Il terrorismo è una delle eredità politiche di Thaksin Shinawatra ex premier thailandese deposto dal golpe del 2006
La sfortuna e una decisione di ogni giorno hanno portato via a Muhammad Amin una gamba.
Il pomeriggio tardi del 6 aprile, il giovane lavoratore tornava a casa con la sua moto e stava per sorpassare un’auto sulla strada principale nella provincia di Yala. La macchina esplose all’improvviso scaraventando il ragazzo a terra.
Muhaammad provò a rialzarsi ma si accorse che la sua gamba sotto il ginocchio gli era stata portava via dall’esplosione. Si allontanò strisciando e poi fu portato all’ospedale.
Quando fu rilasciato dall’ospedale quattro mesi dopo, dovette abbandonare il lavoro perché aveva perso, oltre alla gamba, anche l’uso del suo braccio destro. Era l’unico della famiglia di sette persone a portare da mangiare a casa, ed ora con una protesi alla gamba lotta per riuscire a portare qualcosa per sostenere la famiglia.
La Thailandia è un paese buddista ma il 90% della popolazione del profondo meridione è musulmana. Mentre i ribelli musulmani che cercano l’idnipendenza dalla Thailandia hanno lanciato numerosi attacchi contro i buddisti, i musulmani che si trovano a passare sono spessi intrappolati negli scontri, ed è stat il caso di Muhammad.
Negli attacchi di dieci anni sono 6200 le persone uccise durante gli attacchi dell’insorgenza.
Il terrorismo è una delle eredità politiche dell’ex premier Thaksin Shinawatra. Andò al governo nel 2001 e attirò l’attenzione per la sua politica di ordine pubblico aggressiva che fu criticata specialmente a causa delle misure antiterrorismo adottate nelle province più meridionali della Thailandia. Nel 2004 una ottantina di manifestanti musulmani furono catturati, posti in mezzi militari affollati e lasciati morire per soffocamento.
La posizione dura del governo portò ad attacchi di vendetta e la violenza continua fino ad ora. Il disagio nella regione più meridionale non si limita ad un conflitto religioso ma ha anche portato a turbolenza politica. Il movimento di indipendenza dei musulmani iniziò negli anni 60 ma la situazione si stabilizzò negli anni 80 quando l’allora primo ministro Prem intraprese un approccio moderato con cui si perdonava chi si arrendeva al governo.
La politica adottata dall’ex capo dell’esercito, che ora è capo del consiglio della corona, fu sconvolta da Thaksin che abolì il SBPAC, centro amministrativo per le regioni meridionali, istituito da Prem per la promozione dello sviluppo dell’area. Thaksin che era un ex ufficiale della polizia, spostò il ruolo fondamentale di controllo dell’ordine pubblico dall’esercito alla polizia.
Thaksin calcolò male la forza e la risposta aggressiva dell’insorgenza, disse Chaturon Chaisang che fu vice primo ministro nell’amministrazione Thaksin.
Nel 2005 Thaksin nominò il generale musulmano Sonthi Boonyaratglin a comandante in capo dell’esercito che poi cacciò Thaksin con un golpe l’anno seguente. Dal momento che fu Prem a indicare la nomina di Sonthi alla posizione principale dell’esercito, Thaksin additò Prem come colui che aveva organizzato il golpe. La lotta con Prem costò a Thaksin il sostegno nella parte meridionale del paese.
Prem era nato a Songkla, una delle province meridionali thailandesi. Una sua statua in bronzo si erige nel parco storico a lui dedicato, ed un museo contiene pezzi che parlano della storia personale di Prem e di quello che ha raggiunto.
Tra le persone della regione nessuno è più rispettato di Prem dice un ufficiale al museo.
Il partito democratico, che è il nemico politico di Thaksin, ha un forte sostegno politico nel meridione. Thaksin riuscì a catturare vari legislatori del partito senza però conquistare la maggioranza della regione.
Thaworn Senneam, ex segretario del partito, ammise che Thaksin gli aveva chiesto quanto gli avrebbe dovuto dare perché lasciasse il partito. Thaksin che lasciò andare la politica di Prem creando molta confusione nell’ordine pubblico non avrebbe mai più vinto il sostegno dalle province del meridione, dice Thaworm.
Le elezioni generali di febbraio scorso tenute dall’amministrazione sotto l’influenza di Thaksin fu annullata dalla corte costituzionale a causa di una serie di boicottaggi nelle regioni meridionali che resero impossibile tenere lì le elezioni.
L’amministrazione cercava una via di uscita dala confusione politica attraverso le elezioni ma la decisione della corte precluse questa via e portò al golpe dell’esercito.
Il confronto tra i sostenitori di Thaksin, che conquistò i voti della gente povera offrendo loro un vasto sostegno, e i manifestanti anti-Thaksin è spesso descritto come un anatagonismo tra città e campagna. Ma la gente delle regioni meridionali sono per lo più residenti delle campagne e per lo più anti-Thaksin.
Come nel caso del disordine nel meridione thailandese, la situazione complicata che si origina dal passato rende difficile risolvere il confronto politico in Thailandia.
TORU TAKAHASHI ASIA NIKKEI,