Il capo ha sempre ragione. E’ un commento di Dionisio Santiago dopo essere stato licenziato da Duterte dalla presidenza della Commissione per le droghe Illegali, DDB, dopo pochi mesi dalla sua nomina.
Era stato nominato per sostituire Benjamin Reyes il quale aveva osato dire che i tossicomani nelle Filippine erano quasi due milioni, invece di quattro come invece sosteneva Duterte sin dall’inizio della sua campagna elettorale.
Qual’era la colpa d Dionisio Santiago, un funzionario che aveva presieduto la PDEA, la polizia antidroga delle Filippine che deve portar avanti le politiche espresse dalla DDB, oltre ad essere stato funzionario delle carceri?
Ha descritto nei giorni scorsi un grande centro di riabilitazione per tossicomani da costruirsi nella Nueva Ecija come impraticabile e perciò era un errore.
E’ un centro di riabilitazione da 10 mila posti vicino a Fort Magsaysay nella città di Palayan finanziato con donazioni da parte di personaggi del governo e di un donatore cinese che Duterte aveva sempre menzionato nei suoi discorsi.
Il capo della DDB avrebbe preferito impiegare quella vasta somma per costruire centri più piccoli da un centinaio di posti nelle varie regioni delle Filippine perché fossero più accessibili.
Ma poiché il capo ha sempre ragione, è stata notificata la notizia del licenziamento per telefono dal Segretario esecutivo Salvador Medialdea.
“Mi è stato detto che te ne devi andare” avrebbe detto Medialtea per telefono a Dionisio Santiago il quale ha detto di rispettare e comprendere la scelta del presidente e si è dimesso dopo solo quattro mesi di nomina.
Ha solo detto: “Ho servito il governo per 40 anni. Non era questo il modo che mi attendevo per andare via”. Ma il capo ha sempre ragione, ha detto l’ex dirigente del DDB.
“Il problema è che il presidente si è eccitato ma il denaro lo si poteva spendere per finanziare programmi di riabilitazione più piccoli legati alle comunità che possono ospitare da 150 a 200 persone” disse Dionisio Santiago alla emittente filippina ANC. “Cinquemila persone sono troppe. Da dove verranno tutte queste persone?”
Santiago si è dimesso come espressamente chiestogli da Duterte attraverso Medialtea per fare un’uscita di scena dignitosa.
In molti si domandano a cosa potrà servire questo centro unico nelle Filippine che entrerà in funzione nel 2022 e che si troverà all’interno di una struttura militare come Forte Magsaysay, tristemente conosciuto da militanti e attivisti filippini.
Le caratteristiche della prima fase del progetto sono di due refettori, aree di ammissione e valutazione, docce comuni, camerate per dormire da 2500 letti che diventeranno fino a 10 mila al completamento del progetto. Chi verrà inviato, se ne ha le possibilità, pagherà 10 mila peso mensili.
Il centro sarà creato a partire da strutture già esistenti ed utilizzati nella Oplan Tokhang per tenere i tossicomani che si erano consegnati alle forze di polizia.