Il sudestasiatico si prepara ad una comunità economica che potrebbe accrescere il commercio ed i flussi di investimento ma allargare anche le ineguaglianze economiche con meno opportunità di lavoro per le donne rispetto agli uomini.
L’integrazione potrebbe generare 14 milioni di nuovi posti di lavoro per il 2025 e accelerare la crescita economica del 7% pemettendo un più libero movimento di manodopera qualificata, stando ad un nuovo rapporto della Banca di Sviluppo Asiatico e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Ma l’Indonesia potrebbe vedere il beneficio minore con solo 1,9 milioni di posti di lavoro in più.
Lì ci si aspetta che quasi l metà dei nuovi posti di lavoro sia nella fascia di alta specializzazione secondo lo studio. E tuttavia molto di quel lavoro adnrà a persone che mancano di una sufficiente qualifica a causa di inufficiente addestramento e mancanza di istruzione. Questa differenza negativa di quaificazione ridurrà la produttività indonesiana e la sua competitività in una regione dove gran parte della domanda di lavoro specializzato sarà distribuito tra i paesi non in modo equo, tra settori, tra uomini e donne.
Molto della crescita del lavoro creato dalla Comunità Economica dell’ASEAN avverà nel commercio, costruzione trasporti, settori che spesso danno lavoro informale e impiegano più uomini che donne. Attirerà ulteriore aumenti nella migrazione tra lavoratori di media o bassa abilità accrescendo il bisogno misure di protezioni e salvaguardia.
Il ministro del lavoro indonesiano Muhaimin Iskandar ha riconosciuto il bisogno di regolare meglio l’impiego di lavoratori della migrazione. L’Indonesia avrebbe bisogno di migliorare la qualità dei suoi prodotti e della sua forza lavoro offrendo migliore addestramento e promuovendo l’assorbimento del lavoro.
WSJ ha parlato con un economista dell’ILO ed un autore del rapporto su quello ci cui i vari paesi avranno bisogno per approfittare dell’integrazione e dove si situa l’Indonesia nel processo.
WSJ: Qual’è l’importanza dell’istruzione e dell’addestramento?
Dasgupta: Le abilità sono molto importanti per poter afferrare le opportunità di lavoro. Si devono possedere le giuste abilità poiché anche se la massa dei lavori continuerà ad essere del tipo medio basso di perizie, il tasso di crescita sarà il più veloce nei casi di alta specializzazione, e quelli sono alche dove ci sono più possibilità per il miglioramento della produttività. L’Indonesia si avvantaggia nel settore chimico, nelle costruzioni, nel commercio e trasporto. La questione è come prepari la tua forza lavoro a tener conto di tutti questi lavori che sono creati nella frazione di alta specializzazione?
WSJ: Quali sono i punti di forza dell’Indonesia?
DasguptaL’Indonesia ha la forza lavoro più vasta della regione. E’ un’immensa popolazione giovane; mentre altri paesi stanno invecchiando in fretta come Thailandia e Singapore. L’Indonesia in un certo senso è molto ben posizionata. Ha un immenso mercato interno, tanta gente giovane, innovazione e nuove idee. Il paese è stato molto dinamico sul fronte politico. Ci sono tante iniziative che si prendono nel medio periodo. C’è la volontà, da quello che si vede dal nuovo governo entrante, chele priorità che sono state espresse sono molto in linea con quello che dovrebbe accadere perché il paese possa trarre vantaggio dal mercato unico, della ricollocazione strutturale. Naturalmente potrebbe accrescere le diseguaglianze che l’Indonesia ha già visto crescere.
WSJ: Quanta strada ha fatto il paese in questa sua preparazione?
Dasgupta: Ha una paga minima mentre ci sono molti paesi che non l’hanno. Così credo che l’Indonesia sia ben messa. E’ un pease guida nell’ASEAN per la sua sola grandezza. Tanto di quello che l’Indoensia dice e fa diventerà importante per la regione nel complesso come pure anche quello che fa nel condividere i benefici di questa integrazione con la sua gente.
Anna Schohardt, http://blogs.wsj.com/searealtime/2014/08/23/asean-economic-community-could-widen-inequalities/