La morte di Baghdadi non significa la fine del ISIS nel Sudestasiatico

La morte di Baghdadi, capo del Califfato islamico, è stata annunciata trionfalmente dal presidente USA Trump, ma l’ideologia del gruppo terroristico vive ancora nel Sudestasiatico dove le agenzie della sicurezza nazionali si preparano a possibili attacchi di vendetta.

Le autorità indonesiane e malesi sono in stato di allerta mentre un esperto di terrorismo dice che ci potrebbe essere un afflusso di militanti del Califfato Islamico nelle Filippine.

polizia FPI

Il capo della divisione di antiterrorismo della polizia reale malese, Said Ayob Khan Mydin Pitchay, ha detto: “La morte di Baghdadi non avrà impatti sulla Malesia … dal omento che tutti i piani di attacchi terroristici in Malesia sono venuti da lupi solitari ed individui che si sono radicalizzati da soli sotto l’influenza dell’ideologia jihadista Salafi del ISIS. E finché non si elimina l’ideologia ISIS finché non si eliminano gli altri gruppi che aderiscono a tale ideologia la minaccia terroristica resterà”

Ayob Khan Mydin Pitchay ha indicato al fatto che il gruppo di Al Qaeda continua ad esisteredopo la morte del suo capo nel 2011 Osama Bin Laden.

Il jihadismo salafita è un’ideologia religiosa e politica che si basa sul movimento salafita di tornare a quella che i suoi aderenti credono sia la vera versione dell’Islam.

Secondo un membro del Densus 88 indonesiano l’ideologia del ISIS “resta la base fondamentale della sua lotta” e si è diffusa nel paese con libri e media sociali fino al ponto che è difficile fermare la sua influenza. Secondo l’ufficiale del Densus 88 il nuovo capo determinerà se la minaccia si è indebolita, ma l’Indonesia è sempre in stato di allerta per gli attacchi terroristici.

Secondo Sofyan Tsauri, ex membro di Al Qaeda, crede che la morte di Baghdadi è un colpo molto forte per il morale del ISIS globalmente, nonostante “il gruppo non sia costruito su una figura ma su una ideologia. Potrebbe o indebolire un gruppo oppure innescare attacchi di vendetta”

Tsauri dice che ISIS è ancora popolare presso quegli indonesiani che soffrono per le durezze economiche e per la discriminazione perché vedono il gruppo come una soluzione per le loro lotte, mentre alcuni che appartengono alla classe media è attirato perché crede nella “Escatologia islamica della fine del mondo che avviene in Siria”.

Ci potrebbe essere anche un flusso di militanti ISIS verso le Filippine che sono il solo luogo nel Sudestasiatico dove le cellule ed i gruppi proISIS possono fisicamente controllare il territorio o avere esperienza militare.

“Il comando ISIS diede indicazione ai suoi militanti del Sudestasiatico a viaggiare nelle Filippine” dice Zachary Abuza del National War College di Washington. “Con la morte di Baghdadi sempre più militanti non considereranno di andare in Iraq e Siria, così Mindanao sarà la loro attrazione”

Mindanao, l’isola del meridione filippino, è un crogiolo di attività terroristiche dove i fedeli del ISIS nel 2017 occuparono Marawi per cinque mesi, prima che le truppe del governo ne riprendessero il controllo ad ottobre successivo. Oltre 1100 persone persero la vita nei combattimenti compreso i civili nel più grande attacco nel Sudestasiatico.

Il ministro degli esteri di Singapore commentando la notizia ha detto che la morte di Baghdadi è stata “uno sviluppo importante nella attuale lotta contro il terrorismo che resta una seria minaccia per tutto il mondo Singapore compresa.”

Nel frattempo il portavoce dei militari filippini generale Edgard Arevalo ha detto che le truppe filippine “restano alla massima allerta per impedire possibili tentativi di cavalcare questo avvenimento”

“L’AFP continuerà col proprio sforzo vigoroso per impedire o contrastare i terroristi che continuano a minacciare il nostro paese” ha detto Arevalo che ha invitato a denunciare attività o persone sospette.

“La vigilanza aiuterà le forze di sicurezza nella nostra campagna per negare al ISIS la presa nel nostro paese”

Il professor Abuza che è specializzato sulle insorgenze e il terrorismo nella regione, ha detto che la morte di Baghdadi operativamente non farà la differenza per le cellule terroristiche nella regione.

“Credo che le cellule del Sudestasiatico che ha giurato fedeltà al ISIS continueranno a fare ciò che facevano indipendentemente da ciò che accade sul terreno in Siria. Le cellule indonesiane vicine al ISIS per gli anni passati hanno preso di mira la polizia e più di recente i politici.” dice Abuza secondo cui non esiste un comando e controllo centralizzati per il ramo regionale del Califfato Islamico dell’Asia Orientale, ISEA, ed i gruppi del Sudestasiatico restano abbastanza autonomi. Inoltre nella regione sono giunte poche risorse da quello che è restato del ISIS in Siria ed Iraq.

“Se ISIS si è davvero esaurito allora si vedrà un cambio di sostegno di ritorno ad Al Qaeda e Jemaah Islamiya. Quello sarà molto più facile da fare senza Baghdadi di mezzo” dice Abuza.

“Nel Sudestasiatico i gruppi sono molto più fluidi. Gli individui passano tra i gruppi. Nel medio oriente e nell’Asia meridionale essi sono i rivali più acerrimi”
Amy Chew, SCMP

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