Dopo oltre cento giorni dal golpe dei militari birmani contro il governo eletto, gli scontri tra truppe e milizie etniche e di insorgenti democratici hanno costretto decine di migliaia di civili tra cui donne e bambini a fuggire dalle case aprendo così una crisi umanitaria nel Myanmar
I militari del Tatmadaw sono andati all’offensiva negli stati di confine Kachin e Karen compiendo regolari incursioni aeree. Gli scontri sempre più intensi hanno costretto tantissimi a fuggire dalle case ed affidarsi agli aiuti da persone dislocate internamente, IDP.
La Quinta Brigata del KNU, unione nazionale Karen il 5 marzo ha annunciato che si è unita alla protesta nazionale che chiede il ritorno alla democrazia federale spingendo all’intensificazione degli scontri con il Tatmadaw.
I rifugiati hanno detto che circa centomila persone, in maggioranza donne, vecchi e bambini, sono state espulse dall’area controllata dalla sola Quinta Brigata e si trovano a vivere tantissimi problemi sanitari.
“A causa delle piogge e della mancanza di acqua potabile un grande problema è la diarrea” ha detto un lavoratore degli aiuti dell’area della Quinta Brigata, il quale aggiunge come gli aiuti ricevuti devono essere portati in zone remote con grossi problemi logistici.
“A soffrire di più sono le donne e bambini, sia per la salute ma anche per le difficoltà sociali e per la scuola”
Dagli attacchi aerei di marzo nel distretto Hpapun dei Karen, diecimila persone fuggirono dall’area e almeno 200 adulti e bambini soffrono di diarrea ed altre malattie.
Nel frattempo però sono scemati a causa del golpe gli aiuti di assistenza delle agenzie dell’ONU come UNICEF, UNHCR rivolti ai rifugiati nello stato Kachin a causa degli scontri nella regione che ne impediscono l’accesso.
I combattimenti nel Kachin ai confini con la Cina sono scoppiati nelle ultime settimane quando le forze del Tatmadaw hanno lanciato grossi attacchi per riprendere una base militare a Alawbwan che era stata catturata dal Kachin Indipendence Army, KIA ad aprile.
Kalam Samson del Consiglio dei Battisti del Kachin che assiste i rifugiati nel Kachin ha detto che tutte le ONG di aiuto hanno difficoltà a lavorare con mezzi molto limitati.
“E’ vero che l’assistenza di aiuto ONU sotto alcuni progetti è diminuita tantissimo”
Prima del golpe c’erano circa 120 mila rifugiati dispersi dalla violenza nel Kachin e nel vicino stato Shan. Mentre alcuni erano ritornati alle case molti invece restano nei campi.
I rinnovati scontri tra KIA e militari nei tre mesi scorsi ha accresciuto il nome dei profughi nelle regioni di circa 3000 persone.
Gli aggiornamenti sulla situazione che vivono gli IDP nelle regioni etniche remote seguono un avviso della scorsa settimana di Marc Rubin, consigliere dei servizi di emergenza per la divisione Asia Orientale e Pacifico del UNICEF.
Marc Rubin ha detto che i bambini di tutto il paese della grandezza della Francia con i suoi 54 milioni di abitanti si trovano nel mezzo di una brutta Crisi Umanitaria nel Myanmar all’indomani del golpe.
“Fornire i servizi essenziali ai bambini è stato già messo in crisi seria. Quasi un milione di bambini non hanno accesso ai vaccini di routine; quasi 5 milioni di bambini non ricevono il supplemento di vitamina A; 12 milioni rischiano di perdere un anno di scuola; oltre 40 mila bambini sono senza aiuti contro la malnutrizione acuta grave; quasi 280mila madri e bambini vulnerabili perderanno l’accesso agli aiuti economici che li proteggono dalla povertà” ha detto Marc Rubin.
“Il combinato di mancanza di accesso ai servizi essenziali e la contrazione economica mette in pericolo un’intera generazione di bambini e giovani. Senza un’azione urgente questi bambini soffriranno tanti impatti fisci, psicologici, emotivi, economici ed educativi negativi”
Il golpe militare ha causato durezze per i bambini anche nelle regioni più popolate del paese.
Una madre di Yangon dice che la situazione è peggiorata significativamente e che per paura non manda più i suoi figli a scuola.
“Hanno perso la scuola per un anno a causa della pandemia ed ora quest’anno a causa dell’incertezza non potranno andare di nuovo a scuola” ha detto la donna che ha aggiunto:
“Tutti i genitori vogliono che i figli siano in un ambiente scolastico sicuro, ma anche gli adulti non sono al sicuro a casa. Come si può credere che i nostri figli saranno sicuri a scuola senza di noi?”
Daw Nu, una madre di cinque figli nella cittadina di Insein vicino Yangon, dice che dopo un anno di pandemia e il golpe è quasi impossibile guadagnarsi da vivere.
“Gli affari vanno male. I lavoratori hanno perso il lavoro. Non siamo pronti a mandare a scuola i figli. Non riusciamo neanche a mettere qualcosa da mangiare sul tavolo”
Aiuto internazionale prioritario
Tin Tun Naing, ministro delle finanze e dell’investimento del governo ombra dell’opposizione, ha chiesto un aumento degli aiuti nella confusione crescente.
“Una delle politiche del nostro governo è di usare l’assistenza internazionale come una priorità principale per coloro che sono colpiti dal golpe” ha detto. “Si parla con i nostri alleati, stiamo redigendo piani per tenere l’assistenza che doveva arrivare nel paese e che si è fermata a causa del golpe. Dirigeremo questa assistenza a chi ne ha bisogno”
La scorsa settimana il Programma di Sviluppo dell’ONU ha prodotto un rapporto “COVID-19, golpe militare, povertà crescente ed impatto sullo sviluppo umano nel Myanmar” dove si mette in guardia che sono 12 milioni di persone, ed in gran parte donne e bambini, a rischio di finire in povertà se non si affronta per tempo l’impatto del golpe.
Secondo UNICEF Myanmar quasi 10 milioni di bambini hanno già visto la propria istruzione colpita prima dalla pandemia e poi dai disordini da poiché il golpe di febbraio ha solo peggiorato la situazione.
L’agenzia ha detto che lavora con le ONG locali per accrescere le opportunità di apprendimento in casa.