A fine 2020, il governo indonesiano scioglie il gruppo estremista FPI, fronte dei difensori dell’Islam, guidato dal noto religioso Muhammad Rizieq Shihab, per aver violato la legge e l’ordine secondo quanto detto da il ministro degli affari legali politici e della sicurezza Mohammad Mahfud.
Il ministro ha anche detto che il gruppo estremista FPI da giugno scorso non aveva ricevuto il rinnovo dei permessi dal governo.
“L’organizzazione è stata legalmente disciolta ma FPI continua ancora con attività che infrangono la legge e l’ordine” tanto che congiuntamente il governo ha deciso di sciogliere del tutto l’organizzazione.
E’ stato dato ordine alle organizzazioni centrali e regionali di non emettere permessi per i futuri eventi del gruppo e di rimuovere tutti i materiali del gruppo che secondo il ministro non era riuscito ad estendere il suo permesso di organizzazione.
“FPI non ha una ragione legale. Istituzionalmente comunque FPI ha fatto azioni provocatorie che violavano la legge e infrangevano la sicurezza pubblica come incursioni contro centri e strutture”
Alla decisione di sciogliere gruppo estremista FPI hanno partecipato il ministero degli interni, della giustizia, capi della polizia ed antiterrorismo e l’avvocatura generale.
Il suo capo Rizieq, che fondò il FPI nel 1998, era tornato a novembre dall’Arabia Saudita dove era fuggito per fuggire ad un’accusa di violazione della legge di pornografia ed era sotto arresto per aver infranto la legge di restrizione contro il COVID-19
Allo scioglimento del gruppo estremista FPI hanno contribuito le accuse di terrorismo contro 35 suoi membri ed ex-membri, mentre altri 206 membri erano coinvolti in atti criminali e cento di loro erano stati già condannati in tribunale.
“Lo scioglimento serve a mantenere l’esistenza della nostra ideologia di stato della Pancasila” ha detto Edward Omar Sharif Hiariej, viceministro della giustizia.
Secondo Muhammad Taufiqurrohman del Centro Per gli Studi del Radicalismo e la deradicalizzazione, FPI “è la cinghia di trasmissione che porta dal radicalismo al terrorismo”.
Nel 2017 fu disciolta un’altra organizzazione radicale Hizbut Tahrir Indonesia (HTI) perché promuoveva la Sharia contro l’ideologia Pancasila del paese.
Dopo scioglimento del gruppo estremista FPI ancora FPI
La risposta della dirigenza del FPI è di ricostruire l’organizzazione con un altro nome Fronte Islamico Unito che porta però lo stesso acronimo FPI.
“A tutti i membri e simpatizzanti del Fronte dei Difensori Islamici in Indonesia e all’estero, per evitare questioni e scontri non necessari col regime dispotico, dichiariamo che il Fronte Islamico Unito continuerà a lotta per difendere la religione, la nazione e lo stato in accordo con la Pancasila e la costituzione del 1945”
L’accusa che FPI rivolge è di essere stati disciolti perché sono oppositori al governo di Joko Widodo.
“Questo è un attacco che è stato preparato per noi ed altri gruppi critici del governo” ha detto Aziz Yanuar del FPI che collega lo scioglimento del FPI alle morti per mano di polizia di sei sostenitori FPI durante l’arresto del loro capo spirituale.
“Ci sono tentativi di coprire le violazioni di diritti umani con questo divieto ma non resteremo in silenzio”
La morte dei sei sostenitori che FPI definisce come omicidi extragiudiziali è indagata dalla Commissione Nazionale dei Diritti Umani Komnas HAM.
Allo stesso tempo in cui si scioglieva FPI per terrorismo, un tribunale di Giacarta ha riaperto un processo controverso di pornografia contro Rizieq che aveva spinto Rizieq a scappare in Arabia Saudita tre anni fa.
Il caso è stato riaperto su istanza di un gruppo studentesco Alleanza Studentesca Contro La pornografia che rigettava l’istanza di non procedere.
Nel frattempo Rizieq resta in carcere perché accusato di aver fatto una serie di raduni di militanti nonostante i divieti imposti dai protocolli sanitari e di sicurezza durante la pandemia.
Si deve notare che durante le ultime elezioni presidenziali vinte ancora da Joko Widodo contro Prabowo Subianto, Rizieq con FPI aveva sostenuto proprio il candidato Prabowo nonostante fosse in esilio in Arabia Saudita per sfuggire all’arresto.
Dopo la vittoria di Joko Widodo e i disordini di massa scoppiati, Subianto divenne ministro della difesa di Joko Widodo.
fonti Benarnews Jakarta Globe