Accetteranno i combattenti del BRN la nuova direzione dei colloqui di pace che hanno portato alla iniziativa di pace del Ramadan 2022?
Appaiono apparentemente promettenti gli ultimi colloqui di pace tra i negoziatori thai ed i rappresentanti del gruppo separatista del BRN al popolo del profondo meridione thai dove la violenza separatista ha fatto 7300 morti dal 2004.
Quello che non è chiaro però se i combattenti del Fronte Nazionale rivoluzionario del BRN accetteranno la nuova direzione dei colloqui.
Proprio il giorno precedente agli inizi dei colloqui una potente esplosione sulla strada e scontri a fuoco hanno ucciso due poliziotti e ferito altri due nella provincia di Yala a ricordare che la fine della violenza non è affatto vicina in questa regione dove la lingua più diffusa è un dialetto malese.
Il 31 marzo e primo aprile i negoziatori hanno ripreso gli argomenti lasciati a gennaio quando le due parti si accordarono per lavorare a consultazioni pubbliche maggiori, alla riduzione della violenza e a trovare una soluzione politica all’insorgenza separatista.
E’ comunque emerso che durante le discussioni segrete dallo scorso anno è uscito fuori un documento di lavoro che sottolineava i Principi Generali per futuri colloqui. Entrambe le parti si sarebbero accordate sul fatto che le discussioni future si sarebbero dovute condurre “secondo lo stato unitario della Thailandia in accordo con la Costituzione”.
La clausola si è presentata di nuovo in una dichiarazione alla stampa del gruppo di negoziato thai alla fine dell’ultimo giro di colloqui in presenza.
“Ha tutta l’aria di una cosa nuova ma nella realtà è uno sforzo pretenzioso e a buon mercato senza conseguenze sul terreno” ha dichiarato Artef Sokho, che presiede un gruppo di azione politica, The Patani, che promuove il diritto all’autodeterminazione per il meridione thai di lingua malay.
Il primo articolo della costituzione thai afferma chiaramente che il regno è indivisibile. Per i combattenti del BRN, ma anche per una persona qualunque, i negoziatori del BRN che abbracciano la costituzione thailandese implicano una fine alla richiesta di indipendenza.
Né i negoziatori thai né quelli del BRN hanno affermato o smentito i giornalisti, che ponevano questa domanda dopo gli incontri di due giorni, se il BRN, che controlla virtualmente tutti i militanti sul campo, sia disposto a scendere a patti per qualcosa che non sia l’indipendenza.
Per i passati 18 anni, da quando è ricomparsa la violenza in questa regione contestata ai combattenti, è stato detto che la loro lotta è soltanto un obbligo morale e dovere sacro per liberare una patria storicamente malay dalle forze degli invasori thai.
I combattenti sul campo ora apprendono del cambiamento per “abbracciare la costituzione thai”. Il comando del BRN li ha consigliati di restare calmi dicendo che l’impegno con i negoziatori thai fa parte di un “esercizio diplomatico”, ha detto una fonte a conoscenza di tali discorsi.
Secondo Artef Sokho, l’ala militare del BRN potrebbe dividersi se i combattenti credessero che il loro obiettivo politico e i valori sacri fossero stati compromessi. Come tutti gli altri gruppi che si sono divisi in conflitti subnazionali, un tale gruppo nel meridione thai vorrà dimostrare le proprie capacità.
I gruppi dell’ETA basco e il MILF filippino hanno impiegato anni per sviluppare un programma che fosse accettabile ai propri combattenti prima di sedersi ad un tavolo del negoziato. Ma in modo anormale la risoluzione del conflitto per il meridione thailandese è proprio l’opposto.
L’ultima dichiarazione annuale di Abdulkarim Khalid del Dipartimento di informazione del BRN su YouTube di metà marzo 2022 in occasione del Ramadan, ha espresso la speranza che il mese santo dell’anno sarà pacifico.
L’esercito thai dice che sospenderà le attività nel Ramadan di questo anno se i combattenti faranno la stessa cosa come parte delle misure di costruzione della fiducia. Tutte le moschee della regione diventeranno un terreno di rifugio durante gli ultimi dieci giorni del Ramadan per permettere ai combattenti di incontrare le famiglie.
Nell’atmosfera attuale un cessate il fuoco durante il Ramadan è un grande atto di fede.
I combattenti del BRN sono stati incessantemente prese di mira in operazioni di ricerca ed uccisione per i due anni passati, dopo che il gruppo aveva dichiarato un cessate il fuoco unilaterale ad aprile 2020 per permettere che i rappresentanti della sanità pubblica non si dovessero preoccupare di finire nel fuoco incrociato mentre lavoravano contro il Covid-19.
Da allora sono almeno 50 i combattenti uccisi dalle forze di sicurezza che non hanno ricambiato il gesto di buona volontà del BRN.
Tenendo questo a mente Artef ed altri credono che l’esercito thai deve ancora dimostrare qualcosa per guadagnarsi la fiducia del BRN.
Inoltre non c’è nulla che impedisce alle forze di sicurezza di riprendere le sue operazioni di cerca ed uccidi dopo il Ramadan.
Allo stesso tempo i capi del BRN e i negoziatori sembrano non avere il coraggio di dire ai propri combattenti che il loro obiettivo politico originale potrebbe essere stato cambiato.
C’è bisogno di una nuova narrazione che spieghi e giustifichi il corso delle azioni intrapreso dai capi del BRN e dai negoziatori thai.
Non hanno bisogni di spiegare o convincere la gente o la comunità dei donatori che stanno andando nella giusta direzione. Ma sia i negoziatori thai che il BRN hanno bisogno di pensare a come tenere soldati e combattenti insieme sulla stessa strada di questo processo di pace e andare avanti uniti.
Don Pathan BENARNEWS