Gli attacchi multipli potrebbero essere un avviso affiché Bangkok presti attenzione al dialogo di pace.
Se gli ultimi attacchi nel meridione settentrionale della Thailandia, che hanno causato 4 morti e 36 feriti, fossero stati portati dai militanti dell’insorgenza, la prossima questione importante sarebbe fino a che punto avrebbe avrebbe influenzato le politiche dello stato verso la resistenza violenta attuale nelle regioni a maggioranza malay musulmane.
Mentre credo, unitamente a molti analisti ,che questi attacchi sono più probabilmente legati a questioni nazionali piuttosto che alla rete terroristica internazionale come lo stato islamico, sono più convita che sia legato al conflitto meridionale che alla politica nazionale. Ci sono tre ragioni a sostegno di questa ipotesi e sottolineo che si tratta solo di ipotesi.
Per prima cosa, mentre gran parte delle operazioni dei militanti restano le province malay musulmane, sarebbe fuorviante credere che non abbiano la capaità né l’interesse ad espandere il loro raggio in altre parti del paese. L’insorgenza ha una storia di attacchi violenti al di fuori del loro teatro di operazioni.
A dicembre 2013 portarono avanti un attentato fallito a Phuket insieme ad una serie di bombe nel distretto di Sadao con 27 persone ferite. Ad aprile dello scorso anno una bomba scoppiò nel parcheggio sotterraneo di una grande mall a Samui col ferimento di decine di persone e tanti danni alle auto.
Il governo militare allora accusò immediatamente “la vecchia cricca” e pose poca attenzione alla pista della polizia che puntava in differente direzione. Due malay musulmani furono accusati per la bomba di Samui dalla polizia. Secondo la polizia due pickup trasformati in autobomba a Narathiwat e Songkla durante il ramadan di quell’anno furono usate nell’operazione di Samui. Il
Nel leggere le reazioni delle autorità alla sequenza delle bombe ho avuto una sensazione di già visto. Il generale Prawit velocemente ha escluso la possibità del coinvolgimento dell’insorgenza senza attendere le indagini di polizia.
Mentre la forza militare maggiore appartiene al BRN, si deve notare che altri gruppi hanno provato ad attirare l’attenzione portando attacchi fuori della regione. In una intervista recente con l’organizzazione PULO MKP, ammisero che fu il loro gruppo ad essere responsabile delle bombe nell’area Ratchadapisek del 26 maggio 2013 dove furono ferite varie persone.
Nel 2013 il PULO MKP non era coinvolto nel tentativo di pace del governo Yingluck e quell’attacco aveva l’intenzione di mostrare le loro capacità militari. A maggio 2016 la corte penale condannò quattro musulmani a 33 anni di carcere per il loro coinvolgimento in quelle bombe.
Seconda cosa, la scelta degli obiettivi è nella linea del BRN, aree di importanza economica e attività peccaminose, simboli della sicurezza. Gran parte sono aree di attrazione turistica come Phuket, Hua Hin, Krabi. Centri commerciali, negozi di sconto che sono centri di attività economiche.
Tre attacchi a Phuket sono avvenuti a Patong, popolare per la vita notturna. Due bombe a Hua Hin sono avvenuti vicini ad un bar e casa di massaggi su una via trafficata. Certi centri di intrattenimento con servigi sessuali sono considerati peccaminosi e quindi diventano oggetti di attacchi legittimi.
Sono state lasciate delle bombe vicino ai simboli del potere delle forze di sicurezza, posti di polizia del traffico, stazione di polizia e polizia marittima.
Le loro bombe non sono portate avanti per avere il massimo un alto costo di vite umane ed è comune per il BRN non rivendicare le loro operazioni.
Si deve notare che il ferimento degli occidentali non è avvenuto perché prescelti come obiettivi. Un piccolo numero di turisti malesi nelle bombe precedenti di Hat Yai e Sungai Kolok è stato vittima degli attentati.
Terza cosa, i tipi di esplosivi improvvisati usati negli attacchi sono stati usati tantissimo nei dodici anni scorsi e differiscono dal materiale usato per l’attentato mortale di Erawan lo scorso anno, C4 o Tritolo, controllato dai militari, che hanno fatto 20 morti.
Poi si seppe che la bomba di Erawan fu accesa dall’insoddisfazione verso il rimpatrio degli Uighurs in Cina. Alcuni sospettano le magliette rosse o altri gruppi. Sebbene ci siano stati casi di alcuni arrabbiati che hanno preferito farsi giustizia, il loro tentativo di porre bombe era stato amatoriale.
I movimenti di Patani non sono poi proprio fuori della politica thai, vivono piuttosto ai militi. Non mancano di esprimere il loro rigetto del referendum e della bozza costituzionale. Alcuni giorni prima del referendum sono comparsi nel profondo meridione thailandese graffici contro la costituzione e il referendum.
Nelle tre province di Pattani, Yala e Narathiwat ha dominato i lvoto NO, laddove nella maggioranza della Thailandia ed in altre province meridionali ha prevalso il voto a sostegno della costituzionale e a sostegno di un maggior peso nelle politica del dopo elezioni.
Il referendum nel profondo meridione manifesta un profondo risentimento contro i militari e lo stato thai come pure il rigetto del contenuto della carta, particolarmente sulla protezione del Buddismo e la fine dei sussidi di stato alla scuola superiore. Non è chiaro fino a che punto la decisione degli elettori fosse influenzata dai movimenti clandestini.
Se è l’insorgenza responsabile di questi attacchi, allora essi stanno ad indicare un cambiamento strategico significativo. Queste bombe hanno ricevuto molta attenzione e copertura dei media a livello nazionale ed internazionale. Attacchi multipli simili nel profondo meridione avrebbero avuto un’attenzione molto minore e questo potrebbe essere l’incentivo ad un cambio di strategia.
Se l’ipotesi è vera, sarebbe il più grande attacco coordinato ad essere portato avanti fuori del oro teatro solito delle violenze in termini di copertura geografica e feriti. Pone una seria sfida di sicurezza con implicazioni economiche grandi per lo stato thai.
Queste bombe si sono avute mentre il dialogo di pace tra governo milite e MARA Patani è bloccatoRA Patani è un’organizzazione ombrello che comprende varie fazioni come BIPP, GMIP, PULO DSPP, PULO MKP e alcuni membri del BRN.
Nonostante il coinvolgimento di alcuni membri del BRN, il comando del BRN non si è unito formalmente a MARA Patani, perché, come ha detto un membro anziano del BRN, il comando del BRN vuole capire la serietà del governo militare sul dialogo.
I colloqui hanno raggiunto un punto morto perché il governo Thai ha rifiutato di sottoscrivere i Termini di Riferimento con MARA Patani.
Due grandi punti di discordia sono che il governo, Parte A, non vuole usare il nome MARA Patani citato nei termini di riferimento e non vuole garantire “protezione dalle accuse” a MARA Patani, la parte B finora.
Il governo Thai ha inviato una nuova bozza da cui ha rimosso il nome MARA Patani e non menziona misure di salvaguardia da accuse se i membri della Parte B, definita come “Persone che hanno differenti opinioni dallo stato”, dovessero viaggiare in Thailandia. MARA Patani non ha risposto.
L’insorgenza meridionale ha parlato con la violenza per gli scorsi dodici anni. Il dialogo di pace formalizzato è cominciato solo nel 2013 con pochi progressi. La violenza nel giorno precedente il compleanno della regina Risikit e nella giornata nazionale della Mamma esprime una forte sfida simbolica allo stato thai alla cui sommità c’è la monarchia.
La repressione dalla mano pesante e la cooptazione con incentivi sociali ed economici non è riuscita a porre fine alla resistenza violenta che chiede l’autodeterminazione.
L’intensificazione della repressione sarebbe solo controproducente.
Questi attacchi multipli potrebbero essere un avviso affiché Bangkok presti attenzione al dialogo di pace.
Rungrawee Chalermsripinyorat, NEW Mandala