Gli abusi sessuali contro i minori si diffonde ad un tasso incedibile mentre i pedofili diffondono i loro materiali di sfruttamento sessuale con la copertura di reti oscure, reti informatiche difficilmente accessibili.
Lo ha detto un rappresentante dell’ONU, Neil Walsh del UNODC.
Sono stati rintracciati 6000 sitiweb con materiale osceno legato ai minori ma si crede che esista una incredibile quantità di siti inaccessibili operati da pedofili che sfruttano cosiddette reti oscure, secondo Neil Walsh che presiede al programma globale sul crimine informatico del UNODC.
Le reti oscure sono reti di computer che si possono accedere con specifici software che reindirizzano connessioni attraverso strati di server che permettono all’utente l’anonimato. I siti web della rete oscura non sono indicizzati e quindi non sono rintracciabili con ricerche su Google.
“I pedofili sono da qualche parte nelle reti oscure ed immettono questi materiali. Più si lavora per rimuovere i contenuti più diventa difficile ritrovarli” dice Walsh. “C’è ancora un incredibile materiali sulla rete”
Walsh lo ha dichiarato a Benarnews durante una conferenza a Bangkok “Risposte efficaci allo sfruttamento sessuale online dei minori in Asia”.
Secondo Welsch il crescente uso di Internet in Thailandia ha fatto del paese il centro della webcam per la pornografia infantile, famoso titolo strappato alle Filippine.
La proliferazione di smartpone in Thailandia permette agli utenti un facile accesso a siti illegali persino dalle campagne che hanno segnale 4G.
Il sudestasiatico ha una penetrazione di internet del 50% che diventa il 58% nelle Filippine, un centro per l’abuso sessuale online, mentre l’accesso cresce in Thailandia al 67%.
Un rapporto dell’agenzia dell’ONU UNODC ha fatto notare che nella regione del Mekong cresce la domanda di spettacoli pornografici online di minori dal vivo affermando che si stava spostando l’epicentro dalle Filippine alla Thailandia.
Un rappresentante della polizia thailandese, che analizza i reati contro i minori online, però nega questa possibilità.
“Dopo la legge approvata dal governo per combattere l’abuso sessuale sui bambini, applichiamo la legge strettamente, e qui pedofili sono fuggiti dalla Thailandia” dice il colonnello di polizia Santipatn Prommajul che dirige l’unità di analisti per la task force della polizia sul crimine contro i bambini. “Abbiamo deportato molti pedofili dalla Thailandia”.
Sono stati condannati almeno 25 sospettati secondo la emendata legge del crimine informatico, adottata a dicembre scorso dalla giunta. 18 di quelli erano legati alla pornografica infantile.
La polizia Thailandese lavora in connessione stretta con FBI ed altre agenzie americane che forniscono gli indirizzi di possibili violazioni.
Jon Ruse fa parte della TaskFOrce Argos della polizia australiana che combatte le reti di pedofilia online.
“Il grande problema che vediamo al momento è la grande proliferazione di prodotto fatto in casa da bambini. Ci uccide” dice Ruse che si riferisce a bambini che si pongono davanti alla cam o per istigazione da amico o per qualche pedofilo. “Quello è il materiale che poi viene usato dai pedofili contro di loro”. In sette giorni di controllo a Bangkok sono stati individuati 3600 indirizzi che condividono materiale pedopornografico.
Lo scorso anno varie operazioni di polizia misero allo scoperto i casi di tantissime famiglie povere filippine che spingevano i propri piccoli a fare spettacoli per pedofili nel mondo.
Secondo Neil Walsh l’abuso contro i bambini online è un crimine che cambia sempre. “Se dicessimo che lo stiamo tenendo lontano forse non siamo molto onesti con noi stessi”
“L’intera dinamica della webcam online è cambiata. Prima si aveva bisogno di una macchina fotografica da connettere per fare qualcosa. Oa basta un telefono, un computer portatile, un tablet. E’ come avere tante webcam in casa”