Confusione sembra essere la parola dominante nella risposta governativa al secondo scoppio epidemico di COVID-19.
La Thailandia ha registrato 245 nuovi casi di COVID-19 dei quali 224 sono trasmissioni locali e 21 infezioni di nuovi arrivi nel paese e centri di quarantena.
Il numero totale delle infezioni raggiunge 10298 casi e le morti sono 67 dall’inizio della pandemia.

I numeri della seconda ondata sono 6000 nuove infezioni e 7 morti a partire dal 18 dicembre distribuiti su gran parte delle province thailandesi alcune delle quali sono state dichiarate zone rosse. Di queste 6000 nuove infezioni 3261 sono localizzate a Samut Sakhon.
Traduciamo l’articolo di opinione di Pravit Rojanaphruk dedicata alla confusione della risposta governativa al nuovo scoppio epidemico in Thailandia che ha aveva già chiuso l’entrata dei turisti causando una caduta della propria economia.
Ne abbiamo abbastanza della confusione del governo sul COVID
Confusione, confusione e altra confusione c’è da attendersi se il governo non impara da quanto successo questa settimana.
Mentre il governo prova a contenere il secondo scoppio epidemico di Coronavirus, nuovi regolamenti sono stati ogni volta approvati, per essere revocati, annullati o invertiti.
Gli esempi della scorsa settimana vedono se ci doveva essere la serrata, se si poteva pranzare ai ristoranti di Bangkok dopo le 19 e se l’app di tracciamento del governo era obbligatoria.
Non chiedetemi se si può viaggiare da Bangkok a Chonburi, entrambe zone rosse, aree con alta infezione e ristrette, senza un permesso del governo.
Non chiedetemi per quanto tempo saranno chiuse le palestre o per quanto tempo potrete comprare legalmente gli alcolici.
Le cose sembrano cambiare ad ogni piccola notizia nel giro di ore e non serve a nulla scrivere una regola definitiva che potrebbe essere capovolta dopo un’ora.
Qui voglio provare a capire e spiegare tutta la confusione. Tutto si riduce a pochi fattori.
Partiamo da una spiegazione positiva. Il governo del generale Prayuth lo si può paragonare ad un cuoco che prova a trovare un bilancio tra vari gusti per fare il piatto migliore. In questo caso, come detto da egli stesso questa settimana, prova a creare un equilibrio tra salute pubblica ed economia.
Certo il governo non può continuare a prendere in prestito denaro per sempre ed evitare che l’economia sprofondi in un abisso. Lo scorso anno fu già un anno doloroso e se non altro, Prayuth deve aver capito che non si può salvare la gente se ne spingi sempre più nella disoccupazione e nella povertà.
Così invece di una serrata nazionale che avrebbe portato a grossi risarcimenti dello stato per i lavoratori colpiti, il portavoce Taweesin del Centro COVID-19 ha detto domenica scorsa che non avrebbero usato la parola serrata perché così “ci devono essere dei risarcimenti di stato”
Al pari della fuzzy logic, Prayuth prova a trovare un punto di equilibrio. Abbiate pazienza con lui e la sua gente mentre provano a capire quanto la serrata non serrata è troppo o troppo poca.
Giovedì, quando Taweesin disse alla TV, nella sua comunicazione giornaliera di aggiornamento sui dati dei pazienti, che coloro che non avevano scaricato la app sarebbero stati incriminati, non ci volle molto prima che invertì la decisione.
Ci vollero solo poche ore di rabbia generale sui media sociali da parte di militanti dei diritti per fargli fare una inversione ad U. Taweesin ed il governo capirono che era troppo e la gente non lo avrebbe sopportato e poi chiesero scusa in TV.
Bene anche se si dà il miglior beneficio del dubbio a Prayuth e i suoi uomini, uno spera che potrebbero comunicare meglio tra di loro ed essere più sinceri prima di emettere l’ultimo ordine.
Si prenda per esempio l’orario di restrizione della cena ad esempio.
Perché il governatore di Bangkok Aswin Kwanmuang perse il proprio tempo e faccia con l’ordine dato a tutti i ristoranti di non permettere di pranzare la sera dopo le 7 di sera fino alla mattina alle sei, solo per vederlo cancellato entro poche ore prima di entrare in funzione e vederlo esteso fino alle 9 di sera?
Questo manca una mancanza di comunicazione e coordinamento tra le varie personalità in carico.
Il caso del ristorante mostra che Prayuth, nonostante provi a delegare a tutti i governatori la decisione del miglior controllo dell’epidemia con 10mila infezioni accumulate, è attaccato al potere ed inverte le decisioni di altri, a cui ha fatto delega, se non è d’accordo.
La decentralizzazione è più facile a dirla che a farla per Prayuth quando annulla l’ordine del governatore di Bangkok.
Personalmente credo che le restrizioni alla cena al ristorante dalle 9 di sera hanno più senso ed il presidente dell’associazione dei ristoranti thai Taniwan Koommongkon ha detto che l’associazione ha provato fortemente ad avvisare il primo ministro delle dure conseguenze economiche dopo aver saputo della decisione del governatore di Bangkok.
Forse i tre avrebbero potuto avere una conferenza in Zoom per cinque minuti prima che il governo confondesse ancora di più la gente che è già abbastanza impaurita per il secondo scoppio epidemico.

Taniwan mi ha detto che Aswin avrebbe potuto chiamarla. Mercoledì, dopo che l’ordine del governatore era stato superato, il Comune neanche si preoccupò di chiamarla per discutere quale fosse il modo migliore per bilanciare la salute pubblica con l’andamento dell’economia.
Si spera che ci saranno meno inversioni ad U, più coordinazione, più ascolto, sincerità e meno confusione.