Gli attacchi suicidi portati avanti da differenti famiglie nelle tre chiese di Surabaya, ad una stazione di polizia ed un appartamento di periferia fanno sorgere la paura di altri attacchi durante il mese del Ramadan con nuove richieste di leggi antiterrorismo più ferree.
Tredici militanti ed almeno 12 civili sono morti mentre oltre 50 persone sono state ferite negli scoppi, appena qualche giorno dopo che militanti avevano ucciso cinque poliziotti in una rivolta in un centro di detenzione temporaneo al quartier generale di Giacarta della polizia, Brimob.
Una famiglia di sei persone appena tornate dalla Siria, tra le quali una madre e due figlie, ha perpetrato l’attacco alle chiese del 13 maggio, mentre tre persone di un’altraa famiglia sono morte in uno scoppio in un appartamento quella stessa sera ed una terza famiglia di quattro è stata uccisa mentre conduceva due motociclette bomba nel piazzale della polizia il mattino seguente.