Il BRN ripudia il processo di pace di MARA Patani

Il BRN, la frazione principale dell’insorgenza separatista malay musulmana nel meridione thailandese, ripudia il processo di pace di MARA Patani, condotto dalla Malesia, facendo capire che è ancora remota la possibilità di porre termine a breve all’insorgenza di 11 anni.

In una rara ed esclusiva intervista rilasciata ad Nikkei Asian Review, i rappresentanti del BRN hanno detto che la loro organizzazione non era coinvolta nei colloqui facilitati dal governo malese considerandoli un “fenomeno negativo”.

I colloqui, che sono iniziati formalmente a maggio dopo mesi di preparazione, hanno messo assieme i negoziatori thai nominati dal governo militare ed una organizzazione ombrello di varie fazioni separatiste conosciuta come “MARA Patani”in cui i rappresentanti malesi hanno invitato anche i rappresentanti del BRN

Dopo il collasso dei colloqui di pace del 2013, il loro rinnovo ha fatto sorgere qualche speranza sulla possibilità di trovare qualche punto comune per porre fine all’insorgenza brutale che ha fatto 6500 morti, per lo più civili, e lasciato oltre diecimila feriti nella zona che raccoglie le province di Pattani, Narathiwat e Yala. Ci sono state persino discussioni per creare possibili cessate il fuoco o one di sicurezza.

Il BRN non è categoricamente coinvolto e rigetta del tutto il modo in cui è stato istituito questo processo

“Vogliamo essere molto chiari sul corrente processo di pace: il BRN non è categoricamente coinvolto” ha dichiarato un rappresentante del BRN. “Il BRN rigetta del tutto il modo in cui è stato istituito questo processo” aggiungendo però che il partito non si oppone al dialogo e al processo di pace “ammesso che tali colloqui seguano gli standard e le norme internazionali”.

Parlando in una stanza d’albergo in una capitale fuori della Thailandia, quattro membri del Dipartimento di Informazione del BRN hanno discusso molto come il partito vede i negoziati che potrebbero porre fine al versamento di sangue, come anche notano le preoccupazioni sull’influenza potenziale che l’ideologia estremista dello stato islamico potrebbe esercitare sulla regione di confine tormentata dalla violenza.

Si riconosce generalmente, sia da parte Thai che da parte dei commentatori, nel BRN la forza motrice dietro l’ultima e più seria insorgenza in questa regione perennemente inquieta. Un tempo sultanato musulmano indipendente, la regione meridionale thai finì sotto il governo diretto di Bangkok nel 1902 resistendo però all’assimilazione dello stato buddista.

Il BRN, che era una delle tante fazioni emerse negli anni 60 e 70 per lanciare una guerra anticoloniale per l’indipendenza, sarebbe ora rappresentante della grande maggioranza dei militanti di una campagna incessante di bombe, scontri armati e attacchi incendiari che, dal 2004, hanno reso le province di frontiera ingovernabile.

Nella loro intervista i rappresentanti del BRN, guidati da un portavoce che si è presentato come Yusuf, hanno detto di essere stati autorizzati a parlare al giornale dalla guida anziana del partito, un gruppo clandestino conosciuto come Dewan Pimpinan Parti che esisteva ben prima dell’attuale insorgenza.

Yusuf in Malay ha detto che il rigetto del BRN dei colloqui che coinvolgevano MARA Patani dipendevano da vari fattori. “Ci sono tanti aspetti di questo processo che vediamo come preoccupanti e tante altre cose sono causate dal fatto che questo processo non si collega con il precedente processo di pace del 2013”

I colloqui, iniziati nel 2013 dal governo civile di Yingluck Shinawatra, si tennero con il BRN ma furono interrotti verso la fine dell’anno dopo il collasso di un tentato di cessate il fuoco del Ramadan a luglio e agosto, insieme con l’atto del BRN di emettere le cinque richieste, postate su Youtube, finora ignorate da Bangkok. Si chiedeva la mediazione internazionale, il rilascio dei detenuti ed il riconoscimento di Bangkok del BRN come movimento di liberazione e non separatista.

Yusuf ha aggiunto che il BRN ora ritiene che il processo attuale di pace di MARA, che coinvolge tre altre fazioni separatiste di stanza all’estero e tre individui che affermano di rappresentare il BRN, è screditato e che dovrebbe essere cancellato per favorire una iniziativa totalmente nuova. Questa potrebbe coinvolgere una varietà di gruppi separatisti e organizzazioni della società civile.

C’è bisogno di altri attori internazionali perché, per dirla francamente, siamo profondamente sospettosi di ogni forma di dialogo col governo thai che non coinvolga la comunità internazionale

“Siamo preparati ad invitare o dare spazio ad altri partiti perché questo coinvolge tutta Patani” ha detto Yusuf. Ma il punto principale sembra essere l’insistenza del BRN di una mediazione internazionale. “Benvenuto sia il coinvolgimento malese in qualunque processo di pace. Ma non è sufficiente che la Malesia agisca da sola. C’è bisogno di altri attori internazionali perché, per dirla francamente, siamo profondamente sospettosi di ogni forma di dialogo col governo thai che non coinvolga la comunità internazionale” ha detto Yusuf che ha aggiunto: “Non sentiamo che questa sia assolutamente una posizione particolare. Ogni volta che si trova un dialogo politico tra parti in guerra, troverete il coinvolgimento della comunità internazionale sotto forma di altri stati o di ONG. E’ del tutto normale”.

Questa è una posizione opposta a quella Thai che ha sempre sostenuto che il conflitto sia una questione interna da sistemare migliorando il sistema di giustizia e accelerando le iniziative del governo per lo sviluppo economico della zona. Ogni suggerimento di intervento internazionale sarà certamente un tabù per la Thailandia specialmente ora dopo che c’è stato un declino chiaro nella violenza durante lo scorso anno, cosa che ha fatto sorgere speranze che i cuori e le menti di Pattani siano lentamente cambiando.

Mentre hanno ammesso che la violenza è diminuita, i rappresentanti delBRN rifiutano l’idea che l’insorgenza stia perdendo forza a causa delle accresciute misure di contrinsorgenza e dalla mancanza di sostegno popolare. Affermano che il BRN sta espandendo la sua campagna politica sia nel meridione thai che a livello internazionale mentre mantiene una pressione militare.

“La mobilitazione politica nazionale e il reclutamento continuano, ma c’è anche un focus politico esterno nuovo e coltiviamo una rete internazionale più vasta” ha detto Yusuf. “Il declino che forse vedete sul piano militare è solo temporaneo, ma il partito nel suo intero evolve e cresce. La prova è che dopo il golpe militare, questo governo si è adoperato fortemente a porre pressione su di noi. Se chiunque tra i militari pensa che sarà tutto finito tra qualche anno, dico solo di attendere e vedere”.

A settembre ci furono 13 bombe nelle tre province che hanno ucciso 2 ranger paramilitari e altri due col ferimento di 40 persone tra i quali 23 della sicurezza. La guerriglia ha continuato con omicidi mirati e imboscate alle pattuglie e veicoli militari uccidendo 2 soldati e ferendone 3.

I rappresentanti del BRN hanno detto di non essere autorizzati a discutere tattiche e operazioni militari. Quando comunque gli è stato chiesto se il BRN sia responsabile di bombe fuori della regione, Yusuf ha detto che “in linea di principio le operazioni al di là della regione di Patani non sono una nostra direttiva. Sotto certe condizioni comunque non è impossibile che possano aver luogo certi incidenti”.

Ad aprile esplose un grossa bomba in un parcheggio sotterraneo di un supermercato nell’isola di Samui col ferimento di otto persone che fece rivivere le paure sulle conseguenze sull’industria turistica thailandese del conflitto separatista. A dicembre 2013 un’altra autobomba non esplose nella stazione principale di polizia di Phuket.

Il BRN ha sviluppato un’ideologia che è precedente al terrorismo e all’estremismo ispirato alla religione, con cui noi non abbiamo nulla a che fare”

Il BRN è attento a osservare il pericolo di un estremismo alimentato dall’ideologia islamica radicale promossa dall’IS. Dice Yusuf:

“Gli eventi del Medio Oriente e l’ideologia estremista sono cose che sentiamo lontano da noi. Sin dalla fondazione del partito nel 1960, il BRN ha sviluppato un’ideologia che è precedente al terrorismo e all’estremismo ispirato alla religione, con cui noi non abbiamo nulla a che fare”

Il BRN comunque era preoccupato dell’influenza dello stato islamico sulla gioventù musulmana nella regione di confine.

“Viviamo in un mondo globalizzato ed è molto difficile impedire alla persone di accedere alle informazioni che vengono dall’esterno. Stiamo attenti che questo genere di tendenza globale non infetti la nostra gioventù”

Il nuovo seppur limitato contatto con i media ci dice che il BRN è determinato a dissociarsi dall’iniziativa del MARA. Il gruppo si attende pochissimo dal governo thai in termini delle concessioni richieste dal partito per poter riesumare i negoziati diretti. Questo di certo vorrà dire una violenza che continua nella regione di frontiera, mentre il BRN tenta di esplorare ed espandere le sue opzioni politiche.

ANTHONY DAVIS, NIKKEI ASIAN REVIEW

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ottimizzato da Optimole