In seguito in parti del sudest asiatico questo termine popolare è un dilemma autodistruggente, perché è la legge più alta, la più sacra di un paese sebbene sia il bersaglio fisso più inutile, vulnerabile ed indifendibile. In quelle parti della regione una nuova costituzione non è né nuova né costituzionale. Con qualche coercizione conduce anche, in una citazione volutamente errata di Lincoln, a «un governo di alcuni, da parte di alcuni per qualcuno»
Corruzione, sostantivo. Tutto quello fatto da chi non ti piace. Se è fatto da persone che ti piacciono non si tratta di corruzione; è invece una manifestazione della fortuna e della benedizione. Questo è un paradosso che persino le menti migliori al lavoro per i grandi dizionari non riescono a spiegare. In alcuni paesi «corruzione» è anche usato come una convocazione segreta per pusillanimi per soffiare in tanti fischietti.
Messa Sotto Accusa: Colloquiale: VEDI SOPRA.
Consiglio Supremo dello Stato: Sostantivo, XIX secolo. In Thai apirattamontri. Il termine è rimasto in disuso per quasi un secolo, ma è stato disotterrato con noncuranza la scorsa settimana da membri del Consiglio Nazionale della Riforma (con cui non si può discutere). Gli studiosi dibattono il significato di apirattamontri, un organismo il cui potere è al di sopra dei tre capisaldi della democrazia e che presumibilmente può prevalere sulle decisioni del parlamento, del governo e del sistema giudiziario. E’ simile, diciamo, al Grande Mufti di Gerusalemme nel Medio Evo? Alla indiscutibile Fatwa? E’ legato all’intervento divino al di sopra della comprensione umana? E’ un «Consiglio Supremo» oppure «Super Consiglio» o «Mega Consiglio», o solo un jolly utile a tutto per assicurare che il destino di una nazione intera sia nelle grinfie dei pochi prescelti?
Questo consiglio di apirattamontri era in vigore qui in Thailandia negli anni 40. Era costituito da signori e principi i cui nomi di famiglia aristocratiche circolano ancora oggi. Il termine è passato di moda, come doveva esserlo, e la sua riesumazione da parte del Consiglio della Riforma da un buco nero della storia fino al presente nervoso è rivelatore: Riforma significa andare avanti, ma nelle nostre menti significa riavvolgere. Il passato non è neanche passato.
Socialismo Libero: sostantivo/eufemismo: In Thai è sangkomniyiom seri . Un altro rompicapo lessicale ideato la scorsa settimana dal Consiglio Nazionale della Riforma, che talvolta assomiglia ad un assemblea di saggi, talvolta ad una tribù di chiromanti. Mentre spiegavano il termine, questi presunti riformisti sottolineano il bisogno di eguaglianza di entrate. Un principio nobile, solo che sembra ipocrita mentre, nella stessa settimana, le autorità reprimevano chi chiedeva la redistribuzione delle terre, per non citare i resoconti di espropri forzati di tanta gente povera in oscure circostanze. Imporre una tassa di eredità è anche nobile, e quando la si annuncia con tanta fanfara, significa che c’è abbastanza tempo per i reali miliardari di spostare i propri soldi all’estero nei paradisi fiscali. Ovviamente il nostro modello di «socialismo libero» è la Cina, dove il termine libero vuole solo farlo sembrare meno inquietante, solo che però siamo distanti anni luce dai risultati economici raggiunti dallo stato dal pugno di ferro, la cui storia di corruzione non è affatto così limpida.
Questo è un buon esempio negli studi semantici. Le parole mettono in azione il pensiero e la realtà: se qualcosa non ha una parola per esprimerlo, non esiste. In breve per alterare la realtà, alteri le parole. Per convincere le persone di una nuova realtà, non la si deve creare la nuova realtà, ma crei solo la parola che la definisce. E se la si ripete a sufficienza, la realtà si cementa e la propaganda diventa reale.
In modo simile, se ci si vuole sbarazzare di una realtà e vivere nella negazione, si cancella la parola (Questa settimana è stata vietata la pubblicazione e la vendita del nuovo libro di Andrew Mac Gregor Marshall «A Kingdom in Crisis») per pretendere che queste parole, questi pensieri, queste possibilità non esistano nel nostro nido. «Vietare libri» (XVIII secolo) è un perfetto contrario della «economia digitale» (XXI secolo) e lo stato che che esalta entrambi può essere o schizofrenico o un pazzo.
Libertà: sostantivo, di uso limitato: Fa quello che vuoi indipendentemente dalla tua dignità o educazione, ma se chi ti si oppone fa lo stesso, non si applica questo termine.
Progresso: sostantivo. Si prendano tutte le parole descritte prima, mescolatele con della polvere da sparo, ipocrisia e presunzione, questo è l’opposto del progresso. A causa della rotazione terrestre e del ticchettio dell’orologio, progresso vuol dire muoversi in avanti, e quelli che si vogliono confondere nel credere altro saranno alla fine cacciati via da questo mondo.
Kong Rithdee, Bangkokpost.com