Coronavirus in Birmania non c’è ma si vieta il Festival dell’Acqua

Non ci sono ancora casi confermati di Coronavirus in Birmania, ma il suo governo invita i cittadini a non esagerare nella paura della pandemia assicurando loro perché c’è una adeguata catena di rifornimento alimentare.

Nel frattempo l’Ufficio Presidenziale ha ordinato a governi statali e regionali di cancellare gli eventi pubblici fino alla fine di aprile, compreso il festival dell’acqua Thingyan che celebra il Nuovo Anno tra il 13 ed il 16 aprile.

“Poiché COVID-19 può diffondersi in luoghi affollati, il governo chiede di non tenere raduni pubblici comprese cerimonie e festival da oggi al 30 aprile. Se necessario sarà esteso il periodo di sospensione” dice la dichiarazione del governo.

Il portavoce presidenziale Zaw Htay ha invitato la gente a prepararsi ad una possibile epidemia e di sentire le informazioni ufficiali sul virus da fonti quali RFA, The Irrawaddy e 7Day News, dicendo che per chi non denunciasse casi di Coronavirus in Birmania ci sarebbe stato il carcere.

Si era diffusa una notizia falsa che nella regione centrale di Magway c’era un caso confermato di COVID19 accendendo la frenesia a comprare nella città di Yangoon e a Mandalay, accresciuta dalla notizia di una riunione di emergenza nella capitale Naypyidaw.

Il governo ha comunque promesso di ridurre le riserve di riso e di ridurre le esportazioni nel caso ci fosse bisogno di altro riso, invitando anche commercianti e imprese a lavorare insieme per mantenere stabile la distribuzione di beni fondamentali.

La Birmania ha seguito la raccomandazione dell’OMS ed ha istituito un comitato centrale guidato da Aung San Suu Kyi per la prevenzione ed il controllo del Coronavirus in Birmania.

Dallo scoppio del virus a Wuhan in Cina, le autorità birmane hanno messo in quarantena 90 persone che presentavano sintomi sebbene i test eseguiti sono risultati negativi, secondo i dati del ministero sanità birmana.

Nelle altre parti del paese, come Kachin, Shan e regione centrale non si sono verificate scene di panico e la vita è andata avanti come solito con mercati e ristoranti rimasti aperti come al solito, né si sono viste persone indossare le mascherine facciali.

Anche se il coronavirus in Birmania non c’è se ne vedono gli effetti visto che secondo il ministero del lavoro 4000 persone hanno perso il lavoro in una quindicina di imprese chiuse come conseguenza dell’epidemia nelle altre regioni.

“Alcune imprese hanno chiuso per l’epidemia a Wuhan. Le epidemie altrove hanno comportato la chiusura di imprese qui” ha detto il ministro del lavoro Thein Swe, il quale ha aggiunto che 9 hanno chiuso definitivamente mentre 2 hanno ridotto la produzione ed i lavoratori. “Ci saranno altre fabbriche che chiuderanno nelle prossime settimane ma è difficile ora stabilire il numero esatto perché dipende da come va avanti l’epidemia”

I lavoratori licenziati continueranno a ricevere assistenza sanitaria e di welfare ma non sussidio di disoccupazione.

Khine Khine Nwe delle camere di commercio birmane ha detto che i lavoratori licenziati sono molto di più da quanto preteso dal governo

“Il numero dei licenziati si aggira attorno ai dieci mila. I nostri numeri sono differenti perché le cifre del ministero sono relative solo alle imprese che hanno chiuso”

In altre parti del Sudest asiatico

Il governo vietnamita ha riportato 3 nuovi casi di COVID19 in un singolo giorno col totale che giunge a 47, dei quali 16 sono guariti.

Il primo ministro Nguyen Xuan Phuc ha detto che per la protezione della salute del popolo saranno sacrificati i benefici economici a breve.

Ad Ho Chi Minh City è stato vietato l’attracco alla nave da crociera Silver Cruise con 423 passeggeri e 403 membri di equipaggio, per paura del COVID19.

Tra i 403 membri dell’equipaggio c’erano alcuni lavoratori italiani su cui si sono additate le paure di diffusione del coronavirus in un loro eventuale sbarco.

Cosa differente però è stata fatta per 700 ingegneri sudcoreani della Samsung che sono stati esentati dalla quarantena obbligatoria di 14 giorni, secondo una fonte dell’ambasciata coreana in Vietnam.

Di questi 186 ingegneri sono arrivati venerdì nella provincia settentrionale di Quang Ninh dove opera una fabbrica della Samsung e dove lavorano separatamente dal resto dei lavoratori.

La Samsung è il maggior investitore in Vietnam e rappresenta un quarto delle esportazioni totali del Vietnam, e sta costruendo una nuova fabbrica ad Hanoi del valore di 220 milioni di dollari.

In Cambogia il ministro delle opere pubbliche ha vietato a tutte le navi da crociera di entrare nel fiume Mekong dalla frontiera di Ka-Orm Samnor della provincia di Kandal per prevenire la diffusione del coronavirus.

Il ministero della sanità cambogiana ha confermato due nuovi casi di un canadese e di un belga, ed il numero totale ora sale a sette tra cui tre britannici della Viking Cruise.

Il ministero della sanità cambogiana monitora anche due stranieri, un britannico ed un cinese, che erano al Museo del Genocidio di Tuol Sleng e erano sospettati di portare il COVID19. Nonostante il test fosse negativo è stato loro ordinato l’isolamento.

Sarebbero 179 le persone che avrebbero avuto contatto diretto con i pazienti del COVID19 ma tutti sarebbero risultati negativi al virus.

RFA

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