Sono passati due anni da quando un militante dei diritti delle comunità conosciuto come Billy scomparve in Thailandia.
Ora amici, militanti e familiari chiedono un’indagine trasparente sulla sua scomparsa.
Billy, il cui vero nome è Porlajee Rakchongcharoen, aveva 30 anni quando fu rapito due anni fa, quando fu visto per l’ultima volta il 17 aprile vicino al Kaeng Krachan National Park a Petchaburi, a 100 chilometri a sud da Bangkok.
Sua moglie Pinapa Prueksawan accusò il capo del tempo del parco nazionale Chaiwat Linlikitaksorn e tre suoi subordinati di tenere suo marito prigioniero che non è mai più tornato a casa.
Il giorno dopo Billy avrebbe dovuto testimoniare in un processo contro dei contadini Karen. Billy aiutava i contadini Karen che vivevano a Pongluek Bangkloy, vicino al parco nazionale, che cercavano il risarcimento dopo che i rappresentanti del parco, nel 2011, avevano presumibilmente incendiato varie case.
La scorsa settimana vari militanti dei diritti andarono al quartier generale del Dipartimento dei Parchi Nazionali per presentare una petizione che chiede di aprire le indagini se alcuni ufficiali dei parchi non fossero responsabili per la scomparsa di Billy.
“Cerchiamo la sospensione di Chaiwat Limlikit-aksokorn” ha detto Pornpern Kongkajornkiat, direttore nella ONG Cross Cultural Foundation, che si riferisce al direttore del parco nel momento in cui Billy scomparve. “Crediamo che Chawat sia coinvolto nell’arresto di Billy ….”
Pornpen si è unito ad altri difensori dei diritti umani e gentedi origine Karen nel gestire la petizione ufficiale.
Un’autorità del dipartimento, Ruengsak Teekasuk, ha detto che le autorità del dipartimento non ignoravano la questione. “Inoltrerò la petizione al direttore. Questa questione è giunta in tribunale. Il dipartimento non la sta prendendo alla leggera e prova a dare giustizia a tutti”.
Stando a quanto racconta Pornpen il dipartimento ha fissato un comitato per indagare il caso di Billy senza però condividere con la famiglia, la comunità Karen e la gente i risultati. Il caso ha attratto l’attenzione internazionale.
Quando Amnesty International a febbraio emise il suo ultimo rapporto “Lo stato dei diritti umani nel mondo”, il segretario di AI Sall Shetty invitò le autorità thai ad indagare i casi di presunte scomparse forzate di Billy e Somchai Neelapaijit, un avvocato musulmano del profondo meridione thai che scomparve da Bangkok 12 anni fa.
La popolazione Bwa G’Naw, conosciuta come Karen, Kariang o Yang fanno parte di una tribù delle colline diffusa in Birmania, Laos e Thailandia.
Secondo varie stime il numero dei Karen varia tra 7.5 milioni e 14 ilioni, la gran parte dei quali è stanziata in Birmania. In Thailandia vivono oltre 300 mila Karen secondo Frontier Project Thailand.
I Karen a differenza dalle altri tribù di collina vivono in villaggi stabili ad elevazioni minori. Le comunità Karen talvolta praticano l’agricoltura del taglia e brucia che può portare al conflitto con rappresentanti del ministero delle foreste, specialmente quando certe zone sono dichiarate riserve o parchi nazionali protetti.
I rappresentanti del parco diedero alle fiamme 20 case di famiglie Karen nel 2011 per liberare il suolo su cui le famiglie si sarebbero fermate illegalmente.