Cinque grandi famiglie thailandesi e i governi di Prayuth

Quando il partito dei militari thailandesi Palang Pracharat, PPRP, provò a finanziare la propria campagna elettorale, i suoi sostenitori organizzarono una cena di stile cinese per i grandi alleati.

Alla serata parteciparono i grandi nomi della elite degli affari thailandesi con i rappresentanti di primo ordine tra tanti di CP Group , ThaiBev, King Power, Boonrawd Brewery, Central Group, seduti ai tavoli principali.

Quel banchetto fruttò 22 milioni di dollari per le casse del nuovo partito, donazioni di corporazioni che successivamente la Commissione Elettorale definì come chiare e non in violazione delle regole elettorali.

cinque grandi famiglie
AFP Forum/Chanat Katanyu

Mesi dopo contro tutte le aspettative il PPRP vinse il voto popolare delle elezioni del 24 marzo riportando al potere il golpista generale Prayuth Chanocha ed il suo ordine della stabilità sotto forma di governo eletto di coalizione.

Quello status quo, dicono analisti e critici, promuove in modo non equo le cinque grandi famiglie del regno, conosciute come le famiglie fondanti dietro a CP Group , ThaiBev, King Power, Boonrawd Brewery, Central Group, a dispendio oligopolista degli imprenditori più piccoli, con meno connessi.

Durante i primi cinque anni di potere della giunta dal 2014 al 2019 le cinque compagnie sono cresciute in ricchezza e potere mentre alcuni si espandono in nuovi affari come sviluppo fondiario ed altri come CP e Central Group si sono allargate nella distribuzione delle province.

Ma mentre le grandi cinque famiglie e corporazioni crescono floride, salgono i rischi associati con un’economia che rallenta ed i critici di opposizione indicano le compagnie e i loro clan fondanti come compici nel perpetuare la divisione vasta e politicizzata del regno.

Le concessioni di stato appena garantite ed i grandi contratti fanno credere, sebbene in modo non totale, alle critiche mentre taluni analisti considerano gli accordi ed i privilegi come un rimborso delle donazioni fatte alla campagna elettorale del PPRP.

Di esempi secondo critici ed analisti ce ne sarebbero tantissimi. L’autore ha chiesto alle grandi cinque compagnie interessate di commentare senza però ricevere risposte immediate.

King Power ha avuto il rinnovo del monopolio del commercio al dettaglio del duty free all’aeroporto principale di Bangkok e l’estensione ad altri tre aeroporti per un decennio, appena dopo due mesi dalle elezioni ma prima che si installasse la nuova coalizione a guida del PPRP.

Un consorzio guidato da CP Group ha ricevuto ad ottobre un contratto da 5,7 miliardi di dollari per costruire una ferrovia di alta velocità di 220 chilometri che connette tre aeroporti dentro e fuori Bangkok, nonostante che questo conglomerato non abbia esperienze precedenti nella costruzione di grandi infrastrutture.

L’articolazione delle telecomunicazioni True è stata vista da analisti del mercato e ricercatori indipendenti come il maggiore beneficiario dell’ordine esecutivo di Prayuth di aprile, settimane dopo le elezioni, di estendere per cinque anni il periodo di rimborso dei tre operatori di telecomunicazioni per le loro licenze 4G.

ThaiBev e Boonrawd, il duopolio della birra e dei liquori, traggono beneficio dalle tariffe alte e crescenti sulle importazioni di birra e vino e da altri regolamenti di produzioni che hanno impedito il radicarsi nel paese del boom globale della birra artigianale.

In modo più vasto la forte presa delle grandi cinque famiglie sul settore degli affari, che va dall’agricoltura all’alcol al dettaglio, ed i regolamenti di stato che rafforzano queste posizioni di mercato, hanno impedito lo sviluppo di 5,2 milioni di imprese medio piccoli del regno.

Senza alcun dubbio, conta anche che le aziende medio-piccole thailandesi sono fortemente legate ai capitali e le grandi banche del paese preferiscono prestare alla cosa certa delle cinque grandi famiglie piuttosto che alle piccole medie imprese percepite a maggior rischio.

La banca di stato dedicata alle Piccole medie imprese ha solo massimo 5000 conti con una base potenziale di milioni di utenti; Bangkok Bank, il maggior finanziatore ed altro ospite della Cena del PPRP di recente ha annunciato di tagliare i prestiti alle piccole medie imprese per il rischio comparativo dei prestiti di scala minore.

Ma la concentrazione delle cinque grandi famiglie del potere economico ha i suoi rischi. Secondo un analista di una banca di investimento le grandi cinque sono diventate “troppo grandi per fallire”, mentre un qualunque segni di sofferenza finanziaria in una delle corporazioni farebbe crescere le preoccupazioni del mercato dei rischi sistemici del settore bancario.

Mentre le banche sono molto regolate dalla Banca Centrale della Thailandia, non esiste alcun controllo regolatore per le attività, gli investimenti e le decisioni di leve finanziarie delle grandi cinque famiglie, ha notato lo stesso analista.

Il rischio crescerebbe in particolare nel settore fondiario quando alcune delle cinque grandi famiglie si sono buttate di peso nello sviluppo fondiario ed edilizio contribuendo al surplus. Ultimi rapporti dicono che ci sono 500mila unità di case vuote nella sola capitale.

Altri indicano alla partecipazione delle grandi cinque all’espansione massiccia del dettaglio, sia a Bangkok che nella provincia, quando il consumatore medio thai è troppo sovraccarico ed il debito delle famiglie in crescita è al 79% del PIL, il secondo più alto in Asia.

Con maggiore precisione i critici sostengono che il dominio economico delle cinque grandi famiglie è fondamentale nella dura divisione della ricchezza che secondo vari dati sarebbe cresciuta mentre le grandi cinque famiglie crescevano sotto i cinque anni di giunta militare.

Thanathorn Juangroongruangkit, capo del partito di opposizione del FFP, ha detto in un’intervista allo scrivente a novembre che troppo settori dell’economia trovano davanti “strutture oligopoliste e monopoliste” che danno a “poche famiglie opportunità di rendite per creare un enorme quantità di ricchezza”

Disse che le cinque grandi famiglie e gli altri gruppi di capitale accumulano ricchezza con metodi regressivi come alleanza con detentori del potere politico per fare leggi e regolamenti che impediscono la competizione e quindi aprono la strada per un’integrazione arretrata monopolistica delle catene di rifornimento di produzione.

“Le grandi cinque corporazioni devono innovare ed usare i prodotti della innovazione per competere col mondo” disse Thanathorn, figlio miliardario di una compagnia di ricambi di auto. “Non devono rubare lavoro ed affari dalle imprese che si trovano dietro”

Il suo Future Forward Party, Anakhot Mai, che nel suo manifesto include antioligarchi, ha annunciato che presenterà una legge in parlamento per promuovere più competizione nel mercato nazionale dell’alcol, una sfida alquanto chiara al duopolio di sempre ThaiBev e Boonrawd.

Alcuni dicono che una decisione contraria al FFP potrebbe ricadere sulle compagnie e clan che il suo partito prende di mira in parte in nome della redistribuzione della ricchezza.

Per ironia, il giorno 1 dicembre la Commissione elettorale ha deciso di sciogliere il FFP per una pretesa violazione del finanziamento della campagna elettorale che limita quanto un donatore può donare. La corte costituzionale darà il giudizio finale sulla decisione della Commissione Elettorale.

La banca di investimento Credit Suisse affermò nel suo rapporto sulla ricchezza globale della fine 2018 che la Thailandia aveva l’economia più diseguale al mondo con il 67% della ricchezza detenuta dal 1% della popolazione ed in rapida crescita dal 58% del 2016.

One Bangkok Perspective

Lo si vede nelle tavole di ricchezza individuale. Il clan Chearavont del CP è al picco dei 50 più ricchi della Thailandia secondo Forbes con una ricchezza di famiglia di 29,5 miliardi di dollari. La famiglia Chirathivat di Central Group si pone al secondo posto con 21 miliardi, mentre Charoen Sirivadhanabhakdi del ThaiBev è quarto con 16 miliardi.

La Banca Mondiale nel frattempo ha citato varie misure e rapporti che mostrano come siano peggiorate povertà e diseguaglianza con la giunta al potere di Prayuth mentre crescevano ricchezze e potere sul mercato delle grandi cinque famiglie.

Il tasso di povertà ufficiale della Thailandia è cresciuta su base annuale nel 2016 attorno al 10% della popolazione, mentre il 40% della popolazione più povera in termini di ricchezza vedeva il loro consumo medio ed entrate medie scendere dal 2015 al 2017 sotto il governo della giunta.

Un recente Rapporto Mondiale Gallup citato dalla Banca Mondiale mostrava un peggioramento delle percezioni di benessere finanziario, standard di vita e di entrate tra i thai all’inizio del 2016.

Il nuovo governo eletto di Prayuth afferma di voler dare priorità ad affrontare la divisione di ricchezza e di sollevare i poveri ed ha visto varie politiche di sostegno finanziario per giovani e vecchi ed un progetto di welfare visto come viziato.

Come il premier populista cacciato dal golpe Thaksin, le politiche di Prayuth dà peso a ciò che critici ed analisti chiamano denaro dell’elicottero che fa poco per stimolare la crescita sostenibile e anche meno per affrontare le questioni strutturali e regolatorie che rafforzano i grandi e svantaggiano le aziende medio piccole.

Un’iniziativa di promozione della competizione di mercato, come con gli altri mezzi tentativi delle amministrazioni di livellare il capo di gioco delle corporazioni locali, non sono riuscite a partire sotto il governo del golpe di Prayuth, mentre i regolamenti che favoriscono i grandi a svantaggio dei piccoli sono stati in certi settori rafforzati e non addolciti.

E’ ancora discutibile quanto il conflitto politico radicato del paese sia di fondo espressione della divisione della ricchezza del paese, e quanto la questione sia stata usata per interessi politici particolaristici come ha mostrato il movimento delle magliette rosse di Thaksin.

Ma il rallentamento che si avvicina della Thailandia, col PIL che scenderà sotto il 3% e che potrebbe scendere ancora nel 2020 a seconda dell’efficacia delle varie misure di stimolo, mette il proclama in favore dei poveri di Prayuth sotto un test politico notevole.

Mentre i profitti delle cinque grandi famiglie crescono mentre l’economia rallenta, il governo del PPRP sarà sempre più pressato a scacciare la critica dell’opposizione e le nozioni popolari crescenti secondo cui favorisce i grandi verso i piccoli ed i ricchi verso i poveri.

Se e quando quella realtà politica diventerà comune, la stabilità che il governo Prayuth ha promesso di dare alle cinque grandi famiglie e alle elite delle corporazioni, sia nei banchetti di finanziamento sia nella campagna elettorale, potrebbe vedersi presto disfatta a loro particolare danno.

Shawn Crispin, Asiatimes.com

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