Militanti ed esperti dell’ambiente invitano con forza il governo indonesiano a rinnovare la moratoria sulle nuove piantagioni di olio di palma che è appena terminata, perché le nuove regole del settore possono minare gli sforzi per limitare la deforestazione.
Con la fine della moratoria di tre anni sui nuovi permessi di piantagione, l’industria dell’olio di palma sarà regolata da una legge controversa sul lavoro che promuove l’espansione delle piantagioni, come sostiene l’esperto di politica forestale Hariadi Kartodihardjo della facoltà di Agraria di Bogor.
“Ho paura che saranno sfornati tantissimi permessi mentre sul campo ci sono pochissimi controlli” dice Hariadi Kartodihardjo il quale aggiunge che si tratta di sei i nuovi regolamenti delle foreste che aprono la strada all’espansione delle piantagioni, alla legalizzazione delle piantagioni nelle foreste primarie e alla ripulitura di foreste per i progetti infrastrutturali.
“Ecco perché è indispensabile che sia estesa la moratoria per limitare la deforestazione”
Il parlamento alla fine del 2020 approvò la Legge Sulla Creazione di Lavoro che eliminava tantissimi regolamenti che scoraggerebbero gli investimenti anche nel settore forestale, una revisione che secondo molti favorisce gli investimenti a spese dell’ambiente.
Musdhalifah Machmud, vice ministra per il sistema alimentare e agroindustria del ministero dell’economia, ha detto che il settore forestale, piantagioni di olio di palma inclusi, saranno regolati dalla legge del lavoro dopo la fine della moratoria.
Secondo Musdhalifah la fine della moratoria non ostacola gli sforzi del governo per ottenere la sostenibilità ambientale nel settore dell’olio di palma.
“Approvammo la legge del lavoro ed i regolamenti governativi a sostegno” ha detto la vice ministra.
“Per la moratoria siamo in attesa delle direttive del presidente Joko Widodo” ha detto la vice ministra che rispondeva a chi chiedeva se ci sarebbe stata un rinnovo della moratoria del 2018, senza però chiarire in che modo la legge del lavoro e i regolamenti possono sostenere una gestione sostenibile dell’olio di palma.
In precedenza il ministro dell’ambiente e delle foreste Siti Nurbaya Bakar ha detto che la nuova legislazione poneva requisiti più forti per la copertura forestale minima.
Il nuovo regolamento restringe a 100mila ettari l’area di piantagione che un gruppo imprenditoriale può gestire nel paese, laddove la legge precedente poneva lo stesso limite ad una provincia.
Allo stesso tempo la nuova legge rimuove l’obbligo del governo a mantenere la copertura a foresta di un’area o di un’isola al 30%.
Nel 2018 il governo disse che la moratoria sulle nuove piantagioni da olio di palma e le espansioni delle esistenti fu istituita per migliorare la sostenibilità delle piantagioni, per proteggere l’ambiente e sostenere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra.
La moratoria mirava anche a porre fine alla pratica di ripulire la terra bruciando la vegetazione per la creazione di piantagioni ad alto profitto. Gli esperti dissero che gli incentivi economici ad usare il fuoco erano immensi.
Ma la grande espansione di foresta pluviale indonesiana già trasformata in gigantesche piantagioni hanno distrutto non solo la biodiversità ma hanno ridotto una fonte cruciale di ossigeno.
A questo si devono aggiungere gli incendi che producono i gas serra e altri gas tossici e che si espandono alle aree forestate protette, mentre le foschie pesanti passavano i confini coprendo i cieli degli altri paesi della regione
Giovedì mattina Joko Widodo ha annunciato all’Assemblea Generale dell’ONU che l’Indonesia è riuscita a ridurre gli incendi delle foreste del 82% per tutto il 2020, mentre il tasso di deforestazione è caduto del 75%, il più basso in 20 anni.
“L’Indonesia è conscia del nostro posto strategico nel cambiamento climatico. Quindi continueremo a lavorare sodo per adempiere ai nostri impegni”
A marzo il governo disse che il paese aveva perso 115mila ettari di foresta nel periodo 2019-2020 contro i 462mila dell’anno precedente.
Nel suo discorso al summit del G20 di novembre Joko Widodo disse che la legge del Lavoro avrebbe avuto un impatto ambientale positivo.
“La legge fornisce la protezione delle foreste tropicali come baluardo contro il cambiamento climatico” disse Joko Widodo allora.
Secondo Adrianus Eryan, che guida la divisione delle foreste presso ICEL, Indonesian Center for Environmental Law, l’affermazione non è corretta.
“La legge del lavoro apre la strada alla legalizzazione delle attività di agroindustria come l’olio di palma, nelle aree forestate contraddicendo l’obiettivo della moratoria sui permessi sulle nuove piantagioni” ha detto a Benarnews.
Lo scorso anno, secondo i dati del ministero dell’agricoltura, 3,4 milioni di ettari di alberi di palma sono stati piantati nelle foreste native designate, dove l’agricoltura è proibita.
Secondo la Kehati Foundation chi si è espanso illegalmente su metà di quel suolo ha ricevuto i permessi dai governi locali e con la nuova legge potrebbero essere del tutto legali.
L’Indonesia si è posto l’obiettivo di ridurre i gas serra del 41% per il 2030 col sostegno internazionale.
Teguh Surya della fondazione Sustainable Madani Foundation sostiene che senza una nuova moratoria sulle piantagioni di olio di palma, questo obiettivo non è raggiungibile.
Secondo l’esperto circa 1,4 milioni di ettari di foresta naturale potrebbero essere trasformate in piantagioni nei prossimi anni.
“L’espansione aggressiva dell’olio di palma è contribuisce notevolmente alle emissioni di carbonio”
Ronna Nirmala, Benarnews