Qualche migliaio di persone ha sfilato a Manila al grido di “Marcos non è un eroe”, sotto una pioggia battente che dura da giorni, contro la decisione del presidente Duterte di seppellire il dittatore Marcos nel Cimitero degli Eroi.
Vi hanno partecipato nella piazza di Rizal a Manila oppositori e sostenitori di Duterte, il quale però resta fermo sulla sua decisione, che hanno sottoscritto anche la petizione per fermare la sepoltura che avrà luogo nella seconda settimana di settembre.
L’ex presidente della Commissione sui diritti umani, Etta Rosales, ha dato la sua personale testimonianza su quanto da lei subito nelle carceri di Marcos, le torture, le molestie sessuali, gli shock elettrici. “Non è una prova sufficiente? Possiamo considerare Marcos un eroe?”
La senatrice Pia Hontiveros che ha partecipato alla protesta ha detto di aver posto in senato una risoluzione che si oppone alla sepoltura di Marcos dicendo che Duterte non deve commettere “questo atroce errore” di dare gli onori all’ex dittatore.
“Nella storia Marcos è il nemico acerrimo degli eroi nostri. Onorarlo come eroe e seppellire i resti in un luogo riservato ai forti e martiri è una abominevole inimitabile azione politica”
La senatrice De Lima ha detto che sono i filippini che lottarono per la libertà durante la legge marziale ad essere seppelliti se la decisione di Duterte va avanti. “La sepoltura di Marcos significa che la tirannia può di nuovo tornare in questo paese. Non diamo nessuno la possibilità do essere un tiranno o dittatore in questo paese.”
Seppellire un dittatore accusato di massicce violazioni di diritti umani e di saccheggio nel cimitero degli eroi è da tempo una forte questione che divide il paese in cui Marcos fu cacciato dalla rivolta del “potere popolare” nel 1986. Fuggì alle Hawaii con la famiglia dove morì in esilio nel 1989.
Ramos in seguito permise alla famiglia di ritornare alla provincia elettiva dove i resti sono messi in mostra in una bara di vetro. Imelda poi è stata eletta parlamentare, il figlio Bongbong senatore e la figlia Imee governatore di Ilocos Norte.
Per Duterte, che con Marcos ha fatto un’alleanza elettorale permettendogli di diventare presidente, sostiene che Marcos ha i titoli di essere seppellito lì come soldato e presidente.
La promessa fatta a Marcos Duterte la vuole mantenere ed è fermo nella sua opinione.
I familiari e i sopravvissuti della legge Marziale faranno ricorso alla corte suprema per quella che è una grave ingiustizia nei confronti di chi la legge marziale e le torture le ha vissute.
Duterte ha anche detto che la nazione deve andare avanti, non può restare ancorata a questa vicenda.
Un gruppo sindacale che ha lanciato la protesta ha detto che la famiglia deve mettersi il cuore in pace, non la nazione. “L’ex dittatore governò spietatamente e divise il paese per oltre venti anni. Questa sepoltura al cimitero degli eroi non la si può considerare qualcosa di unificante. E’ la famiglia Marcos che ha bisogno di andare avanti su questa vicenda facendo il semplice atto di seppellire questo corpo nella provincia natale di Ilocos”.
Si deve notare un cambio di posizione del Partito Comunista Filippino che ha dichiarato tra l’altro:
“Duterte virtualmente cancella la storia sanguinaria di Marcos, il suo essere despota militare, la violenza fascista, le violazioni di diritti umani, la corruzione e le durezze economiche che ha causato sui filippini nei suoi 14 anni di dittatura.”
A ridosso delle elezioni Jose Maria Sison, presidente in esilio del CPP, aveva detto di essere poco interessato a questa sepoltura nel cimitero degli eroi dove ci sono tanti che non sono affatto eroi.
A poca distanza dalla ripresa dei colloqui di pace del 20 agosto a Oslo si registrano sia questa acrimonia del CPP sia gli attacchi anche sulla guerra alla droga a Duterte da cui il CPP prenderebbe le distanze. E’ finita un’alleanza elettorale che ha portato tre persone della sinistra ai posti di governo oppure sono le scaramucce iniziali per sondare Duterte?
Nel frattempo è avvenuta la scarcerazione dei detenuti considerati consiglieri della pace per NDF. Particolarmente in vista i coniugi Tiamzon, capi del CPP sul terreno.