Ogni anno sono tantissimi i morti della febbre di Dengue che, per citare il ministero della sanità di Hong Kong, “è una malattia endemica della maggior parte dei paesi del sudest asiatico compreso Singapore, Malesia, Indonesia, Laos, Thailandia, Cambogia, Vietnam e Filippine. I viaggiatori che vanno in questi posti devono essere accorti nel proteggersi dalle zanzare per tutto l’anno.”
Come si vede la malattia non fa differenze tra paesi ricchi o poveri, anche se nei paesi ricchi le prevenzioni possono essere più facilmente prese ed un futuro vaccino potrebbe aiutare nel controllo della diffusione. L’Organizzazione mondiale della sanità calcola che metà della popolazione mondiale è a rischio di Dengue e che da 50 a 100 milioni di persone sono infettate ogni anno. Urbanizzazione, crescita della popolazione e globalizzazione sono i fattori che favoriscono la diffusione della malattia.
Ad Hong Kong fino al giorno 11 giugno ci sono 33 casi di febbre confermata, tutti importati da vari paesi come Thailandia (9 casi), Filippine (otto), Indonesia (otto casi), Cambogia e Sri Lanka con due, Malesia e Maldive con uno.
In realtà ormai la febbre di Dengue grazie anche alla famosa zanzara tigre si sta diffondendo in zone del mondo temperate e gli scenari dei prossimi anni, grazie anche al cambiamento climatico, portano la zanzara tigre anche in zone come la Francia, Germania, Austria oltre che in Italia.
Vediamo cosa succede nel Sud Est Asiatico paese per paese.
Singapore. Qui, nonostante il paese sia molto pulito ed igienico, si sono avuto fino a fine maggio 9960 casi di febbre di Dengue, e in una settimana soltanto si sono avuti 661 casi denunciati. Ci sono alcune aree della città che vengono attentamente monitorate perché storicamente sono le più vulnerabili specialmente nella parte occidentale della città. In tante aree sono in atto grosse disinfestazioni per contrastare lo sviluppo delle zanzare del tipo Aedes.
Cambogia. Nelle prime 19 settimane dell’anno sono morti 15 bambini che ha infettato 2527 persone, con un calo rispetto all’anno precedente che aveva visto 15 morti e 3651 infettati. “Benché assistiamo ad un numero inferiore di infezioni, dobbiamo prestare ugualmente attenzione per paura di un nuovo scoppio epidemico” ha detto Dott Chantha direttore del Programma di Controllo nazionale della Dengue parlando a oltre 1200 studenti delle superiori nel quadro di un programma di controllo della malattia. “La febbre è diminuita del 46% nelle prime 19 settimane rispetto allo stesso periodo precedente”.
Filippine. Il ministro della sanità Enrique Ona ha detto che quest’anno ci sono oltre 42 mila casi di infezione con 193 morti, 1% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con i casi concentrati per lo più nelle isole Visayas centrali dove i casi sono oltre 6000 superiori del 51% rispetto all’anno prima. A Davao in Mindanao si registrano oltre 4300 casi con un aumento del 30%. Nelle Visayas occidentali si registra un incremento del 100% dei casi mentre a Manila i casi sono oltre 3000.
E’ importante per il ministro la lotta su base quotidiana che cominci dall’ambiente da dove si vive e che sia intesa come attività quotidiana. “La febbre di Dengue richiede delle azioni urgenti e abbiamo bisogno di farlo ora. In assenze di cure e vaccini, dobbiamo affidarci ai fondamenti della prevenzione e dell’azione della comunità”.
Di questi giorni è la notizia che la Sanofi Pasteur, multinazionale che si dedica interamente alla formulazione di vaccini, ha detto che è previsto l’uscita di un vaccino contro la Dengue per il 2016. Al momento si sta nella terza fase dello sviluppo clinico di un vaccino.
Per la terza fase hanno condotto studi clinici in due aree delle Filippine, a Barangay Guadalupe a Cebu City e San Pablo a Laguna con 3500 filippini tra due e 14 anni testati col vaccino a cui sono stati iniettati due dosi del vaccino e che sono sotto osservazione ospedaliera iniziata nel 2011.
Secondo Bouckenooghe della Sanofi Pasteur che è responsabile dello sviluppo del vaccino per la regione Asia Pacifico alla fine del 2014 sarà terminata la fase dello studio clinico del vaccino e si potrà sottoporre già nel 2015 alle varie agenzie di sanità la richiesta di approvazione di registrazione. Le Filippine dovrebbe essere il primo paese a dover avere il vaccino appena esso sarà commercializzabile anche se non si sa ancora nulla sul prezzo.
Thailandia. Dall’inizio dell’anno fino al 4 giugno ci sono oltre 39 mila infezioni e 44 persone sono ora morte con un incremento di 3 volte nel numero di casi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e superando i casi di infezione di tutto il 2011 quando si ebbero 16 morti ed un tasso di mortalità pari allo 0,04%. Ora il tasso di mortalità sarebbe del 0,11%.
Secondo il direttore del Dipartimento di controllo delle malattie “25 anni fa ci fu uno scoppio della dengue con 170 mila casi. Quest’anno ci attendiamo da 150 mila a 200 mila casi” ha detto alla IRIN mentre le morti dovrebbero essere 200 nella previsione più pessimistica. Secondo le autorità questo scoppio è dovuto ad un clima caldo umido insolito per il periodo che hanno peggiorato la situazione. A maggio erano oltre 16 mila casi ed ora si ha una situazione di elevata allerta. Normalmente i casi di dengue dovrebbero aggirarsi da 50 mila a 70 mila annualmente.
A Bangkok solo quest’anno ci sono stati oltre 4000 casi ed il Queen Sirikit National Institute per i Bambini cura 1200 casi all’anno. Da ottobre ad aprile di quest’anno ci sono stati 815 infezioni e due soli morti.
Il controllo della malattia è legata molto alle comunità locali che si devono assumere la responsabilità specie nella stagione monsonica, usando multe ed altri mezzi per aumentare la vigilanza contro le zanzare del tipo Aedes che molto spesso usano contenitori costruiti dall’umo dove depositare le uova che possono resistere fino ad un anno. Vecchie gomme di auto, vasi dei fiori, contenitori dell’acqua piovana, contenitori in plastica sporchi di cibi sono tutti luoghi dove la zanzara cresce.
Vietnam. L’epidemia della Dengue tendono a spostarsi da paese a paese ogni anno man mano che si crea l’immunità al virus e prima di essere colpito da una nuova mutazione. Lo scorso anno erano 87000 casi, il 25 % in più rispetto al 2011 con 79 morti. Quest’anno sono già 13900 con due morti soltanto, un calo del 7% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Malesia. Fino a maggio si sono registrati 10910 casi di Dengue con 22 morti fino al 10 giugno quando morirono tre persone di cui due bambini per le complicazioni. In tutti i casi è stata la scarsa igiene attorno all’abitato a creare l’ambiente alla zanzara.
Indonesia. I dati dall’Indonesia risalgono allo scorso anno e provengono dal ministero della salute indonesiano per una conferenza di quest’anno a Brasilia sulla Dengue. Le zone più colpite sono anche le più popolose come Giacarta, Giava e Bali con la presenza di 4 sierotipi del virus.
Il tasso di incidenza, cioè il numero dei casi su centomila abitanti è 37, 27, mentre l’indice di mortalità è di 0,90. Se si confronta quest’ultimo dato con quello Thailandese, si nota che in Indonesia la situazione è largamente peggiore. I casi totali per il 2012 sarebbero 17300.
Anche in Indonesia ci sono le prove cliniche di un vaccino tetravalente che si tengono in tre are: Bandung, Giacarta e Bali.
Il grande problema dei vaccini è che anche se il vaccino si dimostrasse efficace, questo andrebbe bene per le nazioni più ricche e non sarebbe una panacea per la regione dove un programma di vaccinazione su base nazionale si dimostrerebbe molto costoso per gran parte dei paesi, specie quelli più popolosi come Filippine ed Indonesia. Fondamentale al momento quindi è la partecipazione popolare alle campagne di lotta contro la Dengue, alla prevenzione e all’informazione in tutti i livelli della società.
ASIA-PACIFICO: La febbre di Dengue si espande
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato oggi 16 settembre 2010 che l’Asia si trova nella morsa della febbre di Dengue con ospedalizzazioni e casi gravi in fase crescente. Rispetto allo scorso anno per alcune nazioni si notano significativi aumenti di insorgenze.
La Febbre di Dengue è una delle infezioni più veloci ad emergere nel mondo con una popolazione a rischio di 2miliardi e mezzo di persone, dei quali il 70% vive nelle regioni del Pacifico. Le nazioni maggiormente colpite sono il Laos, la Malesia, le Filippine e il Vietnam, mentre Singapore sta evidenziando una tendenza negativa se si vedono i dati annuali, nonostante che nei mesi recenti si sia avuto un aumento rispetto allo stesso periodo precedente. Questo si può spiegare, secondo l’OMS, tenendo conto che a scoppi effettivi di malattia vi è un sistema di risposta efficace che coinvolge tutti i settori sia durante l’epidemia che tra i vari scoppi di epidemie.
In Thailandia gli epidemiologi sono in allerta per uno scoppio di febbre di dengue, mentre finora ci sono stati più di 70mila casi con 87 morti, con un incremento del 117% dei casi. Le province più colpite sono Pattani, Songkla, Krabi, Narathiwat, Pattalung, Satun (nell’estremo meridione thialandese) e Chantanaburi, Phisanulok e Tak nella zona centrale.
Nelle Filippine, secondo il Ministero della Sanità, i casi dall’inizio dell’anno fino a agosto sono 77 mila contro i 33100 dello scorso anno (+88%) con 545 morti contro i 350 dello scorso anno. Le regioni più affette sono Le isole Visayas occidentali col 16% dei casi totali, mentre dalla zona metropolitana il primato spetta a Quezon City.
In Indonesia venogno denunciati 160 mila casi che rappresentano circa il 20 % dei casi al mondo, mentre i morti del 2008 sono 1393. L’isola di Bali sembra la più colpita insieme a Jakarta la capitale.
In Vietnam i casi fino ad agosto sono di 42314 con 33 morti, mentre in Malesia sono 32688 con 103 morti.
L’aumento dei casi secondo l’OMS può essere attribuito a temperature più alte e aumento delle precipitazioni in molte parti della regione, oltre che ad aumenti della densità di popolazione ed un aumento complessivo della mobilità delle persone. Un cambio nel clima globale benché non possa essere direttamente responsabile dell’aumento di sicuro favorisce una distribuzione più varia portando il vettore della malattia, le zanzare, anche in zone in cui essa non è comune, come la Corea.
Per poter vincere o controllare la malattia è necessario adottare un approccio cooperativo, mantenendo un ambiente pulito ed eliminando le zone dove le zanzare possono svilupparsi.
La febbre di Dengue e la sua versione più letale la febbre emoragica di Dengue è causata da un virus trasportato dalle zanzare Aedes (tra cui la zanzara tigre) che si sviluppano in luoghi esposte ad acque staganti e riserve. rifiuti non trattati, ed è particolarmente attiva nelle aree dove ci sono pochi impianti igienici. La particolarità è che la puntura di queste zanzare possono avvenire anche di giorno.
Dal momento che non esistono medicamenti o vaccini, è essenziale riconoscerla subito e avvalersi di trattamenti si sostegno per non farla degenerare. Sono necessari, a livello individuale, quindi trattamenti preventivi contro la puntura delle zanzare.