Col proclamare la volontà di eradicare la rampante corruzione presumibilmente coltivata dal regime dell’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra, Prayuth è giunto al poter politico con la missione ostinata di pulire la politica Thailandese. Ovviamente accusare i governi di Thaksin e quello recentemente deposto di Yingluck è stata la tattica vincente per legittimare il golpe del 22 maggio.
Ma si è scoperto che i membri del governo scelti di Prayuth non sono poi più limpidi di quelli del presunto governo corrotto degli Shinawatra. Lo scorso mese, una figura anti Thaksin, ministro dell’ufficio del primo ministro Panadda Diskul, anche un membro della monarchia thai, è stato travolto da una serie di accuse di corruzione. Era la persona presunta responsabile per il rifacimento della stanza delle riunioni presso la Casa del Governo. Un insieme di microfoni di ultima generazione e tende elettroniche furono ordinate ad un prezzo molto più alto di quelli che ordinariamente si trovano su internet.
Ma le ultimissime accuse di corruzione potrebbero porre una sfida maggiore al regime di Prayuth. I membri del Consiglio Legislativo Nazionale, NLC, devono, come richiesto dalla nomina, rivelare le loro proprietà e ricchezze per determinare se sono “insolitamente ricchi”. Agli inizi un certo numero di membri erano riluttanti a svelare lo stato delle loro ricchezze. Per esempio Pornpetch Wichitcholchai, presidente del NLC, si è rifiutato di svelare le proprie proprietà adducendo la ragione che alcuni erano troppo preziosi per poter essere valutati per le loro proprietà.
Ma la casuale rivelazione delle proprietà di molti membri del NLC ha scioccato molti thailandesi. Il capo della polizia Somyos Poompanmuang ha ricchezze personali pari a 9 milioni di euro, facendo sorgere la questione di come possa aver accumulato tanto da diventare milionario con una vita da poliziotto.
Un altro caso scioccante è stato quello del fratello di Prayuth, il generale Preecha Chanocha, che è stato selezionato anche per stare nella NLC.
Preecha ha dichiarato di avere quasi 90 milioni di baht, oltre 2 milioni di euro, ed ha detto di credere di poter superare le indagini su di lui di come è diventato “inusualmente ricco”.
Vari nella rete dei social media in Thailandia hanno cominciato a speculare sulle fonti di ricchezza per Preecha. Di recente ha detto che forse ha fatto qualche addizione sbagliata aggiungendo il budget dell’esercito dentro il suo conto bancario, una affermazione che è stata accolta con incredulità.
Ma i thai non si attendono che Prayuth indagherà sul caso di suo fratello. Potrebbe finire come i casi precedenti che non erano stati semplicemente menzionati nella stampa assumendo che presto la gente se ne sarebbe dimenticata.
Qualche giorno fa, Prayuth fece l’arrabbiato quando i thai domandavano trasparenza da parte del governo. Disse secondo i giornali: “Vi supplico di non andare a scavare su tutto. Non c’è beneficio nel fare così. Il governo è qui per risolvere i problemi. Ho così tanti carichi sulle mie spalle di cui non posso liberarmene. Mia moglie si trova anche in una situazione difficile. Vorrei un po’ di sostegno morale da voi, ho bisogno della vostra comprensione. Ma i media hanno provato a indagare su molte questioni. Così alcuni politici. Devo dire che non lo potete fare per ora.”
Ironicamente il governo, che afferma di funzionare come un modello di buon governo, ha continuato ad essere dentro la controversia. Il ragionamento dietro il golpe era di liberarsi della corruzione cronica, ma è ora chiaro che il governo Prayuth ha invece ulteriormente esacerbato la crisi della corruzione. Peggio, né i media né la gente vuole portare fuori la realtà dietro la corruzione per paura della propria sicurezza. Alla fine dei conti, la Thailandia è ancora sotto la legge marziale e il NCPO, il corpo di governo dei golpisti, è rimasto il solo sovrano dello stato thailandese.
La politica secondo Prayuth è anche indicativa dell’ansia nascosta nella mente delle forze armate e dei suoi sostenitori nel palazzo. Il golpe del 22 maggio non voleva affrontare il problema della cosiddetta corruzione, dal momento che gli stessi golpisti non sono scevri da accuse simili.
Il golpe fu compiuto per assicurare che i rappresentanti del palazzo prendessero il controllo della politica in un momento critico della transizione reale. La posta è troppo alta per permettere agli amici di Thaksin di essere al potere in questo momento. Quindi dovevano essere eliminati. E la corruzione rappresenta la classica ragione dietro la mossa presunta legittima di abbattere il il regime sostenuto da Thaksin.
Ma il caso del fratello di Prayuth fa vedere l’inconveniente ancora che sia i militari che i politici sono ugualmente macchiati. La parte più positiva è che almeno i politici sono eletti dalla gente e quindi possono trovarsi sotto lo scrutinio completo. Naturalmente la parte peggiore è che i militari scelsero di usare il golpe per giustificare la propria esistenza nella politica contro la volontà popolare. In un sistema chiuso come il regime militare la richiesta di trasparenza e di buon governo spesso incontra delle orecchie sorde.
Pavin Chachavalpongpun, Thediplomat