Funzionari del governo indonesiano da ricchezze inspiegabili

Un caso di rissa finita in terapia intensiva svela il caso di u dei funzionari del governo indonesiano beccato con ricchezze inspiegabili

L’Indonesia ha un rapporto tra tasse e PIL di appena il 11,9%, uno dei più bassi dell’Asia Pacifico, ma a fare alzare di più lo sguardo indagatore dei cittadini sono quei funzionari del governo indonesiano che hanno uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità.

E’ questo il caso di uno dei funzionari del governo indonesiano di medio rango dell’amministrazione delle entrate Rafael Alun Trisambodo che sarebbe rimasto tranquillo se non fosse stato per il figlio ventenne Mario Dandy Satrio, che ha picchiato un altro giovane fino a mandarlo in terapia intensiva.

La riformista ministra delle finanze Sri Mulyani Indrawati ha ordinato le indagini sulla ricchezza di Trisambodo dopo che apparvero notizie di quanto accaduto sui media sociali insieme alle foto che la famiglia postava con regolarità sulla loro flotta di auto e moto di lusso.

“Condanniamo il livello di vita sontuoso condotto dai membri della famiglia dei funzionari del governo del Ministero delle Finanze che erode la fiducia nell’integrità del ministero e crea immagini negative anche per quelle persone oneste e professionali nel loro lavoro”.

Secondo le notizie dei media, Trisambodo rischia accuse di falsa denuncia dei redditi, di non aver pagato tasse sui veicoli di lusso e di aver fatto transazioni illegali allo scopo di riciclaggio.

Il figlio Satrio possiede la Jeep Wrangler Rubicon parcheggiata nel luogo dello scontro violento che ha costretto il padre a dimettersi da capo sezione dell’ufficio delle tasse di Giacarta Meridionale.

L’ultima denuncia dei redditi di Trisambodo alla Commissione dell’Anticorruzione registrava proprietà per 3,6 milioni di dollari, una cifra esagerata per un impiegato del suo livello il cui stipendio è comunque di 3000 dollari al mese.

Quella somma è appena inferiore a quella denunciata da Sri Maulani, 3,7 milioni di dollari, che ha uno stipendio mensile di 9800 dollari al mese più altri vantaggi ed era una direttrice della Banca Mondiale tra il 2016 e il 2017.

Anche il direttore generale dell’ufficio delle tasse Suryo Utamo ha denunciato una ricchezza totale di 1 milione di dollari, ma anche lui è sotto lo sguardo indagatore dal momento che ha rivelato di possedere 5 auto e sei moto tra cui una costosa Harley Davidson da 1200 cc.

Sri Maulani ha ora posto fine al club delle grandi moto formato da Utamo ed altri grossi burocrati delle tasse e la sua direttiva è stata vista su Instagram vicino alla foto della Harley Sportster del 2003 del direttore generale.

Queste moto iconiche sono da sempre famose tra i generali ed i burocrati indonesiani tra cui l’ex presidente Suharto che amava guidare la sua Harley Nostalgia attorno al palazzo presidenziale con il suo vice presidente Habibie nella sidecar al suo fianco.

Le Harley e le altre modo importate di oltre 500 cc sono soggette ad una tassa di importazione del 27,5% oltre alla tassa di lusso del 95% che fa salire il prezzo di un veicolo del genere dai 30mila ad oltre 100mila dollari.

Trisambodo è ora sotto indagine approfondita ma anche la commissione anticorruzione KPK deve dare qualche spiegazione dopo le rivelazioni di Financial Transaction Reports and Analysis Center (PPATK) che per primi denunciarono le dubbie transazioni finanziarie nel lontano 2015.

Il vice direttore Pahala Nainggolan del KPK ha ammesso che le indagini non furono molto approfondite: “Mentre si sente che qualcosa è mancato, la denuncia della sua ricchezza è corretta sotto un punto di vista amministrativo”.

Satrio rischia cinque anni di carcere per aggressione aggravata sul diciassettenne Cristalino Ozara, figlio di un membro della GP Ansor, l’ala giovanile della Organizzazione musulmana Nahdlatul Ulama (NU).

E’ anche entrato in capo il ministro del coordinamento politico Mahfud che ha chiesto un’inchiesta amministrativa perché non esistono scuse o risoluzione amichevole in un caso legale.

Trisambodo non è il primo uomo delle tasse a ritrovarsi al centro di uno scandalo pubblico ed è ancora fresco per molti il caso del 2011 di Gayus Tambunan che avrebbe ammassato fino a 10 milioni di dollari facendo da porta borsa a tante imprese che hanno evaso le tasse.

Tambunan forse tolse l’attenzione da chi stava più in alto nella catena alimentare, ma fu importante nel comprendere i decenni di radicata collusione tra uomini di affari oscuri e personale corrotto delle tasse, della polizia e dei tribunali.

Fu di fatti un caso speciale, uno di quei pochissimi burocrati giovani che erano riusciti a salire nel processo della disputa quando la contrattazione con le grandi aziende entrava nella fase legale e i loro superiori erano felici di delegare l’autorità.

Nei mesi in cui Tambunan occupò le prime pagine, gli indonesiani furono affascinati dalla sorprendente faccia tosta di un signor nessuno di 31 anni che poi affermò di aver corrotto un giudice di tribunale con 40 mila dollari per vincere l’assoluzione nel suo primo processo a marzo 2010.

In varie occasione riuscì a comprarsi la libertà condizionata dopo il suo riarresto usando un passaporto falso per fare vari viaggi ad Hong Kong, Macao, Singapore e Kuala Lumpur.

sri mulyani indrawati

Questo era stato facilitato di certo da una rete di amici ansiosi di assicurarsi che lui poteva pagarsi i propri obblighi da conti all’estero in cui c’erano i suoi guadagni acquisiti illegalmente. Ma non riuscirono a prevedere l’incarcerazione di sette anni.

Il rappresentante delle tasse di più alto grado ad essere inquisito è Angin Prayitno Ali, ex direttore dell’audit e della riscossione delle imposte, che ha avuto una condanna a nove anni lo scorso anno per una tangente da 4 milioni di dollari di Singapore da tre grandi contribuenti tra il 2016 e il 2019.

Secondo la KPK sono 13,855 gli impiegati del ministero delle finanze che non hanno presentato la denuncia dei redditi al KPK nel 2022, anche se Sri Maulani ha detto che c’è quasi l’aderenza totale agli obblighi di denuncia interni.

“Sebbene ci siano meccanismi in opera, come la denuncia della ricchezza e supervisione interna, i rappresentanti dello stato non è detto che aderiscono” scrive KataData. “L’impegno a sradicare la corruzione è in crisi. Il fatto che così tanti funzionari del governo indonesiano del fisco e altri impiegati pubblici sono presi in casi di corruzione mostra che l’applicazione della legge non è un deterrente sufficiente”.

John MCBETH, Asiatimes.com

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