Il secondo processo per sodomia di Anwar Ibrahim, che è andato avanti quasi due anni prima del 2012 è stato costruito su prove false, errori di procedura, testimoni corrotti e resoconti di collusione politica con l’attuale primo ministro, da essere condannato internazionalmente da tutti gli studiosi di legge e dagli attivisti dei diritti umani.
Alla fine fu assolto per mancanza di prove con una sentenza impugnata e invertita in fase di appello a favore del governo. L’omosessualità è illegale in Malesia. L’improvvisa inversione ha messo sotto shock gli osservatori e la gente palese.
La storia ebbe inizio il 28 giugno del 2008 quando un aiutante di 24 anni di allora, Mohd Saiful Bukhairy Azlan, lanciò l’accusa di sodomia contro Anwar che aveva condotto la coalizione Pakatan Rakyat ad una vittoria storica in cinque stati malesi e la conquista di 82 seggi parlamentari. , interrompendo la maggioranza di due terzi della coalizione di governo del BN.
Il processo, iniziato nel febbraio del 2010, fu rovinato dall’introduzione di una montagna di prove dubbie, errori grossi dell’accusa e una serie di affermazioni pregiudiziali dal giudice dell’alta corte Mohamad Zabidin Mohamad Diah.
I dubbi cominciarono ad affacciarsi già agli inizi. Saiful cercò di procurarsi il certificato medico della sodomia solo 48 ore dopo il presunto atto. Si sa che prima si recò ad un ospedale privato dove il dottore non trovò prova di penetrazione e lo invitò ad andare ad un ospedale pubblico. Al primo ospedale i dottori non trovarono alcuna prova di ferite o lacerazioni ad indicare che il suo ano fosse stato penetrato. Fu costretto ad andare ad un terzo ospedale statale dove finalmente trovò un dottore che volentieri ammise che c’era stato l’atto di sodomia.
Durante il processo Saiful riconobbe di aver incontrato l’allora vice primo ministro Najib e sua moglie Rosmah Mansor il 24 giugno del 2008, due giorni prima del presunto atto di sodomia e in altre occasioni un suo stretto confidante, Mumtaz Jaafar. Nessuno dei tre fu invitato a dare alla corte le ragioni del loro incontro con Saiful.
Ci furono molti dubbi sul DNA che sarebbe stato presumibilmente prelevato dal retto di Saiful 56 ore dopo l’atto sessuale. Affermò di non aver mangiato, bevuto o di essere andato al bagno per l’intero periodo.
La prova raccolta non fu refrigerata ma solo lasciata in un ufficio di polizia senza alcuna precauzione. I tecnici del governo testimoniarono che si erano trovate almeno 11 tracce differenti di DNA nel retto di Saiful. C’erano molte domande se i campioni non fossero stati inquinati, portando alla originale assoluzione di Zabidin, il quale aveva affermato in un punto che i campioni erano troppo dubbiosi per essere ammessi. Per ricorso dell’accusa il giudice ritornò sui suoi passi ritornando alle accuse a cui era stato costretto.
C’erano anche dubbi se Saiful si fosse veramente incontrato del tutto quel giorno con Anwar. Sebbene le telecamere lo mostravano entrare nell’ascensore nel condominio, Anwar disse di aver incontrato quel giorno con un gruppo di economisti e che Saiful non era affatto presente.
Saiful riconobbe anche di aver incontrato segretamente due volte Rodwan Mohd Yusof della polizia prima che la presunta accusa ebbe luogo. Rodwan si rese già famoso o infame per il primo processo per sodomia contro Anwar nel 1998, quando si scoprì che l’uomo aveva illegalmente rimosso campioni del DNA di Anwar custoditi e posti sul materasso che presumibilmente Anwar usò per un incontro omosessuale. In quel momento il giudice di allora tolse del tutto la prova del DNA dal processo.
Saiful testimoniò chhe nel giorno dell’incontro con Anwar aveva portato un lubrificante con sé presso il condominio di Anwar, un atto che difficilmente è quello di un aiutante innocente, che non sapeva che l’allora sessantatreenne Anwar stava per saltargli addosso.
Si seppe che Saiful aveva una relazione amorosa con Farah Azlina Latif, una donna del gruppo dell’accusa, un fatto che avrebbe potuto squalificarlo come accusante.
Il padre di Saiful Azlan Mohd Lazim a marzo del 2013 chiese scusa ad Anwar in una conferenza stampa e affermò che il tutto era stato preconfezionato nell’ufficio di Najib. Disse che suo figlio era stato usato da “elementi irresponsabili” e che le affermazioni proprie e del figlio alla stampa di quel periodo erano state scritte dal suo avvocato e da un rappresentante speciale dell’ufficio di Najib.
“Anwar è innocente e vittima di una calunnia, per cui chiedo scusa ad Anwar e alla famiglia” disse Azlan padre. “Lui e la sua famiglia hanno sofferto tanto come risultato della calunnia. Mi rammarico profondamente delle calunnie lanciategli contro che hanno coinvolto mio figlio Asaiful Bukhairi. … la cosa fu pianificata con grandi dettagli da un ufficiale speciale nel dipartimento del primo ministro …. Anche quanto letto durante la conferenza stampa dopo il rilascio di Anwar lo scorso anno fu preparato da questo ufficiale”.
Il figlio “non gli ha mai spiegato il fatto della sodomia e l’accusa contro di me. Non fui mai chiamato come testimone. Non fui mai chiamato da alcuna parte del processo come padre dall’inizio alla fine del processo”
Sebbene fosse stato visto accompagnare il figlio durante il processo, Azlan spiegò che lo fece come semplice padre che dava sostegno morale. Azlan disse di aver deciso di fare questa dichiarazione dopo aver raccolto informazioni durante quel processo come pure da quanto ricevuto dalla gente.
“Da malese e musulmano, cominciai a capire il male di quel piano. Non voglio continuare a cospirare con la calunnia malvagia. Voglio che la gente che ama questo paese sappi la loro intenzione malefica. Se queste intenzioni dovessero andare avanti, non solo i Malesi e i musulmani sarebbero distrutti, ma tutta la nazione. Non voglio vedere che ciò accada.”
John Berthelsen, AsiaSentinel
La sconfitta in appello del processo di sodomia II potrebbe accrescere la popolarità del capo dell’opposizione, persino i sostenitori del governo sono scioccati.
Il verdetto di colpa contro Anwar Ibrahim in una corte malese è stato salutato con derisione persono dai sostenitori del governo che si preoccupano dell’effetto a favore del capo dell’opposizione e il danno al partito del governo del BN. Anwar è stato condannato a 5 anni di prigione a piede libero in attesa di nuovo appello.
Il processo annoso è stato condannato dai gruppi dei diritti umani nel mondo e dai governi come motivato politicamente, macchiato da prove nulle, errori dell’accusa e una lista di errori procedurali.
Prima della decisione HRW definì l’appello del governo un Orrore giudiziario. I sostenitori arrabbiati dell’opposizione fuori del tribunale hanno inneggiato contro il verdetto.
Nell’ascoltare le notizie un sostenitore importante del governo disse che il verdetto era “da idioti” e che avrebbe danneggiato la coalizione di governo accrescendo la simpatia per Anwar.
“Stanno consegnando il paese ad Anwar” ha detto la persona, secondo cui le diatribe interne al partito principale della coalizione UMNO e l’odio di alcuni contro Anwar hanno alimentato la decisione errata.
L’accusa si appellò alla sentenza una settimana dopo la decisione di assoluzione della corte.
Il capo dell’opposizione non andrà in carcere immediatamente e di certo si appellerà alla corte suprema federale che di sicuro vorrà mesi se non anni per raggiungere una decisione. La sentenza comunque sembra bloccare la via ad Anwar per corre re nelle elezioni suppletive nello stato di Selangor dove sarebbe diventato quasi certamente il primo ministro dello stato.
Secondo una fonte del BN, l’appello è stato spinto dall’ex primo ministro Mahathir e dal suo socio Daim Zainnudin per impedire che Najib possa fare un accordo con Anwar per formare un governo di unità nazionale. Si considera che Mahatir, che un tempo fu colui che portò Anwar alla ribalta, fu la persona dietro la prima accusa di Sodomia nel 1998. Per questa accusa Anwar fu messo in carcere per essere poi scagionato nel 2004. Tornò da capo dell’opposizione nell’arena apolitica mancando la conquista del governo per un breve svantaggio in due elezioni nazionali. Nel maggio 2013 la coalizione di opposizione vinse il voto popolare senza, però, conquistare la maggioranza dei seggi in parlamento per spodestare la coalizione di governo.
L’ultima decisione dell’appello, si crede, darà una grande spinta politica ad Anwar trasformandolo in un martire. I suoi sostenitori sembravano sbalorditi e si radunavano nel tribunale gridando “Riforme” e “Liberate Anwar”. Lo stesso Anwar era tutto arrabbiato e ha inveito contro i giudici dopo la lettura del verdetto.
Secondo il Malaysiakini.com un legislatore dell’opposizione ha detto: “E’ tutto così improvviso. Non abbiamo chiesto alla gente di venire perché queste decisioni di solito richiedono del tempo”…
Suara Rakyat Malaysia, una ONG malese considerata allineata con l’opposizione, ha accusato il governo di aver accelerato il corso dell’appello per bloccare Anwar dal registrarsi per le elezioni suppletive di Selangor .
La scena politica della Malesia risulta ancor di più complicata da questo verdetto. Najib si trova sotto pressione dai duri legati a Mahathir dentro l’UMNO per il cattivo risultato elettorale delleelezioni di maggio.
Dietro le scene nel frattempo si dice che Anwar abbia incontrato un suo vecchio alleato poi passato dalla parte di Najib, Ahmad Zahid Hamidi, ora ministro degli interni. I colloqui miravano a fare un accordo con Najib sotto assalto di Mahathir.
All’interno del BN e del partito dell’UMNO, è vista con ansia la scommessa di Anwar di conquistare lo stato più ricco e popoloso per paura che Anwar acquisti maggiore trazione politica e che diventi un forum pubblico durante gli incontri di governo presieduti dal primo ministro. Inoltre conquisterebbe il controllo su contratti grossi del governo da dare agli alleati politici. Ed in ultimo ci si attende che mostri resistenza maggiore ai gruppi razzisti di supremazia Malay sulle questioni religiose contro le etnie indiane e cinesi.
John Berthelsen, AsiaSentinel