A maggio del 2010, si rinnoveranno le istituzioni delle Filippine a tutti i livelli: presidente della repubblica, senato, congresso, province, comuni.
Oltre ai temi dei diritti e della violenza dei signorotti della guerra della provincia filippina, un altro tema si agita in questa campagna elettorale: la contraccezione e il bisogno di una legge moderna sui diritti della riproduzione che, al di là del credo religioso, riesca ad affrontare il problema della crescita demografica di una nazione che ha 89 milioni di persone con un tasso di crescita del 2% annuo.
La Chiesa Filippina, con un documento della Conferenza dei Vescovi Filippini, ha invitato a non appoggiare quei candidati che hanno già dimostrato di voler portare avanti una legge sulla contraccezione.
Varie organizzazioni impegnate nella pianificazione familiare stanno facendo campagna contro quei candidati, nelle prossime elezioni di Maggio nelle FIlippine a livello centrale provinciale e cittadino, che si opposero al finanziamento governativo dei contraccettivi.
“Se vogliono i nostri voti, devono trovare dei finanziamenti per i contraccettivi. Vogliamo un programma effettivo di salute della riproduzione qui in Manila” diceva un membro di un’organizzazione non governativa che dal 200 lotta contro un decreto del Sindaco Lito Atienza che proibisce la fornitura di moderni servizi di controllo delle nascite, compresa la sterilizzazione, nelle strutture pubbliche a Manila. Nonostante siano cambiati i sindaci, il decreto è rimasto al suo posto e le richieste di abrogazione ignorate facendo così peggiorare la situazione delicata di Manila.
“Qui ragazze di 14 anni rimangono incinta e molte a 18 anni hanno già 4 bambini.” dimostrando così la necessità di una moderna pianificazione familiare e di contraccezione quali pillola e preservativi, la cui mancanza colpisce le fasce povere della città in maniera maggiore. Per quello che possono sono le stesse organizzazioni a fornire i contracccetivi a quelli che si rivolgono loro in cerca di aiuto sfidando le minacce di arresto da parte della polizia locale.
Secondo uno studio del 2008 pubblicato quest’anno una gravidanza su 3 è NON voluta o non pianificata, mentre la ferilità delle donne nelle FIlippine è di 3,3 bambini per donna. Quattro donne su dieci dicono che avrebbero preferito avere soltanto due bambini. Le donne di fascia sociale più povera o meno scolarizzate dicono di volerne di più. La popolazione complessiva delle FIlippine era 89,2 milioni nel 2009 quando quella malese è di 28 milioni e thailandese con 64,5 milioni. La crescita della popolazione supera il 2% annuo
Ora le ONG stanno facendo pressione sui candidati presidenziali per un programma di pianificazione familiare.
“I candidati alla Presidenza dovrebbero avere una presa di posizione pubblica sulla salute riproduttiva” dice Ramon San Pasqual di un gruppo norpofit, “Abbiamo bisogno di una politica nazionale su questo tema per far sì che SIndaci come Lito Atienza non potrà più attaccare i nostri diritti ad una salute nel campo della riproduzione.”
Un’opportunità persa
Nel gennaio di quest’anno sembrava che al Congresso si profilasse una vittoria quando fu presentata una legge che obbligava il governo a finanziare la moderna contraccezione, laddove il governo sostiene soltanto i metodi naturali.
Un altro sondaggio del 2008 affermava che il 68% dei filippini sosteneva una legge moderna sulla contraccezione. Questa legge, dopo un intenso dibattito tra i legislatori anche di stampo cattolico, non fu portata mai al voto e alla fine naturale della legislativa è decaduta.
“Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di un presidente che sa resistere alle pressioni della Chiesa Cattolica in favore di una legge sui diritti della riproduzione.” sostiene Benjamin de Leon, presidente del Forum for Family Planning and Development Inc. che insieme agli altri si batterà che questa legge sia ripresentata nel prossimo congresso da eleggere.
La Campagna della Chiesa
Nel dicembre del 2009 la conferenza episcopale filippina emise un documento con cui si invitavo i cattolici a non appoggiare i candidati che sostenevano il finanziamento pubblico alla contraccezione, mentre nel frattempo i candidati presidenziali sembrano aver abbassato il capo di fronte a questo comando della Conferenza.
L’ex ministro della Salute Romualdez dice: ” Non un solo politico ha osato mettere in discussione i contenuti di quel documento evitando, nei limiti del possibile, nel contempo questo argomento “L’interferenza di un corpo relioso negli affari civili e politici è una violazione della sezione della nostra costituzione sulla separazione tra stato e chiesa e i candidati dovrebbero prendere posizione su questo”
La Pianificazione familiare e le elezioni di maggio nelle Filippine