovo accordo quadro sottopone i vari passaggi, come la stesura della legge fondamentale dei Bangsamoro al processo legislativo e al plebiscito. Lo stesso accordo quadro, che il presidente Aquino ha annunciato il 7 ottobre, deve attendere una settimana prima i essere firmato per permettere commenti e suggerimenti.
“Quella è la ragione vera perché questo accordo avrà successo” dice Leonen “Perché ci sarà un dibattito nazionale, e ci sarà una discussione nazionale. E speriamo che ognuno avrà il suo peso con le proprie opinioni per avere modo così di esaminare le paure sottintese e per esporre le domande che sottintendono.”
In un’altra conferenza stampa, Leonen ha spiegato come un tale processo inclusivo si allontana dal MOA-AD, prodotto durante il governo Arroyo, che fu cancellato dalla corte suprema nel 2008 poiché cercava di costruire uno stato dentro uno stato sovrano. Era chiaro che il governo “era impegnato a firmare senza un plebiscito” come dice Leonen. Nel nuovo accordo “è chiaro che il mandato democratico è necessario”.
Su richiesta del MILF, il governo spera di firmare l’accordo politico definitivo con Bangsamoro prima del 2016 quando finisce il mandato dell’amministrazione Aquino. A quattro anni di distanza quali sono gli immediati benefici che il popolo filippino può aspettarsi?
Leonen ha detto che ci sono “effetti pecuniari” da sperare, ed ha citato la buona volontà mostrata dalle organizzazioni internazionali e le agenzie di aiuto che hanno salutato l’accordo quadro col MILF. “Forse con la buona volontà faranno la strada per le infrastrutture, servizi sociali e così via” dice Leonen riferendosi ai membri del MILF che a causa dell’accordo dovranno gradualmente deporre le armi. Leonen stesso ha anche riconfigurato il ruolo che gruppo del BIFM che non accetta l’accordo quadro ed insite in uno stato Bangsamoro.
“Un gruppo ribelle può sopravvivere solo se ha il sostegno della comunità. Ed il sostegno della comunità dipende se la gente della comunità ha fiducia bei programmi del governo e in questo caso se ha speranza nel rispetto degli accordi tra MILF e governo.” dice Leonen notando che il gruppo BIFM manca del sostegno della comunità aggiungendo che il gruppo è stato cacciato dai suoi campi e i capi hanno sul collo vari mandati di arresto.
Anche il capo del MNLF, Nur Misuari, si è opposto all’accordo quadro minacciando di denunciare Aquino di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia. Leonen riconosce che l’opposizione fa parte del gioco rimanendo però ottimista.
“Non esiste un accordo di pace perfetto su questa terra. Ci saranno sempre persone che avranno divergenze di opinione e perciò comunicare appropriatamente con i ribelli, i gruppi dissenzienti comunicherà l’idea che il miglior modo di risolvere le divergenze non è con le armi, ma attraverso il mezzo della politica o delle deliberazioni o forse criticare apertamente nel ciberspazio.”
Rappler.com