Nell’incendio di un bus scolastico si è avuta la morte di 20 bambini e dei 3 loro maestri, rimasti intrappolati nelle fiamme che hanno avvolto il bus che li trasportava in gita in Thailandia il primo ottobre a Pathum Thani
In un paese che vive i ricorrenti allagamenti di 20 province del paese su cui si è spostata l’attenzione del paese, la sicurezza stradale riceve attenzione solo quando si hanno questi eventi tragici.
Scrive Pravit Rojanaphruk:
“Si consideri questa statistica semplice ma inquietante. Nel 2024 dal 1 gennaio al 6 ottobre ci sono stati 10551 persone morte sulle strade con 643291 feriti. Ciò equivale a 38,22 persone al giorno, tre ogni due ore. …
Se la morte di 23 persone non riesce a trasformare la tragedia in una risoluzione a voler affrontare le questioni di sicurezza delle strade in modo più significativo e continuo, ho paura che sarà solo questione di tempo prima che ci ritroveremo a piangere un altro grande gruppo di vittime di incidenti stradali…
Da dove cominciamo quando i problemi sono così numerosi? Ovunque si guardi ci sono problemi: patenti ottenute troppo facilmente, la gente che beve durante la guida, conduttori assonnati, guida imprudente, motociclisti spericolati, motociclisti stranieri imprudenti, l’indifferenza alle strisce pedonale degli autisti, autisti di bus pubblici imprudenti, riccastri alla guida di Ferrari che diventano assassini ed altro ancora ….
Alcuni sono troppo fatalistici e credono che se il tempo di morire è giunto, moriranno ugualmente. Se no, tutto andrà bene ….”
Traduciamo di seguito una riflessione del giornalista inglese Jonathan Head sulla morte di 20 bambini nell’incidente di Pathum Thani
La morte di 20 bambini aiuterà a rendere più sicure le strade della Thailandia?
La Thailandia vive un grande shock da quando tre giorni fa nell’incendio di un bus, c’è stata la morte di 20 bambini e dei loro 3 maestri, rimasti uccisi nelle fiamme che hanno avvolto il bus su cui viaggiavano.
E’ stato uno degli incidenti stradali peggiori del paese ed ora chi indaga ha scoperto una serie di problemi di sicurezza che secondo alcuni hanno trasformato il veicolo in una bomba su ruote.
Questo incidente ha lasciato il paese che piange ancora la morte delle 23 vittime sul bus a chiedersi come sia stato possibile che sia accaduto e se potrebbe accadere ancora.
I video fatti del bus, dopo che era andato a finire su una barriera di cemento e si era fermato, mostravano vampate di fiamme che uscivano dalla parte inferiore del bus e che lo hanno trasformato in un inferno nel giro di qualche minuto, non dando così a chi era nel retro del bus nessuna possibilità di fuga.
Le indagini hanno trovato che il bus, trasformato per utilizzare gas naturale compresso, aveva sei bombole di gas legalmente installate sulla parte posteriore e allo stesso tempo altre 5 bombole messe illegalmente nella parte anteriore del bus.
Un tubo che usciva da una delle bombole davanti si era rotto con l’impatto facendo uscire il gas che poi si è acceso. I passeggeri rimasti in trappola sembra non siano riusciti ad aprire l’uscita di emergenza sul retro sebbene non si capiscano ancora le ragioni.
La risposta del governo è stata di ordinare l’ispezione degli oltre 13mila bus pubblici e privati alimentati da gas naturale compresso e di sospendere tutti i viaggi di studio di lunga distanza.
Il bus registrato nel 1970 era stato trasformato non solo per poter utilizzare il gas naturale compresso. Era un bus alla Frankestein con vari lavori fatti varie volte e dell’originale chassis restano solo qualche parte.
Un tempo era un bus a due piani che era stato trasformato a singolo piano dopo che alcune limitazioni apparse dopo imponevano limiti di altezza per la tendenza a rovesciarsi negli incidenti.
I passeggeri si trovavano sul piano superiore mentre il piano inferiore era usato per accomodare tutte le bombole di gas, tanto che i media sociali hanno paragonato questo bus ad una bomba su ruote.
Tutto ciò accade nonostante la graduale introduzione negli scorsi 15 anni di regolamenti per la sicurezza dei bus fatta da UNECE, un’agenzia responsabile per creare norme internazionali in Molte aree. Ma l’applicazione di queste norme è stata lenta e frammentaria.
“Il problema è che la maggioranza delle industrie in Thailandia non riescono a raggiungere questo standard e quindi l’applicazione è stata ritardata per permettere loro di adeguarsi” dice Sumet Ongkittikul, specialista del trasporto del TDRI che aggiunge: “I regolamenti si applicano ai nuovi bus ma la maggioranza dei bus che girano in Thailandia sono vecchi”.
La modifica di vecchi telai di autobus con nuove carrozzerie è un’industria locale, dove gli standard di sicurezza sono per lo più molto indietro rispetto a quelli di molti altri Paesi.
Si ritiene che almeno l’80% degli autobus che collegano le città della Thailandia appartenga a questa categoria di vecchi autobus adattati.
“Un nuovo bus di un buona marca è molto costoso. Allora usano il vecchio telaio su cui i costruttori locali costruiscono la nuova struttura, ma questo è ancora un vecchio bus su cui i nuovi regolamenti non si applicano” dice Sumet Ongkittikul.
Per esempio la norma UNECE UN $118 che richiede che gli interni del bus siano fatti con materiali poco infiammabili è stata introdotta nel 2022 in Thailandia, ma non si applica ai bus fatti prima o adattati usando il vecchio telaio.
I materiali meno infiammabili avrebbero potuto mitigare le fiamme del bus di martedì scorso. E sembra che sembrano essere stati violati persino quei pochissimi regolamenti che si applicavano a questo bus maledetto.
Secondo la polizia il bus è stato ispezionato a maggio scorso ma l’aggiunta di altre bombole di gas si crede sia stata fatta in seguito all’ispezione.
Due giorni dopo l’incidente la polizia ha scoperto che il proprietario del bus è stato sorpreso a rimuovere le bombole dagli altri cinque suoi bus. Ciò ha comportato la sospensione della licenza di usare i bus ed è stato accusato di aver causato la morte per negligenza.
Ma questo incidente alla fine porterà davvero dei cambiamenti alla cattiva storia di incidenti stradali in Thailandia?
Il Paese è attualmente alla quinta edizione del Piano regolatore nazionale per la sicurezza stradale, ma i progressi sono scarsi.
Per anni, il Paese è stato tra i primi 10 Paesi con il più alto numero di vittime della strada pro capite. A volte è stato il secondo.
I dati del TDRI hanno rilevato che nei 10 anni fino al 2023, una media di 17.914 persone è morta per incidenti stradali all’anno. Nel Regno Unito, che ha una popolazione simile, i decessi sono 10 volte inferiori.
Chiunque viaggi regolarmente sulle strade Thailandesi ha familiarità con i comportamenti pericolosi esibiti abitualmente da molti guidatori. E’ molto comune superare i limiti di velocità ma è raro l’essere puniti per questo. Le auto si muovono nel traffico, lasciando poco margine di errore. I veicoli commerciali sono spesso sovraccarichi, mal progettati e male illuminati. I motociclisti non indossano abitualmente il casco, molto più che nei Paesi vicini.
Alcuni accusano la polizia di corruzione, altri il buddismo e la sua nozione del Karma che attribuisce gli incidenti alla cattiva fortuna piuttosto che alle cattive abitudini.
Sebbene ci siano molti avvisi che mettono in guardia contro i pericoli del bere durante la guida, non ci sono campagne di sicurezza stradale sostenute di alcuna agenzia governativa. Alcuni ricercatori ritengono che ciò sia dovuto al fatto che la maggior parte degli incidenti mortali, in moto e sugli autobus pubblici, colpisce i gruppi a basso reddito e non i politici che di solito guidano, o sono guidati, in auto di fascia alta con alti livelli di sicurezza.
Nonostante le statistiche scioccanti, la sicurezza stradale non è vista come una questione urgente ed essa attira poco l’attenzione della gente.
Ci sono stati molti incidenti altrettanto terribili che hanno coinvolto autobus a lunga percorrenza, eppure oggi sono poco più sicuri di 10 anni fa.
Il Ministro dei Trasporti Suriya Jungrungreangkit ha annunciato l’istituzione di una commissione speciale per esaminare tutti gli aspetti della sicurezza stradale dopo l’incidente mortale di martedì, ma l’iniziativa è stata accolta con scarso clamore ed entusiasmo.
Se questa iniziativa porterà davvero a miglioramenti significativi e ridurrà il numero di vittime annuali, romperà il modello di misure inefficaci che ha caratterizzato quasi tutti gli sforzi della Thailandia in materia di sicurezza stradale fino ad oggi.
Jonathan Head, BBC