Cerimonia di apertura del parlamento thailandese alla presenza dei Reali

Si è tenuta la cerimonia di apertura del parlamento thailandese dopo le contestate elezioni del 24 marzo scorso alla presenza del Re Maha Vajiralongkorn e di Regina Suthida.

La cerimonia di apertura del parlamento thailandese si è tenuta in una sede temporanea presso il ministro degli esteri, perché la costruzione della nuova sede del parlamento fu bloccata appena dopo l’ascesa dei militari col golpe ed è ora in grave ritardo.

250 sono i senatori prescelti dalla giunta thailandese NCPO e 500 i parlamentari eletti alle ultime elezioni che a giudizio di molti non sono state affatto eque o libere sia per come sono state condotte che per l’assegnazione dei seggi da parte della Commissione Elettorale ai vari partiti

Nel discorso di apertura Maha Vajiralongkorn ha invitato i nuovi legislatori eletti a rendere prioritari la stabilità nazionale ed il benessere dei cittadini.

“I membri del parlamento devono considerare seriamente l’importanza e la responsabilità del loro dovere perché l’azione di ogni persona ha un effetto diretto sulla stabilità della nazione e sul benessere della gente” ha detto Re Rama X, mentre circolano voci che sia stato raggiunto un accordo su chi governerà il paese. “Tutti devono cooperare ed agire al meglio delle loro abilità. Devono pensare con attenzione e ragione col governo della legge e la moralità così che il paese possa andare avanti senza sbalzi”

Il Palang Pracharat, che è allineato con il capo della giunta Prayuth Chanocha al potere dal golpe del 2014, ed il Fronte Democratico reclamano entrambi di avere il mandato a governare anche se nessuno dei due ha conquistato una maggioranza diretta nella Camera da 500 seggi.

Entrambi i fronti hanno cercato il sostegno dei tanti partiti che potrebbero dare il sostegno cruciale nella camera bassa, e le notizie da Bangkok parlano di aperture verso Prayuth ed il Palang Pracharat dei partiti Bhumjaithai e del Partito Democratico.

Nei giorni scorsi il campo democratico ha subito un ennesimo colpo dopo che Thanathorn Juangroongruangkit, presidente del Future Forward, è stato sospeso dall’elezione a parlamentare dalla Corte Costituzionale dopo le accuse dalla Commissione Elettorale aveva chiesto l’incriminazione di Thanathorn per possesso di alcune azioni in una compagnia di media.

E’ un’azione che i sostenitori del FFP considerano una delle tattiche di Prayuth Chanochoa per neutralizzare il Fronte Democratico ed impedirgli di andare al governo.

Alla cerimonia di apertura del parlamento thailandese ha partecipato anche Thanathorn nonostante la sua vicenda legale che è arricchita anche da altre accuse, come la sedizione e reati relativi al crimine informatico.

“Mentre mi si impedisce di entrare in politica, lavorerò con quei 6,3 milioni di persone che hanno votato al partito. Resta la mia lotta per diventare primo ministro per fermare la giunta e la dittatura”

Pubblichiamo un commento apparso su Sidney Morning Herald di Michael Ruffles

Una coraggiosa voce nel nuovo parlamento thailandese

“Mancava qualcosa mentre gli anziani guerrieri della politica thai si radunavano alla cerimonia di apertura del parlamento thailandese con i 500 nuovi parlamentari nella prima riunione dalle elezioni di marzo.

Assente era il consenso su chi governerà il paese, perché la giunta al potere continua a negoziare con i partiti minori per tirare fuori una maggioranza nella camera bassa.

Ai margini c’era il capo del terzo maggior partito, e nuova coraggiosa forza che promette un cambio generazionale, il cui status di parlamentare è stato sospeso dalla Corte Costituzionale la sera del giovedì scorso.

Il capo del Future Forward, Thanathorn Juangroongruangkit, che promette uno scostamento dalle antiche divisioni della politica thailandese ed il cui successo elettorale ha sorpreso tutti, ha di fronte varie denunce su vari fronti con la giunta thailandese che prova ad attaccare la sua legittimazione.

“Mentre attendo il verdetto, continuerò a lavorare per la gente” ha scritto Thanathorn su Twitter.

La Commissione Elettorale indaga se abbia infranto la legge sul possesso di azioni in una compagnia dei media, o che non sia riuscito a disinvestire in tempo per presentarsi come candidato.

E’ anche accusato di sedizione e di infrazione della legge elettorale per alcuni errori biografici sul sitoweb del partito.

Thanathorn ha accusato le indagini di essere motivate politicamente, una vendetta contro la sua posizione contro i militari e per le promesse della campagna elettorale di tenere l’esercito sempre pronto al golpe sotto il governo civile e fuori dal potere.

Le dure tattiche dimostrano che Thanathorn è una minaccia genuina. Il suo partito ha il sostegno di alcune delle menti legali migliori progressiste del paese. Si è assicurato il sostegno di milioni di giovani elettori vincendo anche il sostegno di qualche ultraconservatore che non avrebbe mai sostenuto la macchina politica dei partiti legati all’ex premier Thaksin Shinawatra.

La giunta ha fato di tutto per assicurarsi di restare al potere cominciando con una costituzione che dà ai militari la selezione del senato intero ed effettivo potere di veto sul prossimo primo ministro.

Leggi elettorali restrittive, circoscrizioni elettorali dubbie ed un sistema elettorale complicato fatto per dare potere ai partiti piccoli ha negato alle forze di Thaksin una maggioranza nella camera bassa.

Uno dei partiti legati a Thaksin fu anche sciolto prima delle elezioni dopo che la sorella maggiore del Re si offrì di essere candidata a primo ministro, mossa che il Re prontamente negò.

Nuove accuse di sedizione sono state fatte nella settimana contro tredici militanti dei gruppi più famosi democratici per una protesta risalente a quattro anni prima. Uno degli accusati è anche stato eletto per Future Forward.

La prospettiva di una coalizione guidata dalla giunta sembra sempre più probabile. Alcuni dei capi di partiti minori avevano promesso che non avrebbero sostenuto il partito della giunta, ma i loro successori sembra si siano dichiarati d’accordo a formare un governo in cambio di alcune posizioni di governo.

La cerimonia di apertura del parlamento thailandese, presieduta dal Re, voleva segnare il ritorno alla democrazia dopo cinque anni e due giorni dal golpe.

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