Il vice primo ministro e ministro della difesa, Prawit Wongsuwan, ormai da vari mesi, sprofonda sempre più a fondo in scandali continui di corruzione che potrebbero potenzialmente minacciare la sicurezza del governo militare.
Cominciò tutto con una foto di Prawit che mostrava il suo orologio ricoperto di diamanti Richard Mille del valore di 500 mila dollari ed un anello di diamanti enorme. I thailandesi poi hanno scoperto differenti modelli di orologi di fascia alta sul polso di Prawit. Finora il numero dei suoi orologi è cresciuto fino a 25, ma non è un numero statico. Una pagina Facebook si è data il compito di scoprire le proprietà nascoste di Prawit. Queste rivelazioni hanno costretto le autorità thai ad indagare sulla ricchezza misteriosa del vice primo ministro.
L’indagine si è dimostrata un falso. La NACC, commissione nazionale anticorruzione, è stata da tempo politicizzata e oggi serve da strumento per salvaguardare gli interessi della giunta.
Come c’era da aspettarsi, il NACC non h trovato prove che Prawit possiede una vasta collezione di orologi di lusso, anche se i membri del governo devono compilare la dichiarazione delle proprietà prima di accettare la nomina. Prawit non ha mai dichiarato alla commissione gli orologi con cui è stato fotografato.
Prawit alla fine, sotto pressione dell’opinione pubblica, ha detto di averli chiesti in prestito ai suoi amici e di averli già ridati indietro. I media thailandesi, intimiditi dall’attuale clima di paura, ha optato di chiuderla qui senza dare seguito alle loro indagini.
Mentre cresce il numero degli orologi, la fiducia nella giunta è caduta. L’opposizione considera il caso di corruzione di Prawit come un segno della sua monumentale ipocrisia. La giunta giustificò il suo golpe additando la corruzione del governo civile dell’allora primo ministro Yingluck Shinawatra La prima missione dell’esercito era quindi di eliminare la corruzione dalla politica thailandese.
Ma la corruzione non si è fermata da quando i militari hanno preso il potere. Il problema invece sembra essere peggiorato. Membri della giunta hanno fatto avere ai loro parenti lavori governativi con salari elevati, ed un progetto controverso di costruzione di statue giganti in una provincia occidentale ha chiaramente coinvolto massicce mazzette a ufficiali militari. Tutto questo mostra che il governo militare si comporta più nel senso di una radicazione della corruzione che combatterla.
Il Watchgate di Prawit ha tutte le potenzialità per sconvolgere i piani politici della giunta nel momento in cui i generali provano a creare un partito politico per competere con i politici civili nelle prossime elezioni politiche che sono state ora spostate nel 2019. Persino chi sostiene la giunta ha apertamente criticato la scarsa trasparenza del regime militare.
L’ex primo ministro Abhisit Vejjajiva del partito democratico sostenitore della giunta ha affermato che Prawit dovrebbe essere sospeso da ministro finché non spiega per bene la proprietà degli orologi.
Il sostegno delle cosiddette magliette gialle, che sostennero il golpe, è stato fondamentale nella legittimazione dell’intervallo militare nella politica. Una possibile rottura di relazione tra magliette gialle e i militari potrebbero toccare l longevità del regie militare stesso.
L’obiettivo ultimo dei militari è di mantenere la propria influenza nella politica nel periodo post elettorale. La Thailandia vive da oltre dieci anni ormai in una crisi protratta e la recente successione reale l’ha intensificata con l’ascesa al trono di Re Vajiralongkorn dopo la morte del padre, Re Bhumibol. Lo stile eccentrico di vita di Vajiralongkorn e la sua natura violenta hanno già reso il suo regno imprevedibile.
Questa volatilità ha causato ansia nelle elite thailandesi. Sembrerebbe che gli scandali di corruzione di Prawit si sono dimostrati materiali utili agli oppositori per screditare la giunta.
L’ovvia soluzione sarebbe la rimozione di Prawit dal governo. Finora il primo ministro Prayuth Chanochoa è rimasto in silenzio sulle indagini. Ma il silenzio rappresenta un dilemma anche per il governo. Finché il primo ministro evita di fare qualcosa, la gente lo vedrà come un protettore di Prawit.
Resta da vedere come gli Shinawatra sfrutteranno lo scandalo Prawit. Sia Thaksin che la sorella Yingluck furono accusati di corruzione mentre erano al governo. Thaksin si è autoesiliato da quando fu rimosso dal governo nel 2006. Yingluck di recente scappò dal paese prima che fosse letto il verdetto in tribunale. Fu accusata di cattiva gestione del progetto di sostegno del prezzo del riso che sarebbe costato al paese oltre 8 miliardi di dollari.
Possono gli Shinawatra affidarsi alle loro magliette rosse dentro il paese per minare Prawit? Dal golpe del 2014, il movimento delle magliette rosse è stato per lo più smantellato. Oggi gli attivisti attivi non sono necessariamente magliette rosse, ma cittadini di Bangkok che hanno un’agenda antigiunta.
Ora un militante democratico Ekachai Hongkangwanha lanciato una campagna per ricercare le ricchezze nascoste di Prawit. Ha anche offerto provocatoriamente di dare a Prawit i suoi orologi ed ha stampato centinaia di calendari tascabili con le foto degli orologi di Prawit che ha distribuito ai passanti. Arrestato dai miliari è stato poi rilasciato.
Il governo di Prayuth si trova di fronte ad una scelta difficile. Se ignora le accuse contro Prawit, rischia di incitare lo scontento popolare. Se sceglie di sconfessare Prawit, rivelerebbe il fallimento della propria campagna contro la corruzione. Il regime in entrambi i casi ne sarà destabilizzato.
Pavin Chachavalpongpun, WP