Abu Bakar Bashir, il religioso radicale indonesiano cofondatore del gruppo ritenuto responsabile dell’attacco terroristico più sanguinoso dell’arcipelago, è tornato a casa nel suo collegio religioso di Giava Centrale dopo essere stato liberato dopo un decennio di carcere per accusi legati alla militanza.
Il già capo spirituale di Jemaah Islamiya Abu Bakar Bashir legata ad Al Qaeda ha lasciato il carcere di massima sicurezza a Bogor.
“Era di buon umore e buona salute” ha detto Rika Aprianti ai giornalisti che ha aggiunto che membri del gruppo antiterrorismo Densus 88 e dell’agenzia Nazionale dell’Antiterrorismo hanno scortato l’anziano capo religioso a casa.
Bashir non ha fatto dichiarazioni dopo il suo ritorno nella scuola Al Mukmin vicino Solo. Ha scontato quasi dieci anni di una sentenza di 15 anni per aver finanziato un campo di addestramento militante ed è stato liberato per buona condotta.
Il religioso indossava la maschera contro il COVID-19 seduto su una sedia a rotelle ed ha salutato i propri sostenitori davanti al proprio collegio.
Le autorità non sono mai riusciti a provare il legame tra Bashir e le bombe a Bali che uccisero 202 persone nel 2002 di cui 88 australiani.
“Fa ancora male dopo tutti questi anni” ha detto il premier australiano Scott Morrison a Canberra quando gli hanno chiesto un commento. “E’ molto angosciante per gli amici e le famiglie degli australiani, gli 88 australiani che furono uccisi nelle bombe di Bali del 2002. Ricordo quel giorno ancora vividamente come son sicuro faranno molti australiani”
Lui ed i suoi predecessori avevano chiesto sempre che gli esecutori ricevessero pene più dure, proporzionate ai casi, ha detto Morrison.
Comunque il rilascio di Bashir era una questione della magistratura indonesiana e l’Australia “avrebbe rispettato le sue decisioni… Abbiamo chiarito attraverso l’ambasciata a Giacarta le preoccupazioni che abbiamo perché questi individui non possano incitare ulteriormente gli altri”
Jemaah Islamiya, affiliata di AlQuaeda nel Sudestasiatico fu accusata di una serie di altre bombe nell’arcipelago negli anni 2000. Le autorità accusarono Bashir di incitare i militanti a portare avanti questi attacchi.
Nel 2011 dopo l’arresto precedente del religioso, una corte lo condannò per aver finanziato un campo di addestramento per militanti islamici ad Aceh e per incitare gli estremisti nei loro attacchi.
Nel 2018 il governo annunciò che Bashir sarebbe stato rilasciato incondizionatamente a causa della salute cattiva e l’età, per ritrattare in seguito e si disse che avrebbe potuto essere liberato se avesse firmato una promessa di alleanza all’ideologia di stato della Pancasila, condizione che lui rigettò.
I rappresentanti del collegio islamico Al Mukmin, diretto da Bashir prima del carcere, hanno detto di non aver organizzato alcuna festa per il suo ritorno per evitare larghe folle che potrebbero diffondere il virus.
“Ci si sente speciali perché lui mi sposò” dice Dwi Lestari che ha un ristorantino vicino alla scuola. “Maestro Abu amava insegnare ai piccoli il Corano e convinceva i giovani qui a smettere di bere. Ora sanno recitare bene il Corano” ha detto Dwi a BenarNews.
Prima dell’arrivo del religioso, la polizia ha tolto grandi manifesti che salutavano il ritorno a casa di Bashir, ha detto il portavoce della scuola Endro Sudarsono, il quale ha detto anche: “I manifesti non contenevano parole di provocazione, solo espressione di gratitudine per il ritorno di una persona che rispettiamo”
Abdul Rohim, il figlio maggiore di Bashir, ha detto che la famiglia proverà ad isolare il padre dalle influenze radicali.
“La nostra famiglia farà del suo meglio per allontanarlo da ogni pensiero estremista o idee che sono al di là di tutto, ISIS o non ISIS”
Le autorità avevano accusato di aver dato la propria fedeltà al ISIS nel 2014, ma secondo il portavoce il religioso esprimeva solo il sostegno per la creazione di un califfato islamico in Indonesia, il paese a maggioranza musulmana più popoloso.
L’avvocato di Bashir Achmad Michdan ha detto che il religioso era in buona salute e che era stato testato per il COVID-19 prima del suo rilascio e che durante la pandemia non avrebbe intrattenuto ospiti.
“I suoi due figli gli hanno descritto molto Solo ed i cambiamenti che ha avuto. Ha passato tempo prima con la sua famiglia”
Sofyan Tsauri, esperto di terrorismo e già membro di JI, ha detto che Bashir tendeva a sostenere ISIS perché si affidava alle informazioni di Abu Walid, reclutatore ISIS di Solo che aveva studiato nella scuola di Bashir.
“Bashir si fidava di tutto quello che Abu Walid gli diceva della Siria” ha detto Sofyan a Benarnews. “Non ascoltava Abu Tholut che era affiliato ad Al Qaeda”
Abu Walid, conosciuto come Mohammed Yusop Karim Fais il cui vero nome era Muhammad Saifuddin, era stato designato come terrorista globale dagli USA, Fu ucciso in Siria nel gennaio 2019 secondo l’antiterrorismo indonesiano.
Saifuddin si diceva fosse un aiutante stretto di Abu Bakar al-Bagdadi, capo del ISIS, che si uccise in un’incursione delle forze speciali americane ad Idlib ad ottobre 2019.
Mentre era in prigione, ha detto Sofyan, Bashir aveva pochi contatti con la famiglia ed era circondato da detenuti che avevano giurato fedeltà al ISIS.
“Dopo il ritorno a casa, sono sicuro che i figli Rohim e Rosyid avranno cura del padre. Troveranno modi per impedire che le persone lo incontrino”.
Qualche giorno prima, Sidney Jones, direttrice IPAC, ha detto che Bashir non aveva una relazione con JI.
“Ha tagliato i legami con JI. Se sia ancora a favore del ISIS o no, sarà visto come l’anziano del movimento estremista e non solo da una organizzazione ma da tutti, perché è visto come una persona che ha contribuito molto al movimento” ha detto a BenarNews Sidney Jones.
Il dirigente del BNPT per la deradicalizzazione Irfan Idris ha espresso la speranza che Bashir rigetterà il radicalismo
“Speriamo che la gente o i gruppi che simpatizzano ancora con le ideologie radicali ripenseranno il concetto di Jihad” ha detto Irfan.
Bashir sarà posto in un programma di deradicalizzazione per instillare il nazionalismo, secondo Irfan il quale ha invitato la gente a non stigmatizzarlo. “La sua famiglia gioca un grande ruolo nel sostenerlo”
Nel frattempo il vice segretario della maggiore organizzazione islamica Nahdlatul Ulama ha invitato Bashir a fare sermoni che non provochino violenza.
“Naturalmente speriamo che possa tornare a predicare ma con messaggi pacifici”
Kusumasari Ayuningtyas e Ronna Nirmala BenarNews