Mentre i colloqui di pace per Bangsamoro a Mindanao ha fatto enormi progressi e sembra fare passi da gigante in attesa del risultato elettorale prossimo nelle Filippine, il processo di pace con NPA, l’insorgenza comunista, dopo un avvio promettente, si è ormai arenato.
A dichiararlo è l’Ufficio del Consigliere presidenziale sulla pace del Presidente delle Filippine con un articolo sul suo sito che traduciamo completamente. Nel 2012 soltanto sarebbero 164 i soldati morti a causa dell’insorgenza da parte di una guerriglia che sembra vantare 4000 militanti armati, cifra proposta dai militari.
Negli ultimi mesi, durante la campagna elettorale, la guerriglia è accusata di esigere denaro da quei candidati che vogliono andare nelle loro zone, e si sono già resi protagonisti di attacchi verso convogli di politici (sindaci, deputati e senatori) che non avevano chiesto loro permesso, come la madre del senatore Guingona, sindaco di un paese di Misamis Orientale.
Nuovo approccio alla pace con NPA. OPAPP
Venerdì scorso il presidente del gruppo di pace per il governo Filippino, Alexander Padilla, ha dichiarato che l’amministrazione Aquino sta valutando “un nuovo approccio” per risolvere pacificamente il conflitto armato con il partito comunista filippino (CPP), nuovo esercito popolare (NPA) e il Fronte democratico Nazionale (NDF) nel mezzo di un impasse di 22 mesi di negoziato e di una crescente violenza inflitta da NPA ad obiettivi civili deboli.
“Non possiamo attendere all’infinito l’altra parte se continuamente rifiutano di ritornare al tavolo dei negoziati senza precondizioni. Il governo prenderà un nuovo approccio per perseguire la pace.” ha detto Padilla. “Siamo stati già disponibili a riesumare i negoziati formali di pace con loro ma continuano ad insistere sulle precondizioni quale il rilascio dei loro consulenti in carcere. Anche le discussioni sotto Special Track si sono interrotte dal momento che si sono presentati con nuove richieste.”
Lo Special Track era stato offerto da Jose Maria Sison, fondatore del CPP, per accelerare i negoziati attraverso un accordo sulla dichiarazione di bozza sull’unità nazionale e la pace giusta che avrebbe portato ad un cessate il fuoco immediato e la creazione di un comitato per l’unità nazionale, la pace e lo sviluppo, senza l’imposizione di precondizioni, per aggirare il processo protratto regolare.
Alla luce di questo, le parti si incontrarono a dicembre 17 e 18 in Olanda dove si accordarono per discutere ancora la bozza preparata da Sison.
Padilla ha riferito che quando le parti si incontrarono poi il 25 e 26 febbraio 2013 “invece di discuter della bozza di Sison NDF proponeva tre documenti nuovi che riportavano indietro alla loro posizione originaria u una dichiarazione bozza specialmente sul cessate il fuoco riproponendo le precondizioni. Essi ritornarono al processo prolungato e insostenibile del Percorso Regolare”.
La coalizione CPP NDF NPA (CNN) oltre a domandare la liberazione dei loro consulenti in carcere, chiedeva che il governo filippino abolisse i suoi programmi di pace e sviluppo come il trasferimento condizionale di cassa, il PAMANA e Oplan Bayanihan. “Sono richieste insensate. Non vogliamo fare un negoziato in cui l’altra parte ci prende in giro.” ha dichiarato Padilla. “La palla è ora nelle loro mani. Erano loro ad iniziare Special Track e loro lo hanno terminato. Il governo non vuole ritornare ai colloqui formali poiché non vanno avanti da 27 anni”.
Padilla ha rinnovato la richiesta del governo al NPA di porre fine alle ostilità sul terreno in seguito ad una serie di attacchi ad obiettivi civili compreso l’imboscata al sindaco di Gingoog Rutie Guingona sabato scorso, per il quale NPA ha chiesto scusa, quando sono morte due persone e ferite altre tre.
“Se NPA comprende il vero significato del prendersi la responsabilità, dovrebbe smetterla di infliggere violenza alla nostra società. Se le scuse alla famiglia Guingona hanno un significato, dovrebbe cessar e desistere da distruggere la vita della nazione con impunità. Dovrebbe capire che non si riforma la società distruggendola nell’essenza. Devono deporre le armi e perseguire le loro riforme desiderate in un dialogo pacifico, sincero e costruttivo e con modi culturalmente accettabili.”
Poi Padilla ha commentato l’affermazione del portavoce del NDF di Mindanao, Jorge Madlos, che diceva che non si aspettavano quell’incidente. Padilla ha chiesto: “Cosa ci si aspettava che succedesse quando 5o ribelli armati accostano un convoglio di un politico in una strada della campagna deserta nel mezzo della notte? Se non intendevano uccidere il sindaco Guinona perché la sua auto è stata riempita i proiettili senza pietà e decimati a granate?”
Padilla ha riconfermato la posizione di apertura del governo a rinnovati colloqui con l’insorgenza sotto un nuovo quadro. “Siamo sempre aperti al negoziato, ma l’altra parte deve fare meglio che presentare ostacoli ai colloqui formali. Abbiamo bisogno di vedere la sincerità e la volontà politica da parte loro di ricercare podi pacifici di costruir il consenso tra loro, il governo e l’intera società e porre fine alla violenza insensata che infliggono sulla gente specialmente i civili innocenti.”