Nasce FTHD, opposizione all’estero al golpe

Nella periferia Bellflower di Los Angeles, membri delle magliette rosse di frequente si riuniscono per fare attività politica in favore della democrazia nel paese a migliaia di chilometri di distanza formando FTHD.

I loro acerrimi nemici delle magliette gialle lavorano alacremente nel quartiere di Hollywood trovando anche i modi per attaccare il movimento delle magliette rosse.
La divisione politica thailandese sembra essere atterrata sul suolo americano dato che gli USA ospitano il gruppo più grande degli immigrati thailandesi con 250 mila persone. Entrambi i gruppi fanno uso della propria influenza per fare pressione sul governo americano.

FTHD

Quando l’amministrazione di Obama sospese il sostegno a favore delle forze armate thailandesi a causa del golpe, i media di Los Angeles vicini alle magliette gialle condannarono la mossa di Obama perché si immischiava in vicende interne thailandesi.
Nel frattempo le magliette rosse scrivevano una lettera ai deputati americani spiegando la grave situazione chiedendo che gli USA facessero pressione sui militari thailandesi affinché ridassero il potere al popolo.

La divisione politica thailandese e la conseguente polarizzazione a causa di una larga presenza di emigrati thailandesi, fanno sì che non sono più confinate dentro le frontiere.

Quando l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra doveva parlare davanti alle magliette rosse a Thailand Plaza su Holliwood Boulevard nell’agosto 2012, l’evento fu cancellato, all’ultimo momento, per le forti manifestazioni di circa duemila magliette gialle. La sua apparizione a Los Angeles condusse quasi ad un confronto violento tra le due parti.

Le magliette gialle si affidano sulla loro rete potente e stretta di Los Angeles. Alcuni possiedono propri giornali influenti in California come Siamtown e Asian Pacific News, le principali fonti dell’attacco a Thaksin e alle magliette rosse.
Da parte loro le magliette rosse si affidano alle reti nel paese che includono quelle di Chicago e New York per portare avanti la loro azione politica. La loro rete più vasta, Red USA, è a Los Angeles ed è anche il movimento più attivo del genere fuori della Thailandia.

Nel Regno Unito alcune magliette gialle ultra realiste hanno fatto minacce pesanti contro Chatwadee Rose Amornpat, cittadina britannica di origini thailandesi, autoproclamatasi antirealista, accusata per la sua posizione blasfema contro il re. Si sono presentati alcune volte davanti alla casa di Rose creando problemi nel vicinato.

In Australia le magliette gialle impediscono con le maniere forti alle magliette rosse a Sidney di entrare a Thai Town. Alcune magliett gialle hanno persino gettato feci contro il ristorante di proprietà di una maglietta rossa per il suo chiaro sostegno a Thaksin.
Il movimento delle magliette rosse si formò dop il golpe del 2006 che abbattè il governo eletto di Thaksin e la maggioranza dei suoi membri proviene dalle zone più povere del nord e nordest del paese, roccaforti del voto popolare a Thaksin.

Dopo anni e d anni di marginalizzazione politica le magliette rosse hanno chiesto un accesso più giusto al potere economico e politico. Il loro sogno si materializzò nelle politiche popolari di Thaksin e le regioni un tempo irrilevanti sono diventate ore basi di potere politico.

La nascita del regionalismo ha posto una seria minaccia alle vecchie elite di potere che dominano la scena politica thailandese. I gruppi a favore delle elite scelsero di indossare il colore giallo, che simboleggia Re Bhumibol, nella loro lotta per abbattere il governo di Thaksin.

Lo sfruttamento del simbolismo reale senza alcuna opposizione da parte dl palazzo indicò l’appoggio reale del golpe che giunse nel 2006.

Il golpe di conseguenza diede i natali ad una politica unica divisa per colori tra magliette gialle, che rappresentano l’interesse delle elite tradizionali monarchia compresa, e le magliette rosse che spingono per una maggiore democratizzazione.

Con la recente formazione del FTHD, organizzazione dei liberi thai per i diritti umani e la democrazia, di stanza in California, ci si attende che gli USA diano ancora una volta una piattaforma contesa in cui entrambi gli schieramenti lottano per la supremazia della propria ideologia politica.

Il segretario generale del FTHD Jarupong Ruengsuwan, ex capo del Puea Thai, ha detto che per restaurare la democrazia in Thailandia ora la sua organizzazione lavora con i sostenitori di tutto il mondo, specialmente in Europa, Australia e Giappone.

Gli USA rappresentano la postazione primaria poiché ogni sostegno americano percepito dell’organizzazione è visto automaticamente come un colpo contro la legittimità di una giunta a Bangkok.

Si è detto che le magliette rosse in Germania e Giappone apriranno delle filiali del FTHD. Il piano immediato è di allargare la presenza globale del FTHD e fare campagna in favore di sanzioni più forti contro la giunta.

In un contesto più vasto le azioni delle magliette rosse all’estero potrebbero essere viste in parte come un’altra realizzazione dell’ambizione di Thaksin a prendersi la rivincita politica contro i suoi oppositori. Ma è errato assumere semplicemente che le attività delle magliette rosse servono strettamente a Thaksin. Alcune magliette rosse hanno un’agenda genuinamente democratica e sostengono FTHD nel suo sforzo di diminuire il potere delle vecchie elite.

Il tempo sembra essere dalla loro parte stando alle ondate di democrazia che hanno percorso la regione. La loro spinta si dimostrerà fruttuosa considerando che la protesta politica in Thailandia è ora illegale. Alcune magliette gialle continuano a discreditare il FTHD definendolo un mero fantoccio finanziato da Thaksin.

La giunta nel frattempo ha lanciato mandati di cattura contro alcuni membri del FTHD come Jakrapob Penkair per il suo presunto coinvolgimento in un commercio di armi e per l’accusa di lesa maestà. L’uomo è in esilio in Cambogia dal 2009 fino a quando non è stato visto in Hong Kong per lanciare lì la presenza del FTHD.

Inoltre la giunta ha cercato la cooperazione dei govern stranieri per estradare membri del FTHD in Thailandia, ma lo sforzo sembra inutile a causa della natura politica dei casi di estradizione.
Il conflitto eterno tra i due schieramenti potrebbe colpire negativamente la posizione internazionale della Thailandia. Il comportamento assurdo e spesso illegale di alcune magliette rosse all’estero non solo ha causato imbarazzo per la Thailandia, ma li ha messo nei guai rispetto alla gent del posto.

D’altro canto, la rete internazionale delle magliette rosse deve fare ancora tanta strada prima che la loro campagna provochi un reale cambiamento nella Thailandia. In questo campo membri della comunità internazionale possono aiutare a rafforzare gli sforzi di democratizzazione scegliendo di lavorare con forze in favore della democrazia a spese di quelle che la minano.

Pavin Chachavolpongpun, JAPANTIMES

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