Indonesia e Filippine insieme al Vietnam si avvicinano e trovano accordi di fronte alla accresciuta presenza cinese in mare e inazione ASEAN
A pochi mesi della fine del suo mandato, il presidente indonesiano Joko Widodo ha intrapreso un tour di paesi del Sud Est Asiatico, come Filippine, Vietnam e Brunei, che sono legati tra loro per la disputa decennale con la Cina nel Mare Cinese Meridionale, per discutere anche dei rapporti commerciali bilaterali.
Il presidente Vietnamita Vo Van Thuong ha sottolineato l’importanza di mantenere nel Mare Cinese Meridionale la pace e la stabilità ed accrescere la cooperazione di fronte alle tensioni crescenti che i tre paesi hanno con Pechino in mare.
Vietnam e Indonesia hanno firmato un memorandum di intesa sulla cooperazione alla pesca che affronti le tensioni tra i due paesi anche a causa della presenza di pescherecci vietnamiti nella zona economica esclusiva indonesiana.
In precedenza la ministra degli esteri indonesiana Retno Marsudi aveva detto che il suo paese era pronto a lavorare con gli altri paesi ASEAN per finalizzare la discussione sul codice di condotta in mare che è in piedi dal 2002.
Se si giungesse a questo codice tra i paesi ASEAN, di certo la Cina non la prenderebbe molto bene visto che la discussione è bloccata proprio dalla Cina che preferisce un approccio bilaterale con i paesi coinvolti.
Nel frattempo Vietnam e Indonesia nel 2022 si sono accordati sul riconoscimento dei confini reciproci delle proprie zone economiche, cosa poco gradita a Pechino che vanta estesi reclami storici e di sovranità su tutto il MCM.
I due paesi avrebbero discusso anche di esportazioni di gas in Vietnam e di cooperazione sulla transizione energetica.
Il commercio bilaterale è cresciuto del 23% nel 2023 insieme ad investimenti reciproci. Joko Widodo ha fatto una visita agli impianti della VinFast, azienda produttrice di veicoli elettrici, che ha investito oltre un miliardo di dollari in un impianto indonesiano. Il Vietnam dal canto suo cerca investimenti nella IT e nel settore bancario.
Sulla visita a Manila di Joko Widodo traduciamo un articolo del politologo filippino Richard Heydarian.,
Indonesia e Filippine si avvicinano di fronte alla assertività cinese e inazione ASEAN
“Le Filippine sono un partner importante dell’Indonesia” ha detto Joko Widodo nella sua visita importante a Manila, uno dei suoi ultimi grandi viaggi diplomatici prima di decadere dalla presidenza ed ha aggiunto prima di lasciare Manila diretto ad Hanoi:
“Molti equipaggiamenti della difesa indonesiana sono acquistati dalle Filippine ed anche gli investimenti sono significativi”.
Sebbene Giacarta abbia presentato il viaggio di Widodo come un esercizio di diplomazia commerciale proattiva, la visita a Manila aveva chiaramente una dimensione legata alla difesa. Poco prima del viaggio di Widodo, il suo ministro degli Esteri, Retno Marsudi, ha incontrato il suo omologo filippino, Enrique Manalo, a Manila per discutere della cooperazione bilaterale, anche sulle crisi regionali come le dispute nel Mar Cinese Meridionale.
Il diplomatico più autorevole indonesiano ha chiarito che il suo paese è “pronto a lavorare con tutti i paesi ASEAN tra cui le Filippine” per finalizzare i negoziati in corso da tempo sul un Codice di Condotta nel Mare Cinese Meridionale.
In uno dei suoi atti ultimi da presidente ASEAN, l’Indonesia ha ha radunato i ministri degli esteri di tutta la regione per emettere una dichiarazione indipendente che non ha precedenti sulle dispute in mare tra le preoccupazioni generali per un confronto militare potenziale tra le Filippine, paese fondatore del blocco, e la Cina, maggior partner commerciale dei paesi del gruppo.
Nel riconoscere i militi del ASEAN che opera in base ad un processo decisionale basato sull’unanimità, i capi di stato regionali lavorano alacremente alla cooperazione bilaterale e minilaterale su questioni geopolitiche sensibili.
La visita di Widodo a Manila è avvenuta poco prima che il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. programmasse una visita in Vietnam, altro Stato chiave dell’ASEAN che ha rivendicazioni contestate nel Mar Cinese Meridionale, per migliorare le relazioni bilaterali.
L’obiettivo finale è quello di creare una solida serie di partenariati tra i principali Stati del Sud-Est asiatico, al fine di preservare più efficacemente la pace e la sicurezza regionale e di mantenere una parvenza di “centralità dell’ASEAN”.
Il delicato atto di bilanciamento
Negli ultimi anni del suo mandato, Widodo è riuscito a posizionare l’Indonesia sulla mappa geopolitica globale grazie a una diplomazia sottile ma proattiva.
In qualità di presidente dell’influente Gruppo dei Venti (G20) nel 2022, la nazione più popolosa del Sud-Est asiatico ha sfoderato i suoi muscoli diplomatici organizzando un vertice fondamentale tra il presidente statunitense Joe Biden e il leader supremo cinese Xi Jinping a Bali.
Questo si accordava con gli sforzi indonesiani di mediare nel conflitto in Ucraina mantenendo canali di comunicazione robusti sia con la Russia, che partecipò al G20, sia con le capitali europee.
Per le preoccupazioni delle ricadute del conflitto sulla catena alimentare globale e sui mercati energetici, l’Indonesia ha radunato le potenze emergenti perché facessero pressioni sulla Russia a non prendere di mira il trasporto delle merci vitali che uscivano dai porti ucraini del Mar Nero.
La sua buona presidenza del G20 ha fissato il tono per la presidenza indonesiana del ASEAN l’anno seguente.
“L’Unità del ASEAN è necessaria per formulare una via per andare avanti” dichiarò Widodo al primo grande incontro del ASEAN nel 2023 sull’isola di Labuan Bajo a sottolineare il bisogno di azioni più decisive.
Allo stesso tempo riconobbe che le questioni intrattabili come la crisi del Myanmar “non devono impedire lo sviluppo accelerato della comunità ASEAN perché questo è ciò che attendiamo da tempo”.
Joko Widodo sottolineò l’importanza maggiore nel ASEAN mentre riconosceva i limiti della cooperazione sotto il processo decisionale basato sul consenso.
Semmai, l’Indonesia ha espressamente sottolineato l’importanza della crescita economica e della connettività come tema centrale della sua presidenza ASEAN.
Ciononostante, Widodo ha introdotto due elementi importanti per quanto riguarda le dispute sul Mar Cinese Meridionale.
Il primo elemento è di aver difeso le prime esercitazioni navali tra i paesi ASEAN nel Mare delle Natuna Settentrionale, area ricca di energia che si sovrappone in parte con la linea delle nove linee della Cina che reclama la maggior parte del Mare Cinese Meridionale. In modo prevedibile i paesi vicini a Pechino protestarono perché temevano che queste esercitazioni avrebbero provocato tensioni con la Cina.
Volendo comunque andare avanti con esercitazioni di tutti i paesi ASEAN, l’Indonesia modificò leggermente il luogo delle esercitazioni verso il Mare delle Natuna meridionale ed eliminò le esercitazioni a fuoco.
Le esercitazioni senza combattimento di cinque giorni hanno visto la partecipazione di paesi importanti come Malesia e Singapore ed hanno fissato un nuovo obiettivo per la cooperazione navale nell’ASEAN.
Esercitazioni limitate
Il secondo elementi importante dell’Indonesia è stata la dichiarazione solitaria ASEAN emessa nelle ore finali del 2023 in cui i ministri degli esteri regionali esprimevano “la preoccupazione per i recenti sviluppi nel Mare Cinese Meridionale che possono minare la pace, la sicurezza e la stabilità nella regione”.
Fondamentale è che essi espressero unità come anche solidarietà alle Filippine in ciò che i ministri degli esteri ASEAN descrissero come “la nostra sfera marittima”, rigettando quindi in modo sottile ogni suggestione che la Cina o altra grande potenza debba dominare il bacino del Mare Cinese Meridionale.
Gli interventi di Giacarta sono stati musica nelle orecchie di Manila. Dopo tutto almeno due capi di stato regionali avevano precedentemente espresso pubblicamente scetticismo sulla posizione sempre più assertiva delle Filippine verso la Cina nelle acque contese con l’amministrazione Marcos.
Queste dichiarazioni avevano rafforzato la visione radicata nelle Filippine sulla inefficacia del ASEAN e sulla sua tendenza in favore della Cina.
Nella sua visita a Manila Joko Widodo ha discusso con la sua controparte degli ultimi sviluppi in mare.
“Il presidente Widodo ed io abbiamo avuto una discussione fruttuosa ed onesta sugli eventi regionali di mutuo interesse come gli sviluppi nel Mare Cinese Meridionale e la cooperazione ed iniziativa ASEAN” ha dichiarato Marcos Figlio nella conferenza stampa congiunta con Widodo a Manila.
“Le Filippine e l’Indonesia affermano la nostra insistenza sull’universalità dell’UNCLOS, che definisce il quadro giuridico che regola tutte le attività negli oceani e nei mari”, ha aggiunto, sottolineando l’allineamento di vedute tra i due membri fondatori dell’ASEAN.
L’Indonesia sta inoltre spingendo per una più stretta cooperazione bilaterale con le Filippine in materia di sicurezza. Nell’ambito della Commissione congiunta per la cooperazione bilaterale (JCBC), conclusa nel 2022 e guidata dai ministri degli Esteri filippino e indonesiano, le due parti mirano ad attuare una serie di iniziative di cooperazione di vitale importanza, tra cui il pattugliamento congiunto dei confini e le esercitazioni antiterrorismo.
Le due parti stanno anche raddoppiando la cooperazione in materia di sicurezza marittima. Le Filippine sono state uno dei principali clienti delle navi da guerra di fabbricazione indonesiana, in particolare delle navi da trasporto strategico (SSV) BRP Tarlac e BRP Davao Del Sur.
I due vicini stanno inoltre valutando un altro importante accordo di difesa, la vendita di sei aerei leggeri della PT Dirgantara Indonesia, di proprietà statale, all’aeronautica militare filippina.
Impegnandosi in modo proattivo con le Filippine, Widodo ha cercato non solo di superare le carenze del meccanismo ASEAN, ma anche di alzare la posta in gioco per il suo successore e per il Laos, presidente di turno dell’ASEAN quest’anno, sulle questioni di cooperazione marittima regionale.
Da parte sua, Marcos Jr non solo ha accolto con favore una più stretta partnership strategica con l’Indonesia, ma è anche intenzionato a raddoppiare i crescenti legami con il Vietnam, che condivide le preoccupazioni di Manila per la crescente assertività della Cina nel Mar Cinese Meridionale.
Alla fine del mese, il presidente filippino dovrebbe visitare Hanoi per finalizzare nuovi accordi di cooperazione in materia di sicurezza marittima e proiettare un fronte più unito all’interno dell’ASEAN.
Mentre ASEAN è stato spesso paralizzato dall’indecisione in occasione di grandi crisi, i principali Stati membri stanno attivamente sfruttando nuovi spazi di cooperazione bilaterale tra loro.
Richard Javad Heydarian Asiatimes