La scommessa pericolosa nel gioco online a Timor Est

Se il governo riuscirà a gestire i potenziali aspetti negativi derivanti dall’autorizzazione a ospitare il gioco online a Timor Est, i proventi di questa scommessa potrebbero risollevare l’economia nascente del Paese.

Nel 2023 fu fondata la VGA-TL, Associazione del Gioco Virtuale di Timor Leste come “corpo indipendente amministrativo che ha lo scopo di promuovere ed iniziare l’industria del gioco online a Timor Est”.

VGA-TL propone una bozza di quadro di riferimento per le licenze simile a quelle di Malta, secondo la legge del Gioco e leggi associate, o a quelle dell’Isola di Man con la Legge Regolamentare del Gioco Online e leggi associate, che l’UNODC, Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, elenca come centri di servizi “White Label”.

La scommessa pericolosa nel gioco online a Timor Est

Tali servizi sono affini al franchising: le licenze per il gioco d’azzardo online offrono l’intera gamma di servizi, dalla concessione di sublicenze alla creazione di operazioni commerciali chiavi in mano completamente funzionali.

In teoria, questo sviluppo consente a qualsiasi operatore di gioco che voglia fondare un casinò online a Timor Est di farlo pagando una tassa ai titolari di licenza.

Il presidente timorese José Ramos-Horta non aveva indicato alcun interesse in casinò locali in una intervista di giugno 2024 data alla televisione di Macau.

A settembre 2024 il governo locale della Regione Amministrativa Speciale Oecusse-Ambeno ha confermato il progetto per un ODC, Centro Digitale di Oecusse, che promette miglioramenti infrastrutturali e di servizi del valore di 550 milioni di dollari per creare “il primo fornitore di soluzioni per la gestione e il call center completamente segnalato (sic) nel settore del gioco online di Timor Est”.

Storicamente vari governi hanno permesso all’industria del gioco di operare laddove sono percepiti favorire l’economia attraversi altri servizi offerti insieme sul posto e i salari per gli impiegati locali.

Tali opportunità in regioni in via di sviluppo offrono una possibilità di conseguenze positive sull’economia più vasta.

Comunque ciò è spesso più vero del gioco d’azzardo dei casinò e non per il gioco d’azzardo online. Molti paesi si oppongono al gioco d’azzardo online per le esternalità negative, tra cui la dipendenza dal gioco, la vulnerabilità finanziaria, la spesa improduttiva e la criminalità.

Timor Est ha bisogno di nuove fonti di entrate e di crescita economica differenti dal suo Fondo Petrolifero che secondo il premier Xanana Gusmao potrebbe esaurirsi entro il 2034.

I dati nazionali statistici tra il 2003 e 2022 illustrano ciò con la componente del petrolio del PIL che cade del 51,9% da 1194 milioni di dollari del 2003 ai 574 milioni di dollari del 2022.

Ospitare operazioni di gioco d’azzardo online è visto come una porta d’accesso per Timor Est per iniziare a fornire servizi di outsourcing dei processi aziendali (BPO).

Capital Group Timor-Leste sta costruendo un call center che offre 150 posti di lavoro, di cui almeno 120 legati al gioco d’azzardo online. I fornitori di BPO offrono servizi di terze parti per alcuni processi aziendali che possono valere la pena di esternalizzare, come l’assistenza ai call center per le piccole imprese.

Questo si sposa perfettamente con il modello “white-label” delle operazioni di gioco d’azzardo online: il licenziatario può accedere ai costi più bassi dell’outsourcing e offrire una serie di servizi aziendali con i permessi di licenza per gli operatori.

I BPO, e più in generale l’esportazione di servizi, possono essere considerati un potenziale impulso per lo sviluppo e la diversificazione economica di Timor Est. Gli studiosi sottolineano come un’ampia base di manodopera qualificata e una connettività digitale avanzata aiutino i Paesi a ottenere un vantaggio comparativo nei BPO.

Se Timor Est vuole ottenere questo risultato, deve fare affidamento soprattutto sul secondo fattore, data la mancanza del primo.

Le Filippine ne sono un esempio comune, ma alcuni Paesi dell’ASEAN stanno chiudendo il gioco d’azzardo online a causa dell’aggravarsi delle dipendenze e di altre patologie locali.

Il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha vietato in maniera generalizzata gli operatori di gioco d’azzardo online filippini (POGO) nel novembre 2024. La Philippine Amusement and Gaming Corporation (PAGCOR), di proprietà statale, fondata nel 1977, ha sostenuto che circa 40.000 lavoratori filippini del BPO sarebbero stati licenziati.

Tuttavia, i lavoratori delle POGO non rappresentano una maggioranza significativa in un settore che, secondo le stime dell’IT & Business Process Association of the Philippines (IBPAP), nel 2022 conterà 1,4 milioni di lavoratori, su una forza lavoro di 50,19 milioni.

Secondo l’IBPAP, i posti di lavoro legati al BPO hanno contribuito all’economia nazionale per 26,6 miliardi di dollari, ma i funzionari governativi hanno affermato che le Filippine “non hanno bisogno” dei POGO.

Analogamente, nel maggio 2024, il Ministero delle Comunicazioni e dell’Informatica indonesiano ha annunciato di aver eliminato più di 800.000 siti web di gioco d’azzardo nella seconda metà del 2023.

Nel novembre 2024, l’Indonesia ha stimato che il totale delle transazioni di gioco d’azzardo online nel 2024 ha raggiunto 61,6 miliardi di dollari. Durante la sua prima riunione di gabinetto, il presidente Prabowo Subianto ha dichiarato di voler reprimere il gioco d’azzardo online insieme al traffico di droga.

Attualmente, il decreto legge 6/2016 di Timor Est fornisce un regolamento quadro sulle attività di gioco d’azzardo e sulle relative licenze, che sostiene la proposta della VGA-TL di un quadro semplificato per le licenze.

Questo approccio relativamente non vincolante all’identificazione dei licenziatari come parti responsabili potrebbe contribuire a mitigare le lacune nella capacità di applicare le normative, soprattutto per quanto riguarda le attività transfrontaliere.

Il rafforzamento del settore dei servizi di Timor Est al di là del turismo sarebbe un grande impulso per l’economia del Paese.

Un giorno, Timor Est potrà forse essere paragonato ad altri piccoli Stati insulari che si affidano a servizi finanziari e/o commerciali analoghi per superare il proprio peso, come Antigua e Barbuda o Malta.

Con il giro di vite in corso sugli operatori di casinò online in Indonesia, nelle Filippine e a Macao, Timor Est ha tutte le carte in regola per catturare le scommesse che prendono il volo.

Isabelle Chua Fulcrum.sg

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