Il governo trae un sospiro di sollievo anche per le conseguenze sulla situazione economica e sul turismo che rischiano di spingere il paese verso una recessione, dopo mesi di stallo e di assenza politica di un governo.
Ma come dice un responsabile delle magliette rosse alla Reuters: “Siamo tutti perché queste elezioni si tengano ma tutto è possibile. I manifestanti potrebbero bloccare le elezioni ed il risultato potrebbe essere annullato ancora una volta”.
La richiesta è in fondo alla commissione elettorale che deve adoperarsi in modo da impedire il boicottaggio, iniziato sin dalla registrazione dei candidati.
Ma ci sono anche altri ostacoli, come la messa sotto accusa di Yingluck stante due procedimenti davanti alla corte costituzionale e la richiesta di messa sotto accusa di altri politici del passato senato. Ci sono tutte le caratteristiche che nel passato hanno cacciato due governi del Puea Thai e la messa sotto accusa di altri politici.
Inoltre secondo il segretario della Commissione elettorale, il governo si è detto d’accordo a spostare la data nel caso si verificassero “circostanze inattese”.
Ovviamente tra queste circostanze inattese potrebbe essere la messa sotto accusa di Yingluck, come pure il boicottaggio del PDRC delle elezioni che si avvarrebbe anche di un precedente.
La corte costituzionale, esagerando nel suo mandato, ha semplicemente detto che anche una sola circoscrizione che non vota è sufficiente ad annullare tutto il processo elettorale.
Inoltre il partito democratico stesso è ancora incerto se partecipare alla tornata elettorale ed il suo segretario Abhisit sta spingendo verso una possibile mediazione tra il PDRC e il governo Yingluck. Annuncerà nei prossimi giorni un piano per risolvere lo stallo da discutere con Yingluck. Se la cosa va in porto lui non si presenterebbe alle prossime elezioni.
Suthep da parte sua ha annunciato l’ennesima battaglia finale per cacciare Yingluck che vedrà la data finale nel 14 maggio prossimi, un’altra serie di blocchi, scontri e probabilmente morti che rischiano di spingere il paese un altro passo verso il baratro.
La banca centrale ha annunciato il rischio di contrazione nel primo trimestre ed il rischio di cadere nella recessione se non si risolve il blocco politico e non si installa un nuovo governo che abbia potere effettivi e totali.
In previsione delle decisioni delle corti contro Yingluck, le magliette rosse hanno annunciato manifestazioni di sostegno a Bangkok per il 5 maggio, come pure il PDRC, facendo sorgere lo spettro di scontri tra le due parti.