Un mese dopo che sono riprese le rinnovate manifestazioni contro il governo militare, i manifestanti di Sabato 24 dicono che è ora il momento di chiedere le elezioni entro questo anno.
Erano in duecento davanti alla Thammasat University a chiedere elezioni entro questo anno e a sostenere che deve essere la gente a porre pressione sulla giunta militare.
“Il fuoco brucia e si diffonde nel cuore dei manifestanti” dice un giovane universitario Parit Chiwarak che ha parlato dal palco della protesta.
“Ad ogni protesta c’è più gente che si unisce. Non ci vorrà molto prima che giunga il cambiamento. Se si attende che la giunta faccia qualcosa non ci saranno elezioni per i prossimi dieci anni.”
Prayuth ha sempre detto che restituirà il potere al popolo ma ha infranto le promesse ogni anno dal golpe del 2014.
Per Thararat Panya, questo nuovo momento è dovuto al fatto che la giunta è stata oltre il tempo necessario l’economia soffre. Ha aggiunto che è fondamentale vedere alle proteste persone che non sono delle magliette rosse e che critica sui media sociali la giunta perché vuol dire che si allarga l’alleanza contro la giunta al di là dei soliti gruppi.
Karakot Sangyenpan, di Gruppo per il ritorno della democrazia che ha organizzato la manifestazione, ha detto che si è riacceso il fuoco contro la giunta dopo quasi quattro anni dal golpe, ed ha ricordato le sporadiche chiamate alla protesta in altre province thailandesi. La gente è stufa dei ripetuti ritardi. “Usano sempre la stessa tattica dei quattro anni passati”.
Ad unificare le forze di opposizione che hanno tutte le loro ragioni differenti per opporsi alla giunta è che “la giunta è il nemico della gente”.
In questa manifestazione gli organizzatori della protesta si sono rifiutati di permettere alla polizia di controllare l’identità delle persone partecipanti, segno di una fiducia crescente e di sfrontatezza nonostante le accuse legali pesanti contro gli organizzatori.
Korakot ha detto che non vogliono che i manifestanti siano sotto pressione della polizia che prende le identità dei manifestanti.
Dopo vari tentativi e negoziati la polizia ha controllato solo la mera presenza di armi.
Importante notare il passaggio di ruolo da parte di alcuni leader del movimento, come Arnon Nampa che da avvocato dei diritti umani ha assunto un ruolo forte nelle passate proteste dopo le accuse di sedizione e di violazione del divieto di assembramento lanciategli contro.
Arnon ha sostenuto che oltre al ripetuto cambiamento delle date delle elezioni e la situazione economica che peggiora, molti hanno perso ogni illusione a causa degli scandali della giunta, a cominciare dalle spiegazioni sugli orologi d’oro di Prawit Wongsuwan.
“Questo fa sentire che non ce la fanno più a sopportarlo”
Pravit Rojanaphruk, Khaosodenglish