Quest’anno il Festival dei Lettori e degli Scrittori, che si tiene regolarmente nella città balinese di Ubud, ha celebrato i lavori dello scrittore indonesiano Pramoedya Ananta Toer con il suo libro “Questa terra dell’Uomo” (traduzione italiana dal titolo inglese This hearth of Mankind) che è stato il tema principale della manifestazione.
Il libro fa parte della tetralogia “Buru Quartet” che l’autore ha rilasciato tra il 1980 e il 1988, scritti da Pramoedya durante i suoi anni di prigione come prigioniero politico, dopo il golpe del 1965 contro Sukarno, e messi per molti anni al bando in Indonesia. L’autore è morto all’età di 81 anni cinque anni fa, lasciando 20 libri e tantissime storie brevi.
Ma al festival di Ubud gli scrittori di tutto il mondo si sono riuniti per discutere dell’eredita letteraria nella letteratura e nella storia indonesiana. L’autore ha sempre messo in luce la situazione sociale ed economica pesantemente disturbata dall’occupazione neo-coloniale olandese e del governo giapponese durante la seconda guerra mondiale. E’ stato sempre conosciuto come un autore legato alla causa socialista, direttore dell’organizzazione culturale del partito comunista indonesiano, e per questo arrestato. Comunque resta, indipendentemente dal suo credo politico, la sua forte influenza nella letteratura indonesiana per aver “registrato” i tempi più bui del suo paese. Nel museo di Ubud Neka Art sono stati esposti alcuni dei suoi lavori.
Tra i partecipanti c’era jamie James, già critico del The New Yorker, che ebbe occasione di incontrarlo per poterne scrivere un profilo venti anni fa e che ha affermato che sarebbe ora che il mondo letterario iniziasse a valutare la sua eredità letteraria. “Pram era chiaro e serio nelle sue risposte. Fu una grande intervista poiché non mi voleva fare nessuna grande impressione.” La sua grandezza secondo James è che non ha mai sbattuto in faccia al lettore la tragedia del soggetto.
John McGlynn della Lotar Foundation e traduttore di molti suoi libri in Inglese, ha fatto notare che la popolarità dello scrittore è cresciuta con l’indebolimento del potere di Soharto verso la fine degli anni 90. “Questa terra dell’Uomo” messo al bando nel 1991 poteva essere comprato nelle librerie già alla fine del 1998 quando l’era del Ordine nuovo volgeva al capolinea.
La tetralogia “Buru Quartet” era composto da “Questa terra dell’Uomo” del 1980, “Figlio di tutti i popoli” del 1980, “Footsteps” di cinque anni dopo e House OF Glass del 1988. I personaggi di questa tetralogia sono il rivoluzionario indonesiano Minke e Nyai Ontosoroh. Quest’ultima fu portata in teatro nel 2007 con una produzione di Faiza Mardzoeki. L’attrice Happy Salma diceva di aver ammirato il ritratto di Pramoedya delle donne forti, un carattere che era stato un po’ osteggiato dalle femministe che non gradivano quel tipo di descrizione. “In quel periodo quando avevo appena 26 anni e non ero ancora sposata senza bambini lavorai molto duramente per guadagnare l sensibilità per impersonare Nyai Ontosoroh”.
Secondo il proprietario della catena di librerie “Bali’s Ganesha”, Ketuk, Pramoedya scopre una paura psicologica sua come lettore, poiché gli fu proibito di leggere i suoi libri nella sua gioventù. Se suo zio avesse avuto in regalo uno dei libri, probabilmente li avrebbe gettati dalla finestra.
“E’ così differente la situazione oggi che mio figlio può leggere i libri di Pram, in Indonesiano o in traduzione inglese, senza un peso psicologico sulle spalle.”
Ketuk ricorda ancora vividamente in cui ebbe bisogno di nascondersi sotto il letto durante una perquisizione improvvisa negli anni 50, un’esperienza simile a tanti altri scrittori indonesiani della sua generazione.
La stessa sensazione sui libri di Praomedya è stata mostrata dalla scrittrice indonesiana Lily Yulianti Farid che le fu persino proibito di toccare i suoi libri. Sua zia le diceva di tenere i libri nello scaffale e di non leggerli perché potevano essere pericolosi. Oggigiorno Lily osserva che la giovane generazione considera Pramoedya “figo” perché “è stato imprigionato per le sue idee”. “C’è della nostalgia, per non dire che la sua letteratura è ancora importante per l’Indonesia attuale”.
Per lo scrittore australiano Max Lane, un altro traduttore importante di Pramoedya, il futuro dell’eredità dello scrittore indonesiano dipende da quanto approfonditamente e frequentemente gli indonesiani lo discutono.
Per Max Lane che per 40 anni ha lavorato sull’Indonesia dice che Pramoedya e il poeta Rendra sono stati tra l più importanti figure nella prospettiva politica nella letteratura degli anni 60.
Lane inoltre ha detto che “Questa terra terra dell’uomo” è un progetto cinematografico e che non vede l’ora di vedere come sarà accolto dalla da milioni di spettatori, specie tra chi non conosce dell’influenza nel mondo letterario o nella storia del paese da parte di Pramoedya.
C’è la possibilità che la vita di Pramoedya sarà vista solo come un simbolo secondo Lily che ha aggiunto che nel 1998, durante le proteste che condussero alla caduta del regime di Suharto, gli studenti indonesiani usarono le immagini di Sukarno e Pramoedya come simboli per rappresentare il pensiero critico e la libertà.
“Pram potrebbe essere un eroe o semplicemente una importante figura nella letteratura indonesiana, ma ci possiamo rasserenare sapendo che oggi i giovani lettori possono leggere il suo libro senza avere paura” dice Ketuk.