Rodrigo Duterte ama fare giochetti politici per raggirare i propri oppositori politici dopo l’annuncio del suo partito PDP-Laban per cui lui ha accettato di correre da vicepresidente alle prossime politiche presidenziali.
Gli oppositori e critici hanno così attaccato con forza la decisione di Duterte di cercare la seconda carica del paese come di un affamato del potere.
Altri hanno sostenuto che vuole restare al potere per un altro mandato usando la porta di servizio nel caso a vincere la presidenza sia un suo alleato.
Potrebbe ancora comandare da vice presidente, per esempio, se il suo assistente personale diventasse presidente. Il presidente eletto sarà così un capo fantoccio che prende ordini da lui.
Alcuni pensano di uno scenario ancora più bizzarro in cui Duterte salirebbe alla presidenza se il suo alleato gli aprisse la strada dimettendosi un anno o due dopo le elezioni.
Ma queste sono solo ipotesi perché al di fuori del suo circolo ristretto nessuno sa se Duterte si ritirerà dalla politica attiva dopo il giugno 2022 oppure cercherà un’altra carica ufficiale.
Il PDB Laban non si fermerà dal sostenere la coppia Sen. Christopher Lawrence “Bong” Go e Duterte come i candidati a presidente e vicepresidente alle elezioni del maggio 2022.
Ma non è ancora certo se presenterà il proprio certificato di candidatura la prima settimana di ottobre, il termine imposto dal Comelec, Commissione Elettorale, per la registrazione dei candidati.
Nel 2015 Duterte non presentò per tempo la propria candidatura, ma si unì alla contesa un mese dopo come sostituto di Martin Dino che aveva presentato la propria candidatura.
Anche se la presentasse per le prossime elezioni, potrebbe verificarsi una possibilità di ritirarla prima delle elezioni di maggio. Tutto è fluido.
Duterte ama i giochetti politici. Far credere ai propri oppositori le proprie mosse politiche per sconvolgere la politica convenzionale è uno dei suoi marchi. Comunque il copione del 2015 di Duterte non funzionerà.
I politici esperti e gli strateghi della politica vedono i giochetti politici di Duterte come parte dell’atteggiamento. Credono che Duterte voglia depistare i rivali della sua amministrazione in un momento in cui prendono forma i riallineamenti politici e le alleanze prima della data fatidica delle candidature alla presidenza.
Duterte vuole attirare l’attenzione attirandosi gli attacchi dei rivali, conscio che non è lui il candidato alla presidenza per distrarre l’attenzione di critici e nemici politici dalla figlia Sarah Duterte.
Quando Duterte ha detto che avrebbe partecipato alla corsa per la vicepresidenza le sue ragioni non erano credibili. Disse di voler cercare la vicepresidenza per sfuggire alle indagini e alla possibile incriminazione da parte del Tribunale Penale Internazionale, ICC.
Da avvocato Duterte sa che solo il presidente ha l’immunità legale, che la ICC non riconosce, al pari di altri capi di stato accusati di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l’umanità.
Duterte ha anche detto di voler così completare il suo compito dii eradicare la droga, la corruzione e la criminalità oltre a reprimere la guerriglia maoista che continua a combattere da oltre 5 decenni per rovesciare il governo.
Da vicepresidente non avrà la possibilità di comandare le politiche se non è un alleato a sedersi come presidente, e quindi potrebbe essere messo ad un lato in modo simile a come lui si è comportato con la sua vice presidente Maria Leonor Robredo.
Duterte è un politico di razza ed eccellente stratega, qualità che lo hanno catapultato al potere nelle elezioni del 2016.
Non è tanto stupido da distruggere le possibilità di vittoria della presidenza che ha la figlia e sa che lei può essere la sua sola salvezza dal ICC e dalla valanga di processi che usciranno dalle migliaia di morti nella sua guerra brutale e sanguinaria alla droga.
Tra lei, Sara Duterte Carpio sindaco per due volte di Davao, e il senatore ed assistente personale Bong Go, le maggiori possibilità di diventare presidente sono della figlia.
Vari sondaggi pre-elettorali mostrano che Sara è la scelta migliore per la presidenza con un tasso di gradimento oltre il 25% contro il gradimento degli intervistati che si ferma ad una cifra per Go.
Duterte sa che, se Go corre contro Sara, le porterà via dei voi dividendo il sostegno politico dell’amministrazione e rafforzando gli altri candidati che hanno la propria base elettorale nella ricca di voti Manila e a Luzon.
Sia Go che Sara sono deboli in queste aree da cui provengono dal 30 al 40% dei 61 milioni di voti.
L’amministrazione non ha bisogno di divisioni nelle proprie fila mentre i suoi rivali hanno iniziato a consolidare e costruire una coalizione più forte per cacciare i Duterte.
La rivolta del senatore boxer Manny Pacquiao dalle fila dell’amministrazione potrebbe avere qualche effetto per la sua popolarità come pugile nonostante abbia perso sul ring lo scontro col rivale cubano.
Ogni perdita di voti ha un peso in una gara molto stretta e Duterte non si può permettere di perdere altro sostegno se Sara e Go dovessero andare allo scontro politico.
Duterte può perdere qualche alleato se decide di correre da vicepresidente. Politici che aspirano ad essere il vicepresidente di Sara, come Ferdinand Bongbong Marcos o il senatore Sherwin Gatchalian, dovranno fare altre mosse e abbandonare i piani per correre da vicepresidenti, sapendo che Duterte sarà un avversario formidabile.
Bongbong Marcos potrebbe mirare in alto se Sara decidesse di non correre e sostenere invece il tandem Bong Go con Duterte.
In una sua dichiarazione Sara ha detto che il padre le ha dato due opzioni dopo la sua conferma di correre con Bong Go nelle prossime elezioni: o sostiene il tandem Bong Go Duterte oppure sceglie Bong Go come proprio partner.
Non è facile per Sara scegliere Bong Go come vicepresidente: sono entrambi di Davao e Mindanao. Lei ha bisogno di un partner che viene da nord per compensare la sua debolezza lì.
Ma il dramma e gli scenari possono benissimo essere solo fumo per confondere i rivali della amministrazione.
Alla fine Duterte non correrà da vicepresidente ed aiuterà la figlia a vincere le elezioni. Sara ha investito molto nella costruzione di alleanze ed in tutto il paese ci sono già i suoi manifesti giganti da candidata presidente.
Duterte non scommetterà sulle possibilità di Bong Go, Sara è ancora la scommessa migliore per la sua propria protezione.
Manny Mogato, PRESSONEPH