Alcune imprese cinesi hanno espresso interesse nel subentrare nel più grande cantiere navale filippino ad Hanjin a Subic Bay, dopo che l’impresa coreana locale della Hanjin Heavy Industries and Construction ha fatto una richiesta di risanamento.
Almeno due grandi costruttori navali cinesi sono interessati alle operazioni di Hanjin Filippine, secondo il sottosegretario al commercio Ceferino Rodolfo che però non ha citato alcun nome.
Un subentro di successo di una impresa cinese nei cantieri navali a Subic Bay, un luogo che usava ospitare le forze USA, simbolizzerebbe la crescente presenza della Cina nel Mare Cinese Meridionale.
Pechino è stata pronta ad allargare la sua presenza attorno a Subic con progetti di gas naturale liquefatto e di una ferrovia.
Il governo filippino vuole un nuovo investitore per il cantiere navale mentre cerca di salvaguardare migliaia di lavoratori. Hanjiin Filippine è risultata inadempiente per un prestito bancario di 400 milioni di dollari in quello che sembra essere il maggior inadempimento di una corporazione dell’arcipelago.
Quei debiti si aggiungono ai 900 milioni di dollari dovuti ai creditori sudcoreani. Il cantiere navale costruisce navi commerciali come grandi petroliere e navi container.
Il magnate di Davao, Dennys Uy che ha interessi nel settore delle navi e gode di legami stretti con il presidente Duterte, sembra abbia esaminato la questione di Hanjin lo scorso anno. Dennys Uy però ha detto a questo giornale di non essere interessato nell’affare.
Il ministro Rodolfo ha detto che “Hanjin è stato un investitore di valore che ci ha aiutato a sviluppare una base di lavoratori. Cerchiamo di legarli ad altri investitori che hanno espresso interesse nel cantiere navale nelle Filippine”
Il ministro che ha già incontrato i rappresentanti di Hanjin ha detto di sperare di trovare un buon investitore quanto prima possibile.
Il sito di 300 ettari della Hanjin è uno dei maggiori cantieri navali al mondo ed è stato il fondamento per le ambizioni filippine di essere un cantiere per il mondo. Ma i guai della Hanjin Filippine riflettono le tendenze globali avverse che incontrano i costruttori navali tra la forte competizione e la capacità in eccesso.
Gli esperti filippini dicono che il cantiere navale ha avuto un calo di nuovi ordinativi e la fine di alcuni sussidi pubblici ed esenzioni fiscali.
Oltre 7000 lavoratori sono stati licenziati a dicembre a Subic Bay lasciando il numero di impiegati ad appena 3800, qualcosa di molto lontano dai 30 mila degli anni d’oro. Altri tagli ci saranno se Hanjin non riesce a trovare nuovi investitori. La compagnia sta terminando due navi e ha altre otto da fare.
La Hanjin coreana ha investito 2,3 miliardi di dollari da quando è subentrata nel 2006 ed ha prodotto 123 navi. Le Filippine sono la quinta economia al mondo per costruzioni navali, dopo Cina, Corea del Sud, Giappone ed Unione Europea, sebbene le prime tre raccolgono 85% della quota di mercato.
Il cantiere navale di Hanjin è il più grande investimento a Subic Bay, già base navale americana che Pechino vede ora come un centro per Il Gas Naturale Liquefatto e come centro per connetterla all’altra base aerea americana di Clark.
La proprietà dei cantieri navali totalizza 1.6 miliardi di dollari e rappresenta 43,75% della Hanjin Heavy Industry che si separò anni fa dalla Hanjin Group.
“L’industria della costruzioni delle navi vive un periodo duro anche se il minimo lo si è avuto nel 2016” dice Jeong Dong-ik analista della KB Security. Lo scorso anno Hanjin ha rovato a trovare investitori lo scorso anno.
Il prezzo delle azioni Hanjin heavy Industries ha perso il 3,41% venerdì, dopo una precedente caduta del 12,74%. All’annuncio della richiesta di risanamento aveva perso 27,42%.
“E’ inevitabile che Hanjin Heavy sia colpita dai problemi nel cantiere navale di Subic” dice un analista della borsa sudcoreana. “Comunque non credo che possa crollare la sua consociata”
Sono cadute anche le azioni delle Banche filippine verso cui è indebitata Hanjin. BPI ha perso 4,76%, Metropolitan Bank ha perso 4,82% mentre la Rizal Commercial Bank il 9,12%. BDO Unibank ha perso 2,67% prima di chiudere stabilmente.
La Banca centrale delle Filippine ha insistito nel dire che le banche finanziatrici locali avevano “una debole esposizione” sia nei prestiti nel sistema bancario che nei depositi in moneta estera.
“Possono gestire bene questo caso specifico” ha detto il vicegovernatore della Banca Diwa Guinigundo.
L’Autorità Metropolitana di Subic Bay nel frattempo ha detto che Hanjin ha dato un grande contributo all’economia.
“Davvero triste che Hanjin si trovi in ristrettezze finanziarie dopo aver costruito alcune delle più grandi navi al mondo e dato un posto nel mondo ai cantieri navali filippini” ha detto Wilma Eisma, presidentessa della Autorità Metropolitana di Subic Bay.
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