Due rifugiati cinesi in Thailandia, Jiang Yefei e Dong Guanping, sono stati deportati in Cina nonostante che il loro status di rifugiato fosse stato già riconosciuto e fossero in attesa di trasferirsi in un paese terzo, il Canada.
E’ un tradimento del diritto umano a fuggire dalla persecuzione politica e dalla tortura che testimonia del potere crescente del governo di Pechino a persuadere gli altri paesi a negare lo status di rifugiato.
Jiang Yefei e Dong Guanping, i nomi dei due rifugiati, erano stati detenuti in Cina per la loro attività politica ed al rientro in patria troveranno ad accoglierli il carcere e la persecuzione politica. Finora il governo thailandese non ha confermato le voci, ma l’ufficio dell’ONU sui rifugiati a Bangkok, attraverso la voce di Vian Tan, ha espresso la sua più profonda preoccupazione.
“Sembra che le deportazioni siano accadute qualche giorno prima che i due lasciavano la Thailandia. Questa azione è una grave delusione, sottolinea la differenza antica nella legge nazionale thai concernente l’assicurazione di un trattamento adeguato delle persone con bisogni di protezione internazionali… Non dovrebbero essere rinviati nei paesi di origine dove possono rischiare anche la vita”
Analoga dichiarazione è stata espressa da Sunai Phasuk di Human Rights Watch che ha sottolineato come la Thailandia non sia firmataria della convenzione di Ginevra sui rifugiati e che la Thailandia sta ripetendo la sua cattiva storia sui rifugiati perché i due cinesi rischiano al loro rientro in patria la tortura.
Jiang, disegnatore satirico, si trova in Thailandia dal 2008, dopo essere stato arrestato due volte per aver denunciato la risposta del governo al terremoto nel Sichuan. Dong si trova in Thaiandia da settembre, dopo aver subito due arresti per incitamento alla sovversione dei poteri dello stato nel 2001 e 2004, e dopo essere stato detenuto per alcuni mesi nel 2014 per aver commemorato le persone morte nel 1989 per la repressione militare contro i militanti democratici in tutto il paese.
La Thailandia aveva arrestato i due rifugiati cinesi con la scusa di non avere un visto e detenuti in un centro di Bangkok. Poi qualcuno ignoto a loro e alle famiglie, probabilmente il governo cinese, aveva pagato la multa per le violazioni dei visti e dopo qualche giorno sono stati deportati.
La cosa incredibile è che le famiglie di Jiang Yefei e Dong Guangping invece si sono imbarcati a Bangkok su un volo per Toronto per ragioni di emergenza. “Sono in salvo ora .. ma sono tristi perché non hanno potuto viaggiare con i loro cari.”
Anche Jiang Yefei e Dong Guangping sarebbero dovuti imbarcarsi perché avevano lo status di rifugiati ma erano spariti. L’ONU a Bangkok non è riuscita a sapere nulla dei due.
La cosa “strana” è che il Canada aveva già dato il suo assenso ad ospitare i due Jiang Yefei e Dong Guangping, quando sono stati costretti con la forza a ritornare in Cina. Per lo stato thailandese tutto si è svolto secondo la legge.
A luglio scorso si ricorderà che la Thailandia deportò 100 rifugiati Uighurs in Cina.