Il Bacino del Basso Mekong (LMB) denota un’area geografica che drena nel fiume Mekong e nei suoi affluenti nel Laos, Thailandia, Cambogia e Vietnam e lo sviluppo idroelettrico delle risorse acquifere del LMB procede procedono ad un passo accelerato.
Oltre i 124 progetti in varie fasi di sviluppo, sono state pianificate 12 dighe sul corso del fiume per il Bacino del Basso Mekong.
Questo sviluppo in grande scala coinvolge un’infinita serie di compromessi di interessi con la creazione di vincitori e di sconfitti. Uno di questi più significativi baratti è quello tra i settori tradizionali e settori moderni.
Il settore “tradizionale” ed il “moderno”
Il settore “tradizionale” è generalmente il livello di sussistenza ed affidato alle risorse naturali come base per il sostentamento. E’ in gran parte rurale e coinvolge agricoltura e pesca di piccola scala oltre alla raccolta di altri prodotti naturali. Queste attività di sostentamento sono qualificate tradizionali poiché sono cambiati poco nel corso dei secoli.
La vasta maggioranza dei sei milioni di abitanti del bacino sono coinvolti in questo settore, dove la pesca e l’agricoltura continuano a formare le fondamenta della sicurezza economica ed alimentare. L’agricoltura è l’occupazione più comune e la fonte primaria di entrate per tutto il bacino dove anche la pesca in piccola scala è anche quasi universalmente praticata, fornendo una fonte di nutrimento cruciale oltre ad una entrata supplementare.
Il settore moderno è l’economia moderna emergente basata sull’industria. L’occupazione nel settore moderno è generalmente di impiego per salario in contrasto alle attività basate sulla sussistenza del settore tradizionale. Mentre è in generale più legato alle città, il settore moderno coinvolge ancora attività rurali come la pesca commerciale e l’agricoltura da raccolti agricoli. La distinzione più fondamentale tra i due settori è che il primo è “guidato dal denaro”, mentre il secondo “usa molto poco il denaro”.
Il Baratto
Una delle disparità più significative tra i due settori è il modo in cui percepiscono ed usano le risorse naturali. Il settore tradizionale vede le risorse naturali come fonti inestimabili di sostentamento che deve essere preservato affinché si possa continuare “a sostenere con prodotti fondamentali quali alimenti, acqua e legna da ardere”.
In contrasto il settore moderno vede l risorse naturali come una fonte per la produzione e fonti della crescita economica, che sono in primo luogo valutati per il loro valore commerciale. Questa polarità mette separatamente i due settori esattamente in contrasto l’un con l’altro.
In ognuno degli stati gli imperativi economici godono di un primato importante. La modernizzazione è vista come una componente chiave dello sviluppo economico, quindi è fortemente promosso. Dove essi sono in competizione, perciò, il settore moderno è quasi sempre reso prioritario sul settore tradizionale dagli stati del Bacino.
In linea con questa preferenza per lo sviluppo del settore moderno, gli stati ripariali hanno adottato la prospettiva che le risorse naturali sono sfruttabili al fine della crescita economica.
Sviluppo idroelettrico e modernizzazione
Nulla tipizza meglio la schiacciante priorità della modernizzazione e dello sviluppo economico rapido dello sviluppo dell’energia idroelettrica. I modi in cui gli stati hanno deciso di utilizzare le loro risorse acquifere è molto rivelante delle loro priorità e dei motivi.
Al suo cuore, la decisione di perseguire lo sviluppo idroelettrico è una decisione di barattare la produzione nel settore tradizionale per accrescere la produzione nel settore moderno. La produttività della pesca e dell’agricoltura sono sacrificati per aumentare la produzione di elettricità per alimentare la crescita nel settore moderno.
I costi sono sopportati dai poveri delle campagne, mentre i benefici sono accumulati senza proporzioni dai consumatori urbani e dagli industriali. Lo sviluppo del settore idroelettrico delle risorse acquifere è l’impresa per eccellenza della modernizzazione. Le grandi dighe servono come monumenti visibili alla modernità, al dominio dell’uomo sulla natura e ai capi politici e alle elite che li commissionano.
Ognuna delle nazioni del Bacino del Basso Mekong è coinvolta, in qualche modo, allo sviluppo di progetti idroelettrici in grande scala sia perché li ospitano o li aiutano a sviluppare.
Per molti paesi come il Laos e la Cambogia, lo sviluppo idroelettrico rappresenta una fonte molto richiesta di entrate governative. Per le nazioni che sviluppano congiuntamente, come Thailandia e Vietnam, i progetto forniscono una fonte in più di energia che è richiesta per alimentare la crescita industriale e corroborare le loro agende di sviluppo economico.
In breve per gli stati ripariali la modernizzazione delle risorse d’acqua attraverso i progetti idroelettrici è una fonte appropriata di crescita economica.
I benefici economici che derivano per ogni stato del Bacino spiega perché ci sono state critiche relativamente limitate dei progetti idroelettrici che pongono una minaccia all’integrità dell’ambiente naturale a cui così tante circoscrizioni si affidano.
Per ognuna dei dodici progetti in più sul corso del fiume e dei 99 progetti sugli affluenti pianificati nel Bacino del Basso Mekong, ci saranno significative conseguenze per il sostentamento locale.
Lo sviluppo idroelettrico altera l’idrologia naturale dell’ecosistema del Bacino del Basso Mekong a cui molte attività naturali ed umane sono legate. Distrugge il pescato, previene la fertilizzazione naturale delle pianure, promuove l’intrusione salmastra nei suoli del Delta del Mekong ed inonda le foreste e terre agricole.
Queste perdine nel settore tradizionale comunque sono viste dagli stati del Mekong come un baratto valido per la crescita nel settore moderno che aiutano a facilitare.
L’agenda cambogiana della idro elettricità rappresenta un esempio particolarmente notevole della volontà degli stati del Bacino di sacrificare il settore tradizionale a beneficio di quello moderno.
Di tutti gli stati ripariali la Cambogia è quello discutibilmente che dipende di più dal settore tradizionale e dalle risorse naturali che lo sostengono. Le piane alluvionali del Bacino del Basso Mekong coprono quasi l’intero paese e forniscono sostentamento di tipo agricolo e di pesca alla vasta maggioranza della popolazione cambogiana.
Cionondimeno la Cambogia pianifica di costruire due impianti idroelettrici sul corso del Mekong che devasterebbe tutto il settore della pesca. Come suggerito da Osborn questo potrebbe essere in parte dovuto a “un credo o convinzione che la pesca è una cosa antica” mentre l’elettricità è moderna.
Un altro caso che coinvolge la Cambogia è quello della diga delle Cascate di Yali che è un progetto vietnamita localizzato sull’affluente Se San del Mekong a 70 chilometri dal confine Cambogia Vietnam.
Sin dal suo completamento nel 2001, ha avuto un grande impatto sui villaggi cambogiani a valle dove ha causato allagamenti non prevedibili con danni alle attività di sostentamento tradizionale. .
Il pescato è inferiore e le attrezzature della produzione come barche ed altri strumenti di pesca sono state spazzate via dagli allagamenti irregolari. Nonostante la distruzione il governo cambogiano resta riluttante a “fare un problema del progetto di Yali” col governo vietnamita.
Ancora una volta questo dimostra una generale tendenza ad ignorare l’importanza delle risorse di alimenti tradizionali. Sembra più importante preservare le relazioni estere che sono di più grande interesse al settore moderno ed al perseguimento della crescita economica.
La Cambogia comunque non è il solo stato del Bacino a rendere prioritaria la spinta alla modernizzazione alla crescita economica contro le preoccupazioni per il sostentamento della gente che vive nel settore tradizionale.
Quando Thailandia, Birmania e Laos sottoscrissero un accordo di migliore navigazione con la Cina nel 2000, fecero lo stesso baratto. La rimozione degli ostacoli della navigazione pone significative preoccupazioni alla popolazione del Bacino poiché coinvolge la distruzione dell’habitat dei pesci e un’ulteriore cambiamento della idrologia del Mekong.
Per gli stati del Basso Mekong fu un’opportunità di modernizzare il loro uso del fiume per accrescere il commercio lungo il fiume con la Cina. Questo rappresenta non solo la negazione del settore tradizionale, ma un’attiva decisione di sacrificare la salute del settore tradizionale per fare crescere il settore moderno e conseguire una rapida crescita economica.
Facendo i conti sui costi
La progressiva modernizzazione è senza dubbio importante per lo sviluppo economico di lungo termine. Una modernizzazione spericolata comunque a spese del settore tradizionale può di fatto scoraggiare alla lunga lo sviluppo essendo un mezzo insostenibile di perseguire la crescita alungo periodo.
Quindi i piani di sviluppo in larga scala dell’energia idroelettrica sono dalla vista corta. Le aspettative di vita produttiva dei progetti idroelettrici sono limitate, mentre l’impatto sull’ambiente naturale ed umano saranno in molti casi “permanenti ed irreversibili”.
Le aspettative di vita della maggioranza delle dighe attuali sul Mekong sono per progetto da 50 a 100 anni, eppure molte dighe attuali sul Mekong si stanno caricando di limo in modo più veloce del preventivato.
La diga Manwan in Cina, localizzata nella parte cinese del Mekong sta accumulando sedimenti ad una velocità doppia del preventivato. Un recente studio calcolava che cambiando alcune assunzioni importanti nel progetto di sviluppo del bacino, il beneficio netto previsto di 33 miliardi di dollari potrebbe diventare una perdita netta di 274 miliardi di dollari in uno scenario complessivo.
Questo illustra il livello di incertezza su quanto esattamente alti saranno i costi.
A causa delle difficoltà della valutazione del settore tradizionale, si è sempre avuto una sua costante sottovalutazione con la conseguenza che la grandezza di quanto si sacrifica potrebbe non essere compreso bene.
Considerata l’importanza della produzione di sussistenza nel settore tradizionale, molto dei suoi prodotti non entra mai nel mercato e quindi resta sotto misurato. In termini monetari il valore delle risorse naturali del Mekong è stimato attorno ai 3 miliardi di dollari annui con la sola pesca a più di 2 miliardi.
La maggior parte di questo valore è fatto attraverso la pesca di bassa scala che viene regolarmente non riconosciuta nei progetti di sviluppo. I politici perciò considerano le risorse naturali del Mekong come sotto utilizzate e non imbrigliate a causa della mancanza di progetti di sviluppo di larga scala relativi al potenziale di sfruttamento del fiume.
Comunque quando si dà uno sguardo più da vicino, le risorse naturali del fiume sono usate estensivamente, semplicemente su una scala più piccola di quanto rilevano le analisi di macrolivello.
Il campo e l’estensione di questi usi di basso livello sono vasti. Il sistema fiume distribuisce nutrienti naturali alle pianure alluvionali del Mekong limitando l’uso di fertilizzanti sintetici e di irrigazione; permette la coltivazione di giardini lungo le sponde, fornisce pesce per scopi commerciali e di sussistenza e fornisce acqua corrente generalmente pulita da bere e per lavarsi.
Le foreste lungo il fiume, che sono frequentemente inondate dai progetti idroelettrici, forniscono varie risorse naturali per la gente del posto come frutti e selvaggina. Oltre al suo valore economico, il sistema fiume Mekong ha anche un valore significativo religioso, sociale e culturale.
Alla luce di tutto ciò gli stati del Basso Bacino del Mekong dovrebbero riconsiderare se una tale frettolosa dismissione del settore tradizionale in favore del moderno è la via migliore per perseguire la loro spinta per lo sviluppo economico.
Considerato che la stragrande maggioranza della popolazione del bacino si affida ancora al settore tradizionale per sostentarsi, tirare loro il tappeto da sotto i piedi e sperare che si possano adattare al settore moderno può non produrre il risultato sperato. La prova della diga del Pak Mun in Thailandia illustra questo con chiarezza:
“Lontano dalla scomparsa sotto la modernizzazione agricola la dipendenza dalle risorse naturali persiste”.
Se così è in Thailandia che è di gran lunga la più moderna dei paesi del Bacino, ci si può attendere che l’impatto dei progetti idro elettrici sul sostentamento tradizionale può essere persino più devastante in altre parti del Bacino stesso.
Implicazioni sociali
Il sacrificio del settore tradizionale sul moderno avrà una serie di conseguenze nefaste sul piano sociale. Una è che le ineguaglianze tra l’ambiente rurale e le aree urbane saranno esacerbate
“ dal momento che le basi delle risorse naturali su cui dipende il sostentamento delle aree rurali sono sempre più sfruttate come fonte per il settore industriale. Come nel caso della diga di Pak Mun questo può portare a cambiamenti maggiori nello stile di vita con rottura di unità familiari per lo spostamento verso le aree cittadine di manodopera su base giornaliera.
La maggior parte dei partecipanti nel settore tradizionale non hanno opzioni di sostentamento alternative che non siano dipendenti dalle risorse naturali con la conseguenza che c’è da attendersi una aumentata competizione e conflitto tra vari utenti delle risorse naturali.
Gli stati del Mekong si troveranno sotto pressione crescente da parte di cittadini del settore tradizionale il cui sostentamento è stato eliminato. Persone che prima si auto sostenevano grazie alla loro capacità di accedere alla ricchezza delle risorse naturali dovranno lottare per raggiungere un simile standard di vita nel settore moderno.
Come testimoniato nel caso del progetto Yali e Pak Mun la distribuzione fortemente ineguale dei costi e benefici può portare lamenti e proteste da quelli colpiti diversamente.
Gli stati del Basso bacino del Mekong dovrebbero essere preoccupati dell’impatto della loro spinta alla modernizzazione sulla stabilità sociale.
Un approccio più bilanciato
Sviluppare il settore moderno è senza dubbio importante per le economie del Mekong. Per farlo però in modo informato e sostenibile, deve essere riconosciuta e tenuta in conto la continuata importanza del settore tradizionale.
La mancanza di cura nel considerare il settore tradizionale e del ruolo che gioca nelle vite della gente del Mekong potrebbe avere catastrofiche conseguenze per milioni di persone.
Si richiede perciò un approccio più bilanciato, in cui si riconosce l’importanza del settore tradizionale e si soppesano con attenzione contro il desiderio della crescita nel settore moderno.
Non è chiaro se ci sia posto per uno sviluppo idroelettrico in questo futuro più bilanciato.
Questa decisione cruciale richiederà un’analisi costi benefici esaustiva che tengano in conto completamente il valore dell’utilizzazione tradizionale di piccola scala delle risorse del fiume.
Si possono concepire momenti di progetti idroeletrici ben concepiti con costi limitati sul settore tradizionale relativamente ai benefici del settore moderno. Dopo tutto dieci progetti idroelettrici ben concepiti possono avere un costo sociale ed ambientale di uno solo mal concepito.
Comunque il punto chiave è che per poter fare delle decisioni informate si richiedono una serie completa di fatti.Questo significa studiare ulteriormente il valore delle risorse del Mekong nel loro stato attuale oltre ad una valutazione dei benefici più sobria dei benefici portati dai progetti idroelettrici.
Solo allora si possono prendere decisioni legittime sul baratto tra settore tradizionale e settore moderno. Il principio guida deve essere sicuramente “misurare due volte, tagliare una”
Scott W. D. Pearse-Smith tratto da japanfocus.org