L’ eredità di Lee Kuan Yew, quella più scura

La democrazia multi partitica monca fa anche parte della eredità di Lee Kuan Yew che Singapore ha bisogno di superare

La morte di Lee Kuan Yew, per quanto ha conseguito come fondatore ed architetto di Singapore, ha liberato tanti ricordi di molti di lui che lo rendono meschino e insolitamente vendicativo. All’età di 91 anni Lee è sopravvissuto a quasi tutti i suoi critici, ma non a tutti.

Singapore
REUTERS/Edgar Su (SINGAPORE – Tags: CITYSCAPE SOCIETY) – RTR43910

Sono troppi gli episodi di vendicatività per poteri enumerare tutti. Ma uno in particolare, conosciuta come Operazione Spectrum nel 1987, rovinò la vita di 22 giovani di Singapore. Se l’intento era, secondo un detto cinese, di uccidere il pollo per far paura alla scimmia, ebbe successo. L’operazione intimidì una generazione costringendola a stare premurosamente lontana dalle cause sociali e da ogni tipo di agitazione.

Tan Wah Piow, ora avvocato britannico, fu costretto a scappare dall’isola subito dopo la crisi provocata. “Nella vita, la sola preoccupazione di Lee Kuan Yew era di essere temuto dai suoi cittadini” ha detto Tan in una dichiarazione rilasciata alla stampa alla morte di Lee. “Ebbe un successo così grande nel perseguirlo che alla sua morte non gli sono rimasti dei soci ma solo dei galoppini.”

“Sarà ricordato come un dittatore esperto che mantenne una parvenza di democrazia e di grande illusione del governo della legge fino al suo ultimo respiro. Fu così grande come dittatore che gli altri nel mondo hanno visto il suo sistema di controllo con invidia”.

Costretti all’esilio furono anche tra gli altri Tang Fong Har, che vive ad Hong Kong, e Francis Seow, ex vice procuratore generale di Singapore che vive negli USA.

Seow in una intervista del 2011 su un canale televisivo americano, descrisse come fosse stato pedinato, col telefono sotto controllo, come la sua spazzatura fosse rovistata e la casa sorvegliata, perché Lee si era convinto che Seow fosse diventato un agente della CIA. Seow, che si divenne un avvocato privato, difese 22 giovani professionisti tra i quali Tan a maggio del 1987 quando furono arrestati col sospetto di essere marxisti nella trappola dellaOoperazione Spectrum.

Alla fine dopo che decise di presentarsi come candidato per l’opposizione, Seow fu arrestato e mantenuto in isolamento per 71 giorni. Una squadra di investigatori perquisì il suo ufficio per prendere tutti i documenti, alla ricerca di prove per qualunque possibile tipo di reato. Alla fine fu accusato di frode fiscale. Liberato su cauzione, decise di scappar dal paese.

Tan fu descritto come l’ideatore della “Cospirazione maxista” di giovani lavoratori cattolici orientati socialmente, di lavoratori dei servizi, artisti del teatro e giovani professionisti. Molti avevano studiato all’estero.

La Branca Speciale della Polizia di Singapore dava loro la caccia per “soffocare la cospirazione comunista al suo germogliare”. Alla fine li sottoponevano ad una procedura di interrogatorio presumibilmente di matrice israeliana ed usata in seguito dalla CIA contro i musulmani nel medio oriente dopo la seconda guerra dell’Iraq. La procedura coinvolgeva la privazione del sonno fino a 60 ore e più, costringere l’interrogato a stare in piedi in un punto per ore mentre chi interrogava sedeva dietro una luce che accecava le facce dei sospettati, l’essere interrogato in condizioni di gelo dopo essere stato bagnato con acqua ghiacciata, schiaffi alla faccia ed altre tecniche. Era detto loro che le punizioni sarebbero terminate solo dopo la loro confessione.

Alla fine i sospettati erano costretti ad andare alla televisione di stato per confessare le loro “colpe” che tra le altre cose includevano l’invio di libri in Cina, non il riceverli dalla Cina. Questo faceva sorgere le domande, nelle menti dei critici, su cosa ci fosse di così malvagio nell’inviare libri da un bastione del libero mercato con una stampa così rigidamente controllata ad uno stato maoista. Dopo la loro liberazione il governo continuò a tartassarli. Alla fine nove dei 22 emisero una dichiarazione in cui dissero di essere stati costretti a fare le ammissioni perché torturati. Furono immediatamente arrestati di nuovo, subendo lo stesso trattamento finché non confessarono un’altra volta.

La “Cospirazione” è stata descritta come un mito dagli storici. Seow disse che Lee si era convinto che loro fossero marxisti ma in seguito decise che non lo erano. Fu il vice primo ministro del tempo Tharman Shanumgaratnam ad ammetterlo in un’intervista del 2001. Molti altri hanno considerato questi arresti come immotivati.

“Singapore non ha un governo della legge, il governo lo ha fatto conoscere ampiamente e ripetutamente sin dagli anni 70” ha detto Gopalan Nair, un avvocato in esilio che vive in California. “La legge è suata dal governo come mezzo politico per mettere il bavaglio al dissenso e la gente lo sa molto bene, come è stato il caso che iniziò con JB Jeyaretnam, compianto oppositore che fu denunciato ripetutamente, arrestato e condotto alla bancarotta prima della sua morte nel 2008. Poi vi è Chee Soon Juan, un alto critico di Lee, che ha sofferto lo stesso destino, professore universitario con una carriera fortemente rispettabile e ben pagata, costretto ora a vendere i propri libri sulla bancarella per guadagnarsi da vivere”.

“Questo modello Singapore fu possibile solo a causa della particolarità di Singapore: una città stato isola posta strategicamente, con attributi geografici unici come un porto naturale, dotata di una popolazione diligente e industriosa, circondata da paesi ricchi di risorse. Non è un modello facile da riprodurre altrove, né lo dovrebbe.

Un altro traguardo certo dell’uomo fu la sua abilità a propagare il mito che fu lui solo il padre fondatore di Singapore. Forse quel mito svanirà presto con la sua scomparsa. Per una persona che preferisce essere temuto piuttosto che amato, i membri della sua cara famiglia e i suoi leccapiedi, che ora piangono la sua scomparsa, non dovrebbero fare eccezione se la sua morte è celebrata come uno storico evento che alla fine libererà la gente.

La morte di Lee Kuan Yew certamente libererà le inibizioni e libererà la gente dalla paura. La paura della persecuzione politica ha menomato i cittadini e residenti di Singapore come nessun altro paese nel mondo sviluppato, fino al punto che persino i ricchissimi, i più intelligenti e quelli in alto nella scala del potere evitano di esprimere il dissenso. Emergerà con la sua morte la verità sull’uomo. Fortuna che il morto non può più brandire lo scettro della legge della diffamazione per mettere la museruola ai critici, come era solito fare velocemente durante la sua vita. Quelli del partito al potere che godettero del suo patronato negli scorsi 50 anni forse dovranno piangere la scomparsa eventuale della politica raccolta del dominio del partito unico. La vita politica non sarà più tranquilla come lo era prima per la sua classe politica.”

Il rappresentante regionale di Human Rights Watch in Asia, Phil Robertson, ha detto:

“Il ruolo tremendo di Lee Kuan Yew nello sviluppo economico di Singapore è al di là di ogni dubbio. Ma è giunto ad un costo molto significativo per i diritti umani. La libertà di espressione oggi ristretta, l’autocensura e la democrazia multi partitica mozza sono anche parte di questa eredità di Lee Kuan Yew che Singapore ha bisogno di superare. Singapore è ancora, nonostante le intenzioni e gli scopi, uno stato a partito unico dove l’opposizione politica è presa di mira e le opinioni contrarie represse. Anche questa è una parte dell’ eredità di Lee Kuan Yew di cui tanti della nuova generazione di Singapore non sono affatto contenti. Chiedono quando, nel modello di governo del PAP, lo sviluppo economico raggiunge un livello che rende possibile la liberalizzazione politica; ed ora che Lee Kuan Yew è scomparso dalla scena, forse quella conversazione dovuta da tantissimo tempo può finalmente andare avanti.”

ASIASENTINEL, Il lato oscuro di Lee Kuan Yew

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