Il cambiamento climatico è qui e cambia non solo l’ambiente ma anche il modo in cui viviamo.
Da decenni, scienziati e militanti verdi provano a convincere i capi di stato del mondo a riconoscerlo per sostenere un’azione più forte sul clima. Ma per i paesi più sensibili al clima come le Filippine, c’è poco bisogno di convincere dal momento che il cambiamento è in corso.
Le Filippine vedono vari eventi catastrofici, da supertifoni catastrofici all’innalzamento del livello dei mari, che mostrano quanto un clima più caldo colpisca ecosistemi e società.
Vedremo in questo pezzo le storie ambientali più importanti del decennio.
Effetti del cambiamento climatico e la Meteorologia estrema
Le Filippine provavano a riprendersi dagli effetti del tifone Ondoy, che causò l’allagamento diffuso di Manila, quando salutò il nuovo decennio nel 2010. Da allora il paese è diventato il volto dei paesi vulnerabili dal clima colpito da forti cicloni tropicali.
Poi venne il supertifone Yolanda, o Hainan, che colpì le Filippine centrali nel 2013 facendo oltre 6000 morti e migliaia di altre persone che mancano all’appello. Tanti villaggi furono cancellati dal mare che salì e 33 milioni di albero di cocco furono devastati, lasciando tanti contadini senza nulla da vivere e da mangiare.
Papa Francesco fece visita a Tacloban nel 2015 per incontrare le vittime del supertifone e pochi mesi dopo la sua visita rilasciò la sua enciclica sull’ambiente, Laudato Si.
Nel 2016, l’Organizzazione meteorologica mondiale denunciava all’ONU che oltre la metà degli eventi estremi tra il 2011 ed il 2015 erano effetti al cambiamento climatico indotto dall’uomo.
I tifoni maggiori sono dovuti alla temperatura superficiale delle acque che l’alimentano. Anche prima di Yolanda c’erano proiezioni che parti delle Filippine avrebbero visto eventi estremi di piogge a causa dell’innalzamento della temperatura globale.
Gli altri tifoni che devastarono le Filippine nell’ultimo decennio furono il tifone Sendong del 2011 e Pablo del 2012 che fecero un migliaio di vittime.
Non sorprende che le Filippine di recente sono state poste al secondo posto nell’Indice di Rischio del Clima Globale nel mondo per disastri ed eventi estremi.
L’acidità degli oceani e lo sbiancamento dei cristalli
“C’è la nozione secondo molti che il cambiamento climatico sia una bomba ad orologeria. Non è corretto, è errato” disse Red Constantino direttore del Institute for Climate and Sustainable Cities, a ABS-CBN a settembre. “Quella bomba è già esplosa. Molti anni fa ed esplode ancora in termini di impatti che andranno a causare disastri negli ecosistemi e nella loro economia del paese”
Allora Constantino diceva la propria opinione nel rapporto del Pannello Intergovernativo sul Cambiamento Climatico sugli oceani e ghiacciai. Secondo il rapporto, il riscaldamento climatico ha raggiunto un grado centigrado sui livelli preindustriali, appena mezzo grado al di sotto dalla soglia che indica la possibilità d’avere conseguenze gravi e irreversibili sull’ambiente.
A causa del riscaldamento, causato principalmente dal carbone o dalle emissioni di gas serra, il 90% del calore in eccesso del pianeta è stato assunto dagli oceani con una conseguente acidificazione dell’oceano ed altri fenomeni.
L’acidificazione minaccia le specie marine come i coralli che hanno bisogno di carbonato di calcio per le loro conchiglie. Oltre all’acidificazione dell’acqua di mare, gli effetti del cambiamento climatico sono nello sbiancamento dei coralli, quando gli stress ambientali causano la perdita del colore e della fonte alimentare e di energia dei coralli.
La prima decolorazione in massa del corallo nelle Filippine fu denunciato nel 1998 e da allora sono stati denunciati altri casi in altre parti del paese.
Innalzamento del livello del mare e le città che sprofondano
Era il 2012 quando la Banca Asiatica di Sviluppo stimava che almeno 12,6 milioni di Filippini erano a rischio di essere dislocati per il 2050 a causa dei livelli crescenti del mare causati dal cambiamento climatico.
Oltre agli allagamenti costieri, l’innalzamento del livello del mare è legato al fenomeno delle Città che sprofondano. Oltre al fenomeno della subsidenza del suolo per lo sfruttamento delle acque di falda, il livello crescente del mare trasforma rapidamente isole di basso profilo in comunità di case su palafitte, come lo è Sitio Pariahan a Manila che sprofonda di 4 centimetri l’anno.
Siccità
Mentre alcune parti delle Filippine vivono tifoni ed allagamenti, alcune province soffrono di siccità legata al cambiamento climatico. Nel 2016 un periodo lungo siccitoso colpì la provincia di Kidapawan che portò a grande proteste dei contadini terminante nel sangue.
Secondo lo scienziato della sostenibilità Laurence Delina, la protesta di Kidapawan è un esempio degli impatti multipli del cambiamento climatico.
“Non sono solo i prodotti agricoli ad essere colpiti particolarmente” disse spiegando il mese scorso a ABS-CBN che il risultato può essere il conflitto sociale e le diseguaglianze. “La gente è diventata più violenta a causa di questo, non avendo nulla da mangiare”
Dengue e cambiamento climatico
Proprio questo anno le Filippine insieme ad altri paesi hanno visto la crescita di casi di dengue. I rapporti dicono che le infezioni sono salite dal 1970 in parte per la crescente temperatura e le piogge irregolari. Gli esperti dicono che temperature calde del 2019 hanno condotto alla punta dei casi di dengue.
Vari studi mostrano che gli effetti del cambiamento climatico comporteranno l’evoluzione e al contempo l’estinzione di alcune specie di insetti. Sfortunatamente, a causa dei fondi insufficienti e della gestione, non ci sono studi locali sul come il cambiamento climatico influenzi la biodiversità degli insetti nelle Filippine.
Degrado dell’ambiente
Mentre i filippini sono sempre più consci degli effetti del cambiamento climatico nell’ultimo decennio, c’è ancora molto da fare quando si parla dello stato di degrado ambientale nel paese. A causa di ciò sono comparsi altri titoloni legati all’ambiente negli ultimi dieci anni.
Le Filippine sono il maggior paese inquinante con le plastiche. Secondo l’ONU circa 8 milioni di tonnellate di plastiche sono riversate nell’oceano ogni anno. Una gran parte di questa plastica proviene dall’Asia e le Filippine sono tra i cinque maggiori paesi inquinanti del mare.
La conseguenza sfortunata è la morte di moltissimi mammiferi acquatici che hanno ingerito plastiche.
Tantissime balene e delfini sono stati ritrovati lungo le coste filippine in questi ultimi due anni. Casi noti sono i 40 chili di plastica in una balena; le plastiche in uno squalo balena a Davao; il delfino morto ad El Nido dopo aver ingurgitato un sacchetto di plastica.
Estrazione mineraria e deforestazione
Mentre le miniere sono da tempo un argomento scottante nelle Filippine, la questione è diventata enorme quando Gina Lopez a capo del ministero dell’ambiente.
Gina Lopez, una rinomata attivista ambientale, condusse nel tentativo di proteggere l’ambiente un attacco contro quelle imprese minerarie che violavano le leggi ambientali del paese. Il congresso le negò la nomina a ministro e molte delle imprese hanno da allora continuato le proprie operazioni.
Miniere, cave e deforestazione sono di solito accusate ogni volta che accadono allagamenti diffusi vicino a regioni montagnose, come fu il caso nel 2011 del tifone Sendong.
Secondo l’ufficio di gestione delle foreste, le Filippine perdono ogni anno 47 mila ettari di copertura a foresta.
Kristine Sabillo, ABS-CBN