Cosa mangeranno gli indonesiani tra 50 anni, quando si prevede che nell’arcipelago non ci saranno più contadini, se dovessero decrescere allo stesso tasso i lavoratori nell’agricoltura indonesiana?
“Moriremo di fame” dice Adang Parman, un contadino del villaggio di Ciburial a Giava Occidentale con tre figli a carico. Ogni giorno all’alba va nei campi a togliere le erbacce, a mettere l’acqua alle sue piante o a raccogliere le sue verdure, mentre i figli arano la terra con un motozappa.
Adang lavora nei campi da 40 anni. E’ un lavoro duro e faticoso e deve essere questa la ragione per cui sempre meno persone si dedicano a questo lavoro.
Nel giro di dieci anni tra il 2003 ed il 2013 il paese ha perso oltre 5 milioni di lavoratori che secondo l’ente statistico indonesiano ora sono 26 milioni. Poiché questa tendenza è destinata a continuare nei prossimi anni, l’Indonesia avrà perso tutti i suoi contadini per il 2063.
“Una grande parte dei giovani vede il lavoro agricolo come un lavoro di bassi guadagni, un lavoro manuale adatto a chi ha istruzione limitata e proviene da ambienti poveri” diceva un rapporto del 2016 del SMERU Research.
Secondo l’ente statistico l’ agricoltura indonesiana contribuisce notevolmente all’economia del paese con il 13% del PIL e il 29% della forza lavoro indonesiana impiegata in agricoltura, pesca e allevamento. Dopo la manifattura ed il commercio è il terzo settore per contributo all’economia.
Sempre meno giovani cercano di diventare agricoltori rispetto alle generazioni precedenti. Nel 2019 lavoravano nei settori agricoli, foreste e pesca solo il 23% degli oltre 14 milioni di giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, secondo un’indagine nazionale.
I tre figli di Adang rappresentano la minoranza dei giovani che si avventurano nell’agricoltura per seguire le orme del padre.
Ciburial ha una popolazione di appena 12 mila persone ma offre grandi estensioni di terre fertili adatte ad essere coltivate, cosa non sempre comune in Indonesia.
Tra il 2013 ed il 2019 l’estensione del suolo agricolo indonesiano diminuì dai 7,75 ai 7,46 milioni di ettari secondo i dati raccolti dal ministero della pianificazione agricola e spaziale, BPS.
L’aumento dei costi di produzione, cambiamenti metereologici e attacco di infestanti hanno spinto molti contadini a cambiare lavoro, mentre i proprietari hanno provato a convertire il suolo ad altri usi oppure a vendere la terra, secondo il rapporto SMERU.
Allora cosa è che è stato sbagliato? Come si fa a sostenere altri agricoltori come Adang? JP ha parlato con contadini, imprese agricole ed alimentari, politici ed esperti sulle sfide e le opportunità per gli agricoltori indonesiani ed il settore agricolo.
Guadagni insufficienti
Secondo i dati dell’ente statistico indonesiano i contadini hanno guadagnato in media in una giornata di giugno appena 3,81 US$ al giorno, mentre un lavoratore delle costruzioni ne ha guadagnati 6,16.
In quella giungla di cemento che è Giacarta, la paga minima è di 11 US$ al giorno nel settore edile, tre volte il guadagno di un contadino.
“La maggioranza dei giovani è attenta alla propria immagine ed ha paura di sporcarsi” dice Tisna Rohmat, un contadino di trentanni. “Preferiscono lavorare negli uffici”
Cahyono Kurnia di Ciwidey di Giava Occidentale dice che le incertezze di prezzo che portano alle perdine scoraggiano i giovani ad entrare nel settore costringendo alcuni persino a smettere di lavorare la terra fino a quando non riescono a racimolare un capitale sufficiente per ripartire.
“I contadini devono trattare con i cicli dei raccolti. Alcuni si riprendono il capitale ma alcuni no” dice Cahyono che ora vende pomodori direttamente ai consumatori con l’assistenza di una startup di agroindustria TaniHub Group.
Il futuro dell’agricoltura indonesiana dipende dagli investimenti
Tisna Rohmat parla della sua visione per il futuro dell’agricoltura durante una visita a casa sua a Ciwidey di JP. Vedere questa famiglia di agricoltori appassionati seppur rara fa capire cosa potrebbe essere il futuro del settore agricolo indonesiano se gli altri come Tisna seguissero il suo esempio.
“Se vuoi che i giovani entrano in agricoltura, devi mostrare storie di successo, la gente si presenterà e impareranno cosa è l’agricoltura. Dobbiamo mostrare l’agricoltura alla gente ed invitare i giovani per condividere e parlare.” dice Tisna con uno sguardo speranzoso.
“Non c’è un lavoro dove puoi impegnarti tanto come il lavoro agricolo. Qui il potenziale è senza limiti. Dipende dalle nostre capacità e da come usiamo la nostra intelligenza”
Ma per quanto Tisna sia appassionato, ha bisogno di aiuto. L’investimento in agricoltura deve venire da individui, dal settore provato al governo e ONG, dice la gente del settore. In breve ci vuole un villaggio per seminare i semi per il futuro dell’agricoltura.
“Investimento accresciuto in agricoltura per modernizzare i sistemi alimentari ed i mercati e farli più efficienti è la chiave per rompere il ciclo vizioso” scrive Asian Development Bank (ADB) nel suo rapporto del 2019 “Politiche di sostegno alle richieste di investimento dello sviluppo alimentare ed agricolo indonesiano tra il 2020 e 2045”.
“Tali investimenti non solo aiuteranno a migliorare la produzione alimentare del paese ma permetteranno alle famiglie di entrare in settori più produttivi e avere entrate migliori”
Si devono espandere Investimenti infrastrutturali in strade rurali, elettricità, torri di telecomunicazione, mercati, catene del freddo e strutture di trasformazione insieme al settore privato, elemento fondamentale di questo sforzo, si legge nel rapporto, dove è anche scritto che l’accresciuto investimento del governo nell’espandere l’irrigazione e migliorare i sistemi esistenti accrescerà le rese dei raccolti e le aree mentre promuoverà l’adozione di tecnologie avanzate.
La tecnologia per infrangere le barriere e ridare forma all’agricoltura indonesiana.
Alcune imprese di tecnologia riempiono il vuoto crescente tra agricoltori e consumatori. Ditte come TaniHub e Sayurbox permettono di comprare prodotti freschi direttamente dagli agricoltori. Inoltre il braccio del microcredito di TaniHub, TaniFund, permette ad individui di fare un prestito agli agricoltori perché possano avere dei fondi per espandere le operazioni. TaniFund dal 2017, quando fu fondata, ha investito 5,6 milioni di US$ in prestiti a 1500 agricoltori.
Cahyono Kurnia un giovane agricoltore di Ciwidey ha ricevuto un prestito da TaniFund per coltivare pomodori per accrescere le sue entrate dopo aver provato con moltissimi prodotti.
Ora con un ettaro di terra propria ed un altro in affitto ha più fiducia su quello che produce grazie anche al sistema di tutoraggio di TaniHub che con i suoi specialisti di campo permette il monitoraggio dei progressi.
“Prima di TaniFund esitavo a vendere i prodotti. Avevo dubbi perché non riuscivo a stimare i guadagni dei raccolti perché non erano chiari i prezzi. Ora i prezzi sono stabili e possono guadagnare dai prezzi buoni” dice Cahyono che ha due figli.
Il direttore esecutivo della start-up di agricoltura indonesiana Habibi Garden, Irsan Rajamin, dice che l’utilizzazione di Internet delle Cose, IoT, potrebbe attirare i giovani e farli entrare nel settore agricolo.
“I nuovi giovani non tolgono gli occhi dai loro telefonini persino per un’ora sola, e allora dobbiamo rendere le loro abitudini più produttive”
Habibi Garden usa piattaforme digitali e IoT per aiutare i coltivatori. Connettendo sensori e sistemi di irrigazione delle aziende ad internet e dando dati basati sul machine learning, Habibi Garden può aiutare i contadini a monitorare e mantenere le loro aziende e raccolti da remoto.
Nel frattempo, il progetto IJHOP4 in partnership pubblico privato di orticultura Indonesia Giappone usa una tecnologia di blockchain per connettere contadini ai prestiti e assicurazioni.
In partnership con piattaforma di scambio dati HARA e un finanziatore locale BTPN, l’iniziativa tra governi mira a migliorare l’accesso finanziario dei contadini e le tecniche di coltivazioni, ad ottimizzare la catena di rifornimento locale e facilitare i legami con i mercati moderni.
“Se si va incontro alla domanda, miglioreranno le condizioni economiche e sociali per migliaia di contadini” dice Setia Irawan, che presiede una cooperativa agricola associata ad un collegio islamico Al Ittifaq, beneficiario della partnership Indonesia Giappone.
La richiesta di una carota giapponese sola da Al Ittifaq può arrivare alle 5 tonnellate a settimana in tutto l’anno.
Al Ittifaq invita gli studenti della propria scuola a coltivare decine di tipi di prodotti agricoli sui suoi 14 ettari a Ciwidey, un’area famosa per l’ecoturismo a due ore da Bandung.
Sfida straordinaria ma le speranze sono grandi: il governo
Il ministero dell’agricoltura Syahrul Yasin Limpo sa bene che incoraggiare i giovani può essere una sfida straordinaria. Ma il politico dei NsDem ha promesso di sostenere i giovani agricoltori espandendo l’accesso all’innovazione e i progetti di finanziamento.
Nella sua risposta al COVID-19, il 10% del budget del suo ministero per il 2020 è stato ricollocato per l’assistenza alle sementi, ai programmi a lavoro intensivo, stabilizzazione del mercato alimentare e dei prezzi oltre alla distribuzione e trasporto degli alimenti.
Il ministro dice che il ministero continuerà a sviluppare centri di consulenza agricolo legati ai distretti secondo lo schema Kostratani per rispondere meglio ai bisogni dei contadini oltre a dare microprestiti e cercare di triplicare le esportazioni agricole.
“Sono ottimista che il settore agricolo crescerà ed i giovani oggi tenteranno questa opportunità. Sono una generazione che sa catturare le opportunità” dice il ministro, già governatore delle Sulawesi meridionali.
Anthony Iswara, JakartaPost